La manovra cardiopolmonare tempestiva di un’infermiera professionale ha rianimato lo studente evitando la morte improvvisa
Bari 11 novembre – Un intervento tempestivo del 118 ha salvato uno studente di 18 anni da morte improvvisa. Il ragazzo si è accasciato al suolo per un arresto cardiaco durante l’ora di educazione fisica in un istituto tecnico ad Altamura. E’ stata la manovra efficace di un’infermiera del 118 – arrivata immediatamente sul posto – a rianimare il ragazzo evitando la morte improvvisa.
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Dopo il trasporto in urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Perinei di Altamura e il ricovero in Rianimazione, lo studente ha ripreso conoscenza e ora è fuori pericolo.
“Una manovra brillante e tempestiva di una nostra infermiera ha salvato la vita ad un ragazzo – commenta Antonio Di Bello, direttore del Dipartimento emergenza urgenza 118 della ASL di Bari – grazie anche a tutti gli altri operatori dell’equipaggio che sono intervenuti, onore a questi bravi professionisti”.
L’episodio risale a sabato scorso. Il primo soccorso è stato eseguito a scuola dall’insegnante del ragazzo che lo ha messo in posizione laterale di sicurezza. Dopo la chiamata al 118, sul posto, la prima ad arrivare, è stata un’ambulanza India di Altamura con a bordo un’infermiera professionale che ha subito attivato le manovre di rianimazione cardio polmonare. “In un secondo momento è giunta un’auto medica – prosegue il dottor Di Bello – e la stessa infermiera ha impiegato il defibrillatore multiparametrico per recuperare il ritmo cardiaco del ragazzo, successivamente trasferito al pronto soccorso dell’Ospedale Perinei”.
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Le manovre di rianimazione sono proseguite anche nel Pronto soccorso. Poi il trasferimento nel reparto di Rianimazione, dove il giovane è stato sedato e intubato per cinque giorni. “E’ stato necessario tenerlo sotto stretta osservazione – spiega il dottor Domenico Milella, direttore della Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione del Perinei – per valutare le sue condizioni e iniziare i primi accertamenti diagnostici. La valutazione ha portato poi – prosegue Milella – ad escludere importanti conseguenze neurologiche”.
Il giovane – in seguito ad una prima degenza nel reparto di Cardiologia Utic dell’Ospedale della Murgia – è stato trasferito all’Ospedale San Paolo dove sono in corso ulteriori accertamenti per verificare la presenza o meno di una cardiopatia congenita.