Il 15 dicembre si è svolta presso la sede della Proloco, in piazza Repubblica ad Altamura, la conferenza stampa di presentazione del Comitato cittadino, costituitosi lo scorso 5 dicembre, per celebrare il cinquantesimo anniversario della morte di Tommaso Fiore.
L’avv. Michele Ventricelli, presidente del Comitato, ringraziando per l’ospitalità la PROLOCO di Altamura, ha illustrato le motivazioni della sua costituzione che è scaturita dalla volontà di alcuni soggetti a livello individuale e/o espressione di associazioni e di Enti e cioè: come Pino Lomurno e Lucia Perrone (ANPI), Pasquale Sardone (ABMC) e Gennaro Zubbo (CAMPO 65 APS).
In seguito ha tratteggiato i principi e le idee del percorso regionale e nazionale che sono alla base del progetto e delle iniziative che saranno realizzate nel corso di tutto il 2023, in ricordo della morte di Tommaso Fiore avvenuta il 4 giugno 1973.
Ha poi precisato che il Comitato ha in corso di definizione le collaborazioni con l’Istituto per la storia dell’antifascismo e della storia contemporanea (IPSAIC) di Bari e con l’ABMC di Altamura, mentre sono già avviate con l’ANPI e Campo 65 APS, ma è comunque aperto alle collaborazioni con altri soggetti individuali e collettivi sia privati che pubblici, quindi anche con il Comitato tecnico scientifico nominato dal Comune di Altamura.
Ha aggiunto che ci sono anche contatti già avviati con gli Istituti e centri di ricerche come il Centro Carlo Levi di Matera, l’Istituto Gobetti di Torino e l’Accademia Vivarium novum di Frascati. Sottolineando che sarà importante la collaborazione che si potrà avere con la Casa Editrice Laterza di Bari.
È successivamente, passato ad illustrare brevemente gli appuntamenti che prevedono eventi diversi come la presentazione di nuovi libri e l’approfondimento sulla poliedricità di interessi di Tommaso Fiore attraverso convegni nei quali si parlerà della sua formazione scolastica a Conversano e universitaria a Pisa (allievo di Giovanni Pascoli), del suo ritorno ad Altamura con l’attività politica antigiolittiana e contro il trasformismo nazionale e locale del deputato Pasquale Caso, del famoso episodio dell’incendio al Municipio, e ancora dell’interventismo nella Grande guerra e dell’esperienza di sindaco della città di Altamura.
Ventricelli ha sottolineato che si affronterà la feconda attività del Fiore nel primo congresso del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) svoltosi a Bari nel 1944, insieme a CAMPO 65, nell’ambito della Rassegna di storia 2023 sulla Liberazione. Infine ci saranno momenti per ricordare i luoghi di Tommaso Fiore ad Altamura.
Ha quindi riepilogato in sintesi gli altri appuntamenti mensili che partiranno dal prossimo gennaio con il ricordo di Tommaso Fiore antifascista e il contributo dell’ANPI sull’antifascismo con il prof. Ferdinando Pappalardo e il prof. Tommaso Fiore, nipote; la presentazione di libri in febbraio e marzo del volume L’Italia vista dal sud di Rosarianna Romano, con la partecipazione del prof. Vito Antonio Leuzzi e del prof. Leo Palmisano , che contiene un confronto tra Tommaso Fiore e Alessandro Leogrande e il racconto romanzato La bellezza e il coraggio di Paolo Comentale relativo alla giornata del 28 luglio 1943, tragica per Tommaso Fiore nella quale coincise la sua liberazione con la morte del figlio Graziano e altri, uccisi a fucilate perché manifestavano esultanti per la caduta del fascismo. Mentre i convegni dei successivi mesi verteranno sul liberalismo e azionismo con il prof. Domenico Fazio; sul classicismo di Tommaso Fiore con il prof. Daniele Maria Pegorari, la professoressa Lea Durante e la professoressa Claudia Mazzilli. Anticipa, infine, che a giugno grazie alla collaborazione con l’istituto Gobetti di Torino e al suo Direttore Polito ci si soffermerà sul rapporto di Tommaso Fiore con i grandi intellettuali del Novecento.
Il presidente conclude la sua presentazione riferendo che gli eventi proseguiranno approfondendo i temi del combattentismo e il meridionalismo con gli intellettuali lucani, argomenti che saranno affrontati con l’IPSAIC e il Centro Carlo Levi.
Lucia Perrone, al termine, ha aggiunto che ci sarà il coinvolgimento delle scuole tenendo conto della programmazione scolastica e che si tratterà del pacifismo di Tommaso Fiore, maturato dopo la tragica esperienza nelle trincee della Grande Guerra e nel corso della Guerra fredda e dell’installazione della basi missilistiche sulla Murgia.
Michele Ventricelli ha chiuso il suo intervento leggendo un brano di Tommaso Pedio scritto a pochi giorni dalla morte di Tommaso Fiore: … Tommaso Fiore ci ha insegnato che il problema del nostro paese è principalmente un problema di giustizia morale. Per vincere i nostri mali non basta promuovere soltanto lo sviluppo economico delle regioni meridionali, ma occorre anche, soprattutto, modificare il costume, liberare le coscienze, trasformare il «cafone» in uomo e in cittadino che sappia conquistare e difendere con dignità il proprio avvenire ….