Un mio modesto ma doveroso saluto virtuale alla Redazione tutta di “ALTAMURA in DIALOGO”, per avermi ospitato nelle pagine del mensile prodotto dalla stessa; un saluto ed un abbraccio fraterno particolare vorrei rivolgere al carissimo Gennaro Clemente, con cui abbiamo diviso molti anni di fertile lavoro professionale nella collaborazione medico scientifica. Grazie Gennaro per lo stile e la disciplina con cui hai svolto il tuo lavoro di informatore scientifico.
Introducendomi in questa mia nuova ma esaltante avventura giornalistica vorrei rivolgere ai Lettori di questa testata una domanda particolarmente importante: “Vi chiedete mai cosa e quanto ciascuno fa per manifestare la propria attenzione alla PREVENZIONE nei confronti di tante possibili cause patogene cioè nei confronti di quanto, cosa o chi può causarci una malattia ?”
Se dovessi rispondere in prima persona e da medico, ormai veterano, direi: poco, molto poco! Nel corso degli anni tante Istituzioni, tanti centri sono stati creati con lo scopo di sollecitare i Cittadini ad una particolare forma di richiamo per la prevenzione ma molti di essi hanno fallito l’obbiettivo principale cioè quello di vedere la riduzione di molte malattie, che se prevenute o previste in tempo non esisterebbero più o si ridurrebbero notevolmente, evitando così di pesare negativamente sul già “accidentato” Sistema Sanitario Pubblico.
Solamente in campo senologico, per la pressante attività di Istituzioni pubbliche o private, si è avuto un notevole calo di patologie del seno. Il resto del corpo non merita forse uguale attenzione? Forse non tutti sanno, e me ne dolgo tantissimo, nonostante i mezzi di comunicazione esistenti, che la prevenzione in campo medico deve mirare ad esaudire richieste di accertamenti semplici e rapidi per il riconoscimento di incipienti cause di malattie femminili e maschili. Dove e chi guida i centri per la prevenzione? Spesso sorgono centri affidati alla buona volontà di una persona o di un gruppo di persone, che chiamerei “volontari meritevoli di attenzione alla salute”, ma è poco! Manca un coordinamento pubblico che affianchi il privato e ciò certamente scoraggia i Cittadini, che appaiono pericolosamente disorientati. Ho frequentato per oltre vent’anni, come medico volontario, una Istituzione che mira alla prevenzione di patologie in vari ambiti, anche la prevenzione dei tumori del cavo orale, in altra Città: ma purtroppo sono tanto deluso di come nella nostra Città esista solamente una organizzazione di volontari che milita per la prevenzione dei tumori della Donna. E’ mai possibile che con oltre quattrocento Medici e forse più Amici di buona volontà non possa sorgere un centro di coordinamento attivo che si occupi di organizzare centri di prevenzione a 360°? Non parliamo soltanto di prevenzione verso forme tumorali ma di tante malattie e anche di altro!
Ho proposto ed accettato di buon grado di scrivere di tale tema ma ,mi credano i Lettori, non è assolutamente facile convincere i Cittadini a “deviare” da certe cattive abitudini; ad Altamura, come diceva un mio Vecchio Maestro Medico in Ospedale, vige un certo “Fatalismo”: perché devo andare al Medico se mi sento bene ?
E’ proprio su quel “perché devo andare al Medico” che vorrei convergere la mia e la Vostra attenzione, nel ricordare che molti mali iniziano anche senza farsi sentire ed il Medico (di famiglia, come primo accesso) secondo la sua conoscenza dell’ l’età, della familiarità, dell’anamnesi (storia clinica del soggetto), indirizzerà verso il Centro ove con la Prevenzione possa andare a scovare e distruggere definitivamente le possibili cause di future malattie.
Dott. Antonio LORUSSO
SALUTI..AMOCI
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