L’art director e event manager, pugliese d’adozione, firma lo spettacolo inaugurale del grande festival in Arabia Saudita: 150mila spettatori in due giorni, 2.000 droni e 14.000 effetti pirotecnici
Vi segnalo una storia che parla di Puglia. Il regista Alessandro Martello, padovano di origini e altamurano d’adozione, direttore artistico della festa medievale Federicus di Altamura, ha firmato lo spettacolo inaugurale dell’Al Qadsiah Festival in Arabia Saudita, uno degli eventi più imponenti del Medio Oriente con 150mila spettatori, 2.000 droni e 14.000 effetti pirotecnici.
In allegato comunicato stampa e di seguito coperture video, dichiarazioni e fotografie.
Resto a disposizione per approfondimenti e vi auguro buone feste.
FOTO
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COPERTURE VIDEO
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DICHIARAZIONI MARTELLO
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C’è anche un cuore pugliese dietro uno degli eventi più imponenti del Medio Oriente. È quello di Alessandro Martello, art director ed event manager con vent’anni di esperienza in Italia e in Europa, direttore artistico di Federicus, la grande festa medievale di Altamura che ogni anno incanta migliaia di visitatori e che da anni lo lega profondamente alla Puglia. Padovano di nascita ma altamurano d’adozione, Martello ha firmato la regia e la direzione creativa dello spettacolo di apertura dell’Al Qadsiah Festival ad Al Khobar, in Arabia Saudita: un evento monumentale che in due giorni ha richiamato oltre 150.000 spettatori, con una produzione da record tra tecnologie avveniristiche, emozione e spettacolo puro. L’Al Qadsiah Festival celebra una delle squadre storiche dell’Arabia Saudita e oggi uno dei club simbolo della Saudi Pro League, dove militano stelle come Mateo Retegui e Nacho. L’apertura firmata da Martello ha trasformato lo stadio in un gigantesco teatro a cielo aperto: 100 performer, 2.000 droni, 14.000 effetti pirotecnici, laser, contenuti 3D immersivi e 3.000 m² di ledwall fino a 20 metri di altezza.
«Dirigere lo spettacolo di apertura dell’Al Qadsiah Festival è stato per me un onore e una sfida straordinaria» racconta Alessandro Martello «Questo evento rappresenta non solo una celebrazione sportiva, con un messaggio rivolto ai giovani e che trasmette loro i valori universali dello sport, ma anche un momento di identità e di comunità molto sentito. Portare la mia esperienza internazionale ad Al Khobar ha significato contribuire a creare un ponte tra culture diverse attraverso il linguaggio universale dello spettacolo. E farlo da italiano in questa area del mondo così dinamica e proiettata verso il futuro è stato ancora più significativo. Ho portato con me un po’ di Puglia ed il rapporto che questa terra ha con la storia, la comunità e la bellezza». A capo di una macchina organizzativa internazionale, ha guidato un team creativo di oltre 30 professionisti e centinaia di tecnici. Un progetto da oltre 10 milioni di dollari, capace di coinvolgere pubblico, istituzioni, influencer e personalità del mondo culturale di tutto il Medio Oriente. Classe padovana, anima europea e cuore pugliese: Alessandro Martello ha iniziato da giovanissimo il suo percorso teatrale, per poi crescere artisticamente tra palcoscenici italiani ed esteri. Nel 2018 approda in Puglia e assume la direzione artistica di Federicus, una delle rievocazioni medievali più note in Italia e simbolo identitario di Altamura e del territorio murgiano. Parallelamente, firma grandi eventi storici e culturali in Italia e all’estero: tre spettacoli ufficiali di apertura del Carnevale di Venezia, “Vecirconda” nel 2018, “Amoris Causa” nel 2020 e “Lux Futura” nel 2022. Ha ideato eventi di grande rilevanza storica come la “Battaglia del Solstizio” per il centenario della Grande Guerra. Dal 2019 è regista della Dama Castellana di Conegliano, uno degli eventi rievocativi più antichi del Veneto, e ogni anno dirige oltre quindici manifestazioni storiche in tutta Italia. La sua esperienza internazionale lo ha portato a firmare la direzione creativa del più grande show piromusicale d’Europa, la Fête du Lac d’Annecy in Francia. Oggi porta nel mondo un modo di fare spettacolo che nasce dalla sua esperienza italiana, ma arricchito dal legame profondo con la Puglia.
Mariapaola De Santis
