Altamura non è soltanto al centro dell’altopiano delle Murge, ma anche al centro del Mezzogiorno d’Italia. E quindi Altamura è al centro del Mediterraneo. Questa lista è l’espressione di un movimento politico locale e nazionale che vuol riportare il Mediterraneo, e realtà come Altamura, al centro di un’azione politica basata sulla cooperazione economica, sulla cultura, sulla bellezza, sulla libertà di pensiero. Di questa lista fanno parte donne e uomini liberi, senza padroni né padrini, che attraverso la politica intendono solo affrontare e risolvere i problemi delle nostre comunità e non già ricercare profitti e sistemazioni personali.
PUNTI PROGRAMMATICI
- Rifondare Altamura, farne una “città nuova”, attraverso la redazione di un nuovo piano regolatore generale. Questa è la premessa imprescindibile per far “respirare” Altamura, dandole per esempio un nuovo cimitero alla maniera di quelli scozzesi, un nuovo vero stadio da calcio, una stazione degli autobus, parcheggi e, soprattutto, aree verdi, in una città in cui la superficie di verde pro-capite è di 50 centimetri quadrati. Insieme con queste opere, va recuperato il campo sportivo “Cagnazzi” e completato l’anello della circumvallazione.
- Centro storico e zona industriale. Il centro storico va sottratto al degrado, e il suo primo problema oggi è la sicurezza. La zona industriale è tale per modo di dire, va ridisegnata anch’essa come la città.
- Cultura. Sui due versanti, materiale e immateriale, l’azione culturale di una città rifondata deve porre fine alla trentennale trascuratezza riservata all’Uomo di Altamura e alle orme dei dinosauri.
La figura di Federico II di Svevia non può rimanere imprigionata in una rievocazione che si risolve in un momento commerciale circoscritto, seppur utile alla economia cittadina. Altamura deve promuovere un gemellaggio con le città di Augusta (Sicilia), fondata insieme con Altamura nel 1231 da Federico II, e con la città di Augsburg (Germania), “base” del casato svevo.
Altamura deve avere un assessorato speciale al Pane, deve organizzare un festival internazionale del pane artigianale per tutto il bacino del Mediterraneo e reistituire una Scuola dell’Arte bianca.
La nuova amministrazione comunaledeve censire e recuperare le masserie e le chiese rupestri nell’agro del Comune, studiando tutte le possibili fonti di finanziamento nazionale e comunitario per raggiungere questo obiettivo.
- Tutela della natura e del paesaggio. Un’azione che deve esplicarsi attraverso tutte le ordinarie politiche di tutela. In particolare, nell’attuale momento storico si deve impedire che, in nome di una malintesa transizione ecologica, la natura e il paesaggio continuino ad essere stuprati dalla installazione di impianti eolici e fotovoltaici industriali.
- Disabilità. I disabili in città sarebbero tra i 1500 e i 2000. L’ incertezza del dato numerico (in città, ma anche nel Paese) dimostra, purtroppo, al di là della retorica di circostanza, come i disabili siano di fatto cittadini di serie B. Uno degli obiettivi è il recupero dell’ex ospedale civile “Umberto I”, da destinare a centro pubblico di riabilitazione per disabili.
- Appalti. Rivedere tutti gli appalti in corso, da quello della raccolta e smaltimento dei rifiuti, alla manutenzione del verde, fino all’ultimo appalto pubblico comunale.
- Infanzia e adolescenza, giovani e anziani. “Categorie” verso le quali l’amministrazione comunale deve rivolgere la sua attenzione prioritaria con politiche culturali e sociali mirate.
Buropulizia. Cioè, operazione di pulizia dell’apparato burocratico comunale, salvaguardandone le parti oneste ed efficienti e bonificandone le parti inefficienti e corrotte, essendo queste ultime il cancro interno della istituzione comunale. Una metastasi che dal Palazzo si è diffusa all’intera Città e che da decenni la affligge e la divora.