Differenziare gli stipendi tra Nord e Sud, le “Gabbie salariali”, a partire dai dipendenti della scuola, è stato dal 2009 il pallino del “Senatur” Bossi, sotto il governo Berlusconi IV.Ma non è mai riuscito a farlo ingoiare ai suoi alleati, che lo hanno sempre bocciato poi ha tentato invano Salvini con il governo giallo-verde. Qualche giorno fa il gruppo della Lega, in testa l’on. Rossano Sasso eletto nel nostro territorio, ha presentato un O.d.G. nel quale si chiede di impegnare il governo a “valutare l’opportunità di prevedere con apposito provvedimento un intervento sulla contrattazione del pubblico impiego”. Per alcuni settori come ad esempio la scuola, propone una base economica e giuridica uguale per tutti, cui aggiungere una quota variabile di reddito temporaneo legato al luogo di attività. Insomma come aveva proposto qualche mese fa il ministro dell’istruzione Valditara, maggiore equità nelle retribuzioni dei prof. dove il costo della vita è più alto. Quella proposta scatenò tantissime polemiche e reazioni, al punto che non se ne parlò più. Questa volta il blitz del carroccio in piena notte è riuscito e con il parere favorevole del governo, rappresentato dal sottosegretario leghista al lavoro Duringon è stato considerato approvato, senza discussione o voto. Questa è l’idea di coesione di chi ci governa e l’esempio di quella che sarà la legge sull’autonomia differenziata, il cui disegno di legge è stato approvato qualche giorno dalla Commissione affari costituzionali del Senato a maggioranza, ma di questo ne parlerò prossimamente.
Michele Lospalluto