“Ogni diocesi dovrebbe puntare alla più ampia partecipazione possibile, coinvolgendo una varietà di piattaforme che includano incontri a livello parrocchiale, riunioni interparrocchiali, gruppi scolastici, associazioni locali, piattaforme online, raggruppamenti linguistici speciali e mezzi adeguati per raggiungere coloro che sono lontani dalla Chiesa” (dal Vademecum per il Sinodo sulla sinodalità).
Anche per la nostra Diocesi, in questi ultimi mesi è iniziata la consultazione sinodale. Il sinodo attraverso l’esperienza dell’ascolto, ha chiesto a tutta la Chiesa Italiana, attraverso la formazione di “gruppi sinodali” di dare spazio a tutti i credenti, i fedeli e gli uomini di buona volontà di esprimere le proprie opinioni. Questa è la prima fase del cammino sinodale. In diocesi tutte le comunità parrocchiali già si sono incontrati e sono ancora in corso diversi incontri di ascolto. Anche i docenti di religione sono stati coinvolti per ascoltare i nostri adolescenti e giovani studenti. I “gruppi sinodali” sono per lo più composti da poche persone, coinvolgendo parrocchie, associazioni, movimenti, uffici pastorali, realtà culturali e sociali del nostro territorio, aprendosi a tutte le realtà presenti nella diocesi e nel mondo del lavoro e della politica. L’obiettivo di tali gruppi sinodali è ascoltare e coinvolgere più persone, soprattutto quelle più lontane dalle nostre comunità, accogliere e saper ascoltare le opinioni altrui. Dinanzi a questo Sinodo, la chiesa sarà ancora in grado di accogliere gli input che emergeranno da questi gruppi sinodali? Sarà in grado di mettersi in discussione e cogliere l’occasione per ascoltare i “lontani” e mettersi in dialogo e in discussione? Sarà l’opportunità per ascoltare e camminare di pari passo con l’attento ascolto dell’annuncio evangelico per trovare, di volta in volta, le forme di essere Chiesa nell’oggi e di vivere da cristiani nel mondo nella maniera più appropriata, sempre in sostanziale fedeltà al messaggio rivelato dal Cristo, Signore della storia? (Gaudium et Spes, 45) E come ha pronunciato papa Francesco, nell’omelia del 10 ottobre durante la Santa Messa per l’apertura della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei vescovi: “Fare Sinodo significa camminare sulla stessa strada, camminare insieme. Guardiamo a Gesù, che sulla strada dapprima incontra l’uomo ricco, poi ascolta le sue domande e infine lo aiuta a discernere che cosa fare per avere la vita eterna. Incontrare, ascoltare, discernere: sono i verbi fondamentali del Sinodo”. Concludendo l’omelia papa Francesco esortava: “Con la gioia di sapere che, mentre cerchiamo il Signore, è Lui per primo a venirci incontro con il suo amore”.