Con una maggioranza che sfiora il 70% gli italiani hanno confermato la riduzione dei Deputati da 630 a 400 e dei Senatori da 315 a 200. Gli altamurani che si sono recati ai seggi sono stati più determinati perché 3 su 4 hanno scelto il SI. Adesso non si possono più rimandare le riforme istituzionali, con altre eventuali modifiche alla Costituzione, e non è più possibile conservare una legge elettorale che impedisce ai cittadini di scegliere i propri rappresentanti, subendo le indicazioni delle segreterie dei partiti e dei movimenti. Il Governo avrà due mesi di tempo dalla data di pubblicazione dei risultati per ridisegnare i collegi elettorali. Intanto coloro che hanno sostenuto il SI devono collaborare con quelli del NO per cambiare al più presto i regolamenti di Camera e Senato, poiché il Parlamento in carica non è stato delegittimato e deve continuare con l’esame delle riforme, come nel caso della modifica costituzionale che estende il diritto di voto ai diciottenni per l’elezione dei senatori.
L’altro compito decisivo che attende i nostri parlamentari è la definizione degli investimenti da realizzare con l’arrivo dei fondi europei in un approccio integrato con i fondi nazionali. Preme prima di tutto stabilire una distinzione essenziale tra spesa e investimento, perché spesso si tende a confonderli. Non ogni spesa corrisponde a un giusto investimento. Accade nella nostra vita quotidiana di spendere per acquisti non necessari e a volte solo per capriccio o per seguire la moda del momento. Gli investimenti hanno bisogno della capacità progettuale e della visione di futuro, sono utili se rispondono alle necessità della società che vogliamo costruire e se aprono prospettive di lavoro e di rispetto della dignità dei lavoratori. Su questo sono chiamati a dare un fattivo contributo i nuovi rappresentanti regionali. La consultazione elettorale ha confermato in Puglia il presidente Michele EMILIANO, ma ha rinnovato la composizione del consiglio regionale, nel quale siederanno due nostri concittadini, esponenti di maggioranza. Gli altamurani insieme a tutti i pugliesi non vogliono più essere secondi a nessuno per sviluppo sostenibile e difesa dell’ambiente, per infrastrutture e tecnologia, per contrasto alle diseguaglianze e lotta alla disoccupazione. Per questo l’opposizione ai cambiamenti climatici, la transizione energetica e l’eliminazione del carbone, come nel caso dell’Ilva di Taranto, la fibra ottica e la banda larga per tutto il territorio pugliese dovrebbero essere obiettivi da trasformare in realtà. La pandemia, che speriamo di debellare quanto prima, ha reso indispensabile la concretizzazione di tali traguardi soprattutto per la difesa della salute e per rendere più efficienti le strutture e le dotazioni della scuola. Tra l’altro, pur osservando il più corretto atteggiamento ecologico, non è più possibile rinunciare all’alta velocità tra Bari e Napoli; non è più rinviabile la valorizzazione del settore culturale e di quello turistico con progetti adeguati anche per la Murgia e il suo Parco. Si potrebbe continuare a lungo, perché è urgente e indispensabile creare lavoro soprattutto per i giovani, che non devono più andare via dalle nostre zone, e per combattere quelle diseguaglianze che alcuni vorrebbero conservare per non intaccare i loro privilegi. Stiano attenti i nuovi consiglieri regionali a non consentire nessuna possibilità a quella “autonomia differenziata”, soprattutto in materia fiscale, che qualche finto federalista, sovranista e nazionalista vorrebbe ancora introdurre.
Giovanni SARDONE
E’ l’ora di riforme e investimenti
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