Il legame che unisce due fratelli diventa ancora più forte quando oltre ad avere la stessa madre e lo stesso padre l’uno dona all’altro il suo midollo osseo diventando così anche gemelli genetici. È quello che è accaduto ai fratelli F. e L. il primo malato di mieloma multiplo il secondo compatibile vicino al 100%. Può sembrare una cosa naturale che un fratello dica subito di si al trapianto di midollo osseo, ma vi assicuro che spesso anche in casi di fratelli avviene il rifiuto, un rifiuto che equivale a condannare a morte la persona malata, peessete rché quella è l’unica che può salvarla da un morte certa. Come consigliere regionale di Admo Puglia quando ho saputo di questo gesto fatto fa L. verso suo fratello ho ritenuto opportuno farci una chiacchierata affinchè tutti quei ragazzi da 18 ai 35 anni possano capire che basta un semplice gesto per salvare una persona, in molti casi parliamo di bambini.
L. cosa significa per te donare?
Non ho una risposta, forse non ho mai riflettuto abbastanza su questo verbo e su questo gesto. Forse è banale, ma il significato che associo subito a questo verbo è quello del condividere e del donarsi.
Quando ti hanno comunicato che eri compatibile con tuo fratello cosa hai provato?
Un senso di sollievo perché avevamo avuto ancora un’altra opportunità per migliorare le sue condizioni di vita. Non nascondo però, di aver sentito anche una più grande vicinanza a lui, la chimica che ci unisce ancora di più. Ho avvertito anche un certo stupore per quanto la natura e la scienza insieme possano fare per tutti noi.
Ci racconti in breve com’è andata la donazione del midollo?
Prima di ogni altra cosa colgo l’occasione per ringraziare ancora tutto il personale medico (e non) della Clinica di Ematologia del Policlinico di Bari; persone sempre gentili e di grande professionalità. La donazione di midollo non è un intervento invasivo; almeno nel mio caso si è trattato di una aferesi di cellule staminali emopoietiche, per usare il linguaggio della medicina. In sostanza si tratta di un prelievo di sangue periferico che, dopo averlo processato estraendo le cellule staminali emopoietiche, viene rimesso in circolo. Prima di questa seduta ho eseguito una serie di controlli medici e mi sono stati somministrati dei farmaci per stimolare la formazione delle cellule staminali. Insomma non c’è un intervento chirurgico vero e proprio, niente di particolarmente gravoso.
Quale messaggio vuoi inviare a tutti quelli che non si sono ancora tipizzati ?
È molto importante che le persone con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni si iscrivano nel registro dei donatori di midollo osseo perché la possibilità che due fratelli o sorelle siano perfettamente compatibile è solo una su 4; i genitori o i figli poi sono sempre solo parzialmente compatibili. Naturalmente ancora più bassa è la percentuale di compatibilità fuori dalla cerchia dei familiari stretti. Questo significa che solo un alto numero di potenziali donatori consente di avere maggiori possibilità di trovare un midollo compatibile per chi ne ha bisogno(1 su 100.000). Voglio anche ricordare che la tipizzazione è solo un piccolo prelievo e nient’altro. Solo quando vi sarà un ammalato compatibile sarà richiesto al donatore di procedere alla donazione. Si tratta di una cosa molto semplice che per chiunque ne abbia bisogno può rivelarsi vitale. Vorrei ricordare che anche la donazione del sangue del cordone ombelicale ha gli stessi obiettivi.
Vorrei chiudere questa piccola chiacchierata con il messaggio che L. mi invio a chiusura : “Ciao Nicola, ringrazio te e quanti ogni giorno si impegnano per diffondere la cultura della donazione. Si tratta di un importante antidoto per le vite degli altri e di una grande momento formativo nella vita di ciascun donatore.
#iltipogiusto potresti essere Tu!
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