Nelle stesse ore mentre l’Italia piange ancora e ricorda con il 18 Marzo “la giornata nazionale delle vittime del Covid-19”, giunge una notizia come balsamo benefico di gratitudine verso tutti coloro che hanno affrontato l’emergenza Covid in situazioni drammatiche e spesso proibitive con straordinaria abnegazione. La candidatura al Nobel per la Pace è stata proposta dalla Fondazione Gorbachev secondo cui l’alto merito andrebbe riconosciuto ai medici, infermieri, farmacisti, psicologi, fisioterapisti, biologi, tecnici, operatori civili e militari tutti che hanno lavorato in situazioni disagevoli fino allo stremo delle forze, molti dei quali sacrificando la propria vita per preservare quella degli altri e per contenere la diffusione della pandemia. Oslo ha dato il suo benestare con la seguente motivazione “Il personale sanitario italiano è stato il primo nel mondo occidentale a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria, nella quale è ricorso ai possibili rimedi di medicina di guerra combattendo in trincea per salvare vite e spesso perdendo la loro”. La storia non ha mai tramandato che il personale sanitario di una Nazione ricevesse una candidatura ad un premio così prestigioso. Come previsto dal protocollo di candidatura, la proposta è stata sottoscritta da un Nobel per la pace, l’americana Lisa Clark che ha prestato attività di assistenza volontaria durante l’epidemia e attualmente vive in Toscana. Il nostro Ministro della Salute Roberto Speranza ha commentato la notizia della candidatura mostrando compiacimento ma ribadendo che il personale sanitario non è fatto da eroi ma da uomini e donne che svolgono il loro dovere senza risparmiarsi un istante, ha affermato chiaramente che “Ringraziare questi uomini e queste donne è giusto ma bisogna investire sul servizio sanitario nazionale per essere coerenti”. Onorati di questa candidatura confidiamo nell’augurio del Ministro Speranza affinché la Sanità possa trovare terreno fertile per meglio operare e per mettere in campo tutte le qualità professionali ed etiche sotto i riflettori di un auspicato Nobel per la Pace.
CANDIDATURA DEL PERSONALE SANITARIO ITALIANO AL NOBEL PER LA PACE 2021
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