La SVIMEZ è un’associazione privata senza scopi di lucro, che include nel suo statuto lo scopo di promuovere lo studio delle condizioni economiche del Mezzogiorno d’Italia, al fine di proporre programmi di sviluppo. Due i temi che ho preso in considerazione in questo articolo: il reddito di cittadinanza e la transizione energetica. Sul reddito di cittadinanza il rapporto ci dice di stare molto attenti perché conferma che nel periodo più recente, questo strumento ha consentito a circa un milione di persone di non cadere in povertà, quindi è stata una barriera molto importante in difesa delle fasce più deboli della popolazione. Con la crisi energetica, ci dice anche che, 750 mila italiani potrebbero cadere in povertà, di cui mezzo milione nel Mezzogiorno. Certo c’è la parte di avvicinamento al lavoro, che funziona molto male, va potenziata. Però il rapporto ci dice ancora, attenzione che solo un quinto di quelli che sono definiti occupabili, a cui dovrebbe essere subito tagliato il reddito, hanno in realtà ricevuto un’offerta di lavoro, non sono loro che vogliono stare sul divano, è il mercato del lavoro che è debole e sono i servizi dell’impiego che funzionano molto poco. Tra l’altro una parte degli occupabili, già lavora, solo che sono poveri e nonostante lavorano sono pagati troppo poco o lavorano in maniera discontinua. L’altro tema molto importante guardando al futuro è quello della transizione energetica.
La SVIMEZ ci conferma che la necessità di dotarci di nostre risorse energetiche, dovrebbe sposarsi molto con il potenziamento del Mezzogiorno, perché le nostre risorse energetiche possono essere soprattutto il solare, l’eolico e l’energia da biomasse agricole. Nel Sud ci sono le condizioni migliori ed è un aspetto molto importante, un’opportunità tutta da conquistare che in parte sta diventando una realtà. Infatti nel rapporto è stato sottolineato come a Catania si stia realizzando da parte dell’ENEL il più grande stabilimento europeo di pannelli solari che darà vita a circa mille posti di lavoro nuovi, con la possibilità di svincolarci dal ricatto dell’utilizzo di combustibili fossili e di passare ad energie rinnovabili con il potenziamento occupazionale, aprendo fabbriche e imprese di servizi nel Mezzogiorno d’Italia. Il rapporto rimarca ancora che questa nuova transizione energetica porti vantaggi e sviluppo ai territori e che da qui bisogna partire per tracciare una discussione concreta per i prossimi mesi.
Michele Lospalluto