Far nascere un bambino è uno dei mestieri più antichi del mondo, ma per Antonietta Cardano, l’ostetrica è stata una vera passione di Vita.
Lei nacque pochi giorni prima del Natale del 1939, primogenita di 11 figli. Ha lasciato la Terra dei viventi il 31 gennaio 2023. Antonietta è stata una delle figure popolari, professionali ed umane tra le più conosciute ed apprezzate della nostra città per aver dato assistenza al parto a migliaia di donne Altamurane e dei paesi viciniori, anche le prime extracomunitarie che partorivano in ospedale già dagli anni Duemila. Si calcola che, a partire dalla sua prima esperienza quando aveva appena 20 anni, Antonietta abbia fatto nascere più di 40.000 Bambini nella sua lunga carriera (Ha lavorato con il mitico dott. Berloco, il faceto dott. Biallo e il buon dott. Falagario insieme a nuove giovani dottoresse). In tante la ricordano per aver condiviso il momento straordinario del parto in tutte le sue fasi (visite di verifica della gravidanza, supporto psicologico, assistenza al parto e nella fase di allattamento al seno).
Restano tanti ricordi e rapporti, storie di donne da raccogliere in pagine e memoriali che certamente meriterebbero un riconoscimento di gratitudine di una intera comunità.
Sono state scritte in questi giorni tante bellissime parole dedicate a Antonietta Cardano che certamente i suoi figli Michele, Luigi e Aurelia avuti dall’ indissolubile amore con il marito Tommaso Quartarella, conserveranno con grande orgoglio.
Facebook, in questi giorni, ha pubblicato alcuni pensieri a lei dedicati: <<Addio Antonietta! Ho per ogni parto avuto esperte figure angeliche al mio fianco insieme. Ogni volta è stata una esperienza condivisa con Antonietta, persona concreta che a volte creava soggezione, ma che aveva il dono di rendere la genitorialità nella sua essenza più naturale e umana possibile >>.
Le migliaia di puerpere che hanno vissuto i loro travagli e i primi vagiti dei loro figli non smetteranno mai di ricordarla come una figura autorevole e rassicurante che dava non solo nella sua professione ed anche nel suo quotidiano.
Antonietta portava una ventata di sorrisi corali e incoraggiamento nel reparto, facendole partecipare tutte insieme al parto di ognuno. Una mamma ricorda che: << Il giorno seguente la nascita del mio primo bambino Antonietta entrò in stanza e chiese: chi è la mamma dell’angioletto di più di 4 kg? Ed io: ma io non lo vedo come un angioletto, anzi è proprio bruttino. Lei mi rispose: Signora i bimbi belli so riconoscerli!>>.
Il fratello Tommaso l’ha salutata al funerale presso la chiesa di San Michele Arcangelo il primo Febbraio 2023 riportando la figura della Ostetrica dalle mille risorse in una dimensione più intima e personale con la riconoscenza di una intera comunità che Altamura in Dialogo condivide.
“Cara Antonietta la tua morte aumenta il nostro senso di solitudine e fa sentire in alcuni l’approssimarsi della propria fine. Tu sai che siamo in tanti nella tua famiglia d’origine.
Tu sei stata la prima a nascere e ci hai visti tutti arrivare al mondo. Noi oggi siamo tutti qui a vederti partire. Ma siamo molti di più: si sono aggiunti i nipoti. Siamo una folla!
Mancano alcune migliaia di ragazzi e ragazze che da brava levatrice hai aiutato a nascere, ad iniziare dal luglio 1960. Sei stata abituata a veder nascere e non a veder morire.
Notti e giorni passati tra i gemiti, i sospiri e le urla delle madri, tra il pianto e i vagiti dei neonati. Sei stata sempre tu la prima ad abbracciare i neonati. Hai vissuto quarantacinque anni tra nascite, in casa e in ospedale, certificazioni e pannolini, biberon e battesimi. Che vita splendida è stata la tua! Dura, senza orari, perché i bambini non hanno orologi per nascere. Hai vissuto la vita e la storia di un Paese! Ogni volta era occasione per raccontare alla nostra Mammà com’era andato il parto, come stava il bambino e chiedere consigli a lei che ti aveva generata nella giovane età di 21 anni. Avevi gli stessi suoi anni quando sei diventata madre.
Antonietta ognuno di noi ha ricordi con te che resteranno chiusi sino al momento del nostro incontro in cielo. Ogni fratello, ogni sorella, ogni figlio, ogni nipote diretto o figlio dei fratelli e sorelle ha ricordi con te. Stai portandoti un treno con vagoni di ricordi ed emozioni di tante persone che ti hanno incontrato, persone che sono vissute con te e che ora vivranno nel tuo ricordo.
Il passato lo conosciamo noi e te, il futuro lo leggerai dal cielo insieme a Papà, Mammà e la nostra sorellina del ’56; ci racconterai in sogno la tua nuova vita con le amiche partorienti che non incontravi più da tempo, con gli zii e le zie delle nostre famiglie. Sarai messa subito a far nascere gli Angeli ed istruire le nuove Madri Celesti, darai i tuoi consigli ai Padri del cielo e farete festa ogni volta che nasce un Angelo. Negli intervalli ricordati di parlare con noi fratelli, sorelle, figli, marito e nipoti per non lasciarci subito da soli. Se anche noi in terra organizzassimo un corteo per te avremmo più di Centomila persone al seguito, composta dai tuoi bambini, le loro madri e i loro padri.
Antonietta, se puoi, prega il Creatore e la Grande Madre Eterna, la Celeste coorte degli Angeli di mandare Pace, Vita e Fede a noi e a tutta la Terra che sta sprofondando nella guerra e nella morte in tante parti del mondo.
Antonietta, arrivederci.
Michele Micunco