Carissime concittadine e carissimi concittadini,
dopo quattro anni e mezzo di intenso e difficoltoso lavoro, oggi ho rassegnato le dimissioni dalla carica di sindaca della Città di Altamura.
Dallo scorso mese si è determinata una crisi politica che prevalentemente è maturata in un periodo di mia assenza per le note ragioni di salute. Pur non avendone responsabilità politiche, questa situazione impone a me – quale guida dell’Amministrazione comunale – il dovere di rimuovere uno stallo che può provocare la perdita di importanti finanziamenti.
Nel 2018 una coalizione di forze politiche ha deciso di sostenere un progetto di radicale e profondo rinnovamento, di cui mi sono fatta carico con la mia candidatura a sindaca. Le elettrici e gli elettori hanno premiato quella proposta, conferendomi il mandato a guidare la Città di Altamura per un quinquennio. Oggi constato, a pochi mesi dall’appuntamento elettorale del 2023, il venir meno delle condizioni per il prosieguo dell’azione amministrativa. Pertanto come atto doloroso ma necessario, con senso di responsabilità e profondo rispetto per l’Istituzione che rappresento, ho rassegnato le dimissioni.
Sono stati anni molto complessi, per situazioni che mai si erano registrate nei precedenti mandati sindacali. Nel periodo 2020-2021 l’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha determinato pesanti ricadute sulla macchina amministrativa, ad Altamura come nel resto del mondo, comportando la necessita e l’urgenza di trovare soluzioni rapide e tempestive a problemi inediti nella loro dimensione e gravità, come la violenta crisi economica e sociale scaturita dalle inevitabili chiusure. Altrettanto intensa e complessa è stata la gestione post-Covid, che tuttora perdura con la sfida del PNRR; con la ripresa e conseguente accelerazione di opere pubbliche che hanno interessato soprattutto la rete viaria cittadina; con la grande espansione del settore delle costruzioni, che è stata spinta soprattutto dai bonus edilizi. Tutto questo ha comportato inevitabilmente il mancato raggiungimento di alcuni obiettivi programmatici, perché era prioritario piuttosto cercare di tutelare nel miglior modo possibile le cittadine e i cittadini sotto ogni punto di vista, della salute, del lavoro e in alcuni casi anche della sopravvivenza.
Pur rammaricata per gli obiettivi che strada facendo non è stato possibile perseguire, mi reputo molto soddisfatta dei risultati raggiunti. Abbiamo lavorato molto per fronteggiare un momento molto duro per una larga fascia di popolazione. Siamo stati impegnati su tutti i “fronti” amministrativi. Sono in corso importanti opere pubbliche (mi riferisco in particolar modo alla Villa comunale, con il primo intervento strutturale dopo settanta anni; ai lavori del centro storico; ecc.). Abbiamo ottenuto un’elevatissima dote finanziaria con il PNRR, quasi 70 milioni di euro per 36 interventi tra cui quelli legati al Pinqua – Piano innovativo nazionale per la qualità dell’abitare, di cui sono personalmente molto orgogliosa per averne dato impulso. Non abbiamo lavorato solo sul Pnrr perché sono numerosi i bandi a cui l’Amministrazione e l’intera macchina comunale hanno partecipato con successo, esprimendo una grande progettualità.
È stato un onore rivestire questa carica e rappresentare la grande e gloriosa Città quale è Altamura. Ho osservato i miei doveri e ho rispettato la fascia tricolore con l’onore e la disciplina che sono richiesti a chi riveste funzioni pubbliche, restando sempre a disposizione delle cittadine e dei cittadini e dedicandomi totalmente alla guida dell’Ente senza risparmio del mio tempo e della mia stessa persona. L’affetto che quotidianamente la collettività mi dimostra è la testimonianza più autentica di quanto la cittadinanza abbia percepito la dedizione e l’impegno che ho profuso.
Nei giorni che mi separano dalla effettiva conclusione del mandato, avrò modo di ringraziare tutte e tutti coloro che – a vario titolo e nei differenti ruoli rivestiti – in questi anni hanno condiviso un percorso amministrativo tanto faticoso quanto entusiasmante. Spero davvero che questa decisione possa far riattivare i procedimenti amministrativi che si sono fermati, con tutti i necessari atti per salvaguardare i finanziamenti ottenuti e le azioni avviate, che produrranno i loro effetti nei prossimi anni.
Rosa Melodia