Classe 1945, poliglotta emigrato in Germania, Svizzera ed Inghilterra negli anni giovanili per perfezionare i suoi studi dopo la specializzazione alla Scuola Interpreti di Venezia; laureato in Lingua e Cultura Italiana con indirizzo Linguistica, da oltre 46 anni il dott. Giovanni Mercadante collabora con le più prestigiose testate nazionali e straniere da giornalista “freelance”. Approdato nel panorama, rigoroso e preciso, degli approfondimenti biografici di capitani d’industria e della storiografia socio-culturale dell’Alta Murgia, il pluripremiato scrittore svela i segreti della sua vita e la imperitura passione per il giornalismo.
Quali sono i tre valori più rilevanti della sua vita?
“La serenità familiare senza la quale il mestiere di giornalista ti farebbe vivere in costante conflitto psicologico, difficilmente da gestire. La salute, importante nel difficile compito di programmare gli appuntamenti per le interviste e la elaborazione dei testi. L’affetto di mia moglie e dei due miei figli maggiorenni (Irene e Giuseppe) e dei miei due nipoti che condividono il mio mestiere”.
Di quali peculiarità deontologiche deve beneficiare un ambizioso giornalista?
“Il giornalista, come sono solito dire ai miei conoscenti, è la “sentinella” del territorio; deve avere l’occhio allenato a 360° per captare per primo i segnali di gioia e di sofferenza dei singoli cittadini e della comunità che interagiscono nel territorio. Mai lasciarsi condizionare dai momenti emozionali che possono inficiare il “report giornalistico”. Altri aspetti del giornalista per crearsi un alone di credibilità sono: serietà, garbo nell’interazione con i propri lettori, evitare posizioni saccenti, di supponenza, perché anche il meno acculturato può dare lezioni di vita”.
Suggerimenti per i giovani che intendono affacciarsi nel mondo di esperienze editoriali, agenzie stampa o servizi televisivi
“Una buona conoscenza culturale e socio-storica–economica, imprescindibile per confrontarsi nella società. I temi che il giornalista affronta nella sua quotidianità spaziano su molti fronti; lui è un “guerriero della comunicazione”, nel senso buono, perché deve sapersi destreggiare nella giungla della società umana. Mai proporre articoli piene di incertezze; puntare al tema di fondo, con un italiano standard; mai utilizzare stilemi pomposi. La conoscenza della grammatica è molto importante per costruire una frase chiara e pulita”.
La Sua più grande gioia e la Sua più grande delusione?
“La più grande gioia è di aver ricevuto riconoscimenti inaspettati nella letteratura internazionale nel 2015 con il libro “Altamura e il suo Pane DOP” a Città di Castello e poi a Spoleto nel 2019, infine a settembre 2020 con il prestigioso riconoscimento “fuori concorso” sempre in letteratura internazionale con l’ultima mia opera “Altamura produce”, un omaggio all’imprenditoria altamurana. Le delusioni non devono essere considerate un freno all’attività giornalistica. Anzi, servono a fortificare lo spirito e il carattere per migliorarsi dove si è creata una falla. Chi fa il giornalista è come una star: deve saper gestire la sua immagine”.
Progetti futuri?
“Qualcuno mi ha definito una “macchina da guerra”; mai miglior appellativo per chi ama il proprio territorio. Nel mio piccolo ho dato sempre il massimo per dimostrare che Altamura è ricca di storia e di tradizioni. I suoi figli sono orgogliosi ed io attraverso i miei lavori editoriali documento che il loro amore è viscerale. Non è campanilismo, avvalorano il senso di appartenenza, da cui scoprono le proprie radici. La mia prossima pubblicazione, attualmente in itinere, sarà dedicata ai palazzi nobiliari e alle masserie. Una mia ulteriore dimostrazione alla promozione del territorio per rilanciare il settore turistico e dell’accoglienza”.
Esperto in araldica, ideatore del logo di Altamura accanto alla sua biografia, il dott. Giovanni Mercadante non è definibile soltanto giornalista, piuttosto un appassionato di letteratura. Principio imprescindibile della sua professione è il costante approfondimento delle sue conoscenze.
Marina ANGELASTRO