In questi giorni di forte calura agostana, mentre una parte della popolazione del nostro territorio si sta godendo gli ultimi giorni di ferie, leggiamo sui giornali che i progetti di parchi eolici presentati
al Ministero dell’ambiente, sono addirittura quattro. Fino ad ora ne conoscevamo solo due uno su Altamura e l’altro su Gravina, sui quali non solo abbiamo scritto diversi articoli, ma sul primo come giornale ci siamo fatti promotori insieme al “Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente” di due incontri pubblici, con i cittadini e con le associazioni. Ricordo che il parco eolico da realizzare a 4,3 Km da Altamura, presso la località “Lama di Nebbia” terreno destinato alla produzione di cereali, è stato presentato dalla WDP Altilia srl costola italiana della società madre tedesca, che da oltre 20 anni si occupa di energie rinnovabili. La superficie totale interessata è di 450 ettari, le pale sono 12 da 6 MW di potenza ciascuna, con una potenza totale di 72 MW di potenza, l’altezza del mozzo è di 165 metri di altezza, quella totale fino al punto pala è di 250 metri. Sono pale gigantesche, molto più alte di quelle di via Matera, usate per impianti nel deserto, quindi in zone disabitate. Sono appoggiate su base di 600 metri quadri di cemento armato dello spessore di un metro a sua volta poggiati su 22 piloni di 15 metri per la profondità di 30 metri. Le opere di interconnessione coinvolgono anche il territorio di Gravina. L’attuale fase è quella del MITE(Ministero della transizione ecologica) che deve autorizzare il progetto. Nel consiglio comunale monotematico del 7 marzo dello scorso anno “Altamura in Dialogo” e il “Comitato per la tutela della salute e dell’ambiente” presentarono le seguenti osservazioni (che riportiamo in sintesi)approvate all’unanimità dallo stesso consiglio: il parco eolico si trova molto vicino alla zona SIC dell’Alta Murgia e ZPS di Altamura e Bosco Difesa Grande, dista ancora meno dal territorio di Matera patrimonio dell’UNESCO e quindi risulta fortemente impattante dal punto di vista paesaggistico essendo le 12 pale alte 250 metri; non sono state prese in considerazione le aree contigue al Parco dell’Altamurgia, che sono state individuate, ma in mancanza di un regolamento, non conosciamo cosa sarà previsto; la località “Lama di Nebbia” è dotata di diversi bacini idrografici, la “Rossa” “Vucculo” “Diga Saglioccia”, i cui corsi potrebbero essere deviati dal cemento e dagli impianti,:quelle pale altissime mettono a rischio la fauna e manca una relazione tecnica sulle vie di fuga degli uccelli, le migrazioni e i luoghi di nidificazione, come prevede il regolamento regionale. Il secondo progetto nel territorio di Gravina(La Seva), è stato presentato dall’azienda WPD Silvium che è la stessa del progetto ad Altamura(su cui abbiamo scritto), che vuole realizzare un parco eolico con sei aerogeneratori della potenza di 6,6 MW, con una potenza totale di 39,6 MW, le cui connessioni ricadono nel territorio di Altamura. Le osservazioni sono state presentate dalla CGIL,(qui riproponiamo una sintesi) la quale sottolinea che il progetto non rispetta il Piano Paesaggistico approvato nel 2015 dalla Regione Puglia; deturpano il paesaggio e le aree di interesse archeologico e produttivo: solleva l’incompatibilità con la zona La Selva, che ha estensioni di grano,cereali, oliveti,vigneti, boschi residui e produzione di prodotti DOP e la mancata ricaduta economica e lavorativa.
Il terzo progetto, il secondo per Altamura, del quale si conosce poco, è stato presentato dalla società “Marinella srl” che intende realizzare un parco eolico composto da cinque aerogeneratori di potenza di 6,6 MW, con una potenza complessiva di 33 MW, presso la stessa località “La Marinella”, con opere di connessione e infrastrutture da ubicare nel Comune di Matera. Il quarto progetto, l’ultimo in ordine di tempo, anche di questo si conosce pocchissimo, è stato presentato dalla società Asja Ambiente Italia spa di Rivoli, che vuole realizzare un parco eolico in località “Annunziata” di Matera, composto da otto aerogeneratori, dei quali non si conosce la potenza, con opere di connessione che ricadono nel territorio di Altamura. Matera ha già due parchi eolici, uno in località “Venusio” e l’altro in località “Ciccolocane”. Se i quattro progetti dovessero essere approvati nel nostro territorio avremmo ben 31 pale eoliche e secondo gli ultimi dati del 2022 forniti dalla Presidenza del Consiglio, la Puglia risulta essere la Regione Italiana con la maggiore potenza eolica installata, con una produzione di 2,4 mila MW, per un totale di 1,173 impianti, pari al 25% della potenza eolica nazionale. E’ ora che le Comunità si mobilitino e avviino un confronto con le istituzioni.
Michele Lospalluto