In questi giorni si sta discutendo tantissimo nel nostro paese sulla libertà di stampa, con diverse manifestazioni che dissento con gli ultimi provvedimenti del governo di centrodestra. Il un documento il prof. Pepe, nel rispetto della nostra Costituzione ne spiega i motivi. Ci sono pulsioni autoritarie, sottolinea, l’appello dei giornalisti di non approvare le modifiche al codice penale per vietare la pubblicazione dell’Ordinanza Cautelare è rivolta al Senato e punta a salvaguardare l’autonomia e la loro libertà. Nessuno sottovaluti, continua, che già sono in atto alcuni provvedimenti restrittivi relativi all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche e delle diffamazioni, che minano la corretta informazione, infatti il testo approvato alla Camera va oltre le direttive europee e viola l’art.21 della Costituzione. Le adunate dell’estrema destra con simboli e saluti nazisti, pone il problema dell’apologia del fascismo reato, scrive il professore, che deve accertare la Magistratura. Il controllo della comunicazione, con l’obiettivo di occupazione della cultura, deve certamente preoccupare. Come deve preoccupare la norma appena approvata sull’abolizione del reato di abuso d’ufficio. Non so se c’è nostalgia del passato, ribadisce Pepe. Che forse per alcuni non è mai morto definitivamente e che per le censure punterebbe al pensiero unico. C’è una forte somiglianza tra l’attacco alla testata giornalistica “La Repubblica” da parte di alcuni esponenti della maggioranza di governo, insofferenti ad ogni forma di critica e la proibizione di qualsiasi attività pubblica, come avvenne con il sequestro della rivista che aveva pubblicato il carteggio tra l’editore Gobetti e il nostro Tommaso Fiore, nel 1924, perché conteneva pensieri e espressioni inneggianti alla libertà d’informazione. Anche la Mafia con l’assassinio del giornalista Giuseppe Fava tentò di imbavagliare la stampa. Infine ha ricordato un grande martire della libertà, il socialista Giacomo Matteotti, il cui assassinio preannunciò il regime fascista, combattuto dagli antifascisti e democratici con l’approvazione della Costituzione tra le migliori al mondo. Conclude il documento, richiamando il forum per la libertà d’informazione del G20, che ha preso posizione a tutela della qualità e l’indipendenza dei mezzi di comunicazione, essenziali per la vita democratica.