Plauso, numerosi i consensi, ottimi i commenti a caldo e sui media per l’ultimo lavoro teatrale scritto e diretto da Nicola Scalera “ MEST GIACCHINE U SCARPERE” e interpretato dalla compagnia I COMUNICATTORI. Presso il Teatro Sacro Cuore si replicherà nei giorni 18-19-20 Novembre . Ennesimo successo sia !
“Il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela, cielo di cartapesta, diamanti di vetro, oro di carta stagnola, il rosso sulla guancia, un sole che esce da sotto terra . Ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco”. (Victor Hugo) E l’umanità ha fatto da regina sin dalle prime battute, un incipit nel saluto di un membro dell’ A.Ma. R.A.M che insieme all’ A.I.D.O erano lì a testimoniare il loro grande impegno sociale, la parte benefica di una serata ludica che fa onore agli organizzatori. E quanta umanità aleggia nelle commedie di Nicola Scalera che abbiamo avuto modo di applaudire più volte. Un ennesimo successo ha costellato il suo ultimo lavoro “ MEST GIACCHINE U SCARPERE”, una bella gratificazione per il raggiungimento di quota “ 10” di commedie da lui scritte e dirette per la sua compagnia “I COMUNICATTORI”.
Il Teatro Sacro Cuore si è trasformato nella tipica e nostalgica ambientazione di un claustro altamurano con le scenografie realizzate da un originale artista Giovanni Carlucci. Immersi nelle tristi vicissitudini di una coppia in continuo battibecco per disagiate condizioni economiche, di una povertà che, cambiando gli scenari, non sembra più tanto lontana, gli spettatori sono stati coinvolti, rapiti, da una vicenda tragicomica consumata tra le sonori pareti di un claustro dove l’idea di famiglia allargata ha un’accezione molto ampia. Qui i dialoghi, le ire, i compromessi, le vane promesse, hanno avuto oscillazioni emotive, mimiche, accompagnate da intensa comicità , squisita ilarità. Un bravissimo Onofrio Petronella nei panni di Mest Giacchine ha riempito la scena con le sue movenze, le sue doti canore, le sue debolezze, le sue adulazioni extra coniugali ma tanto innamorato della sua Giuseppina. Lei, una donna forte, attenta all’economia familiare,pronta a mettersi in gioco, pur di ribaltare la sua gravosa situazione economica, seguendo un regista che le promette un ruolo di attrice a Roma.
Un copione divertente e riflessivo al tempo stesso, ricco di risvolti etici profondi, dove l’amore trionfa dopo aver rasentato la deriva. Una interpretazione magistrale di una superlativa Marta Loiudice, protagonista femminile, che ancora una volta palesa la sua indomabile passione per il teatro. Plauso sincero a tutta la compagnia, un tutt’uno sulla scena , frutto di leale amicizia e passione condivisa. In un tempo in cui pochissime sono le occasioni per ritagliarsi un po’ di serenità, affermo con disinvoltura che due ore di sano buon umore va elogiato e divulgato con stima. Auguro a tutti di perseguire successi restando umili nell’anima come i grandi del teatro ci insegnano e un personalissimo e caloroso grazie va al motore di questo bel carrozzone, Nicola Scalera.