Giovanni Mercadante
Tavolo dei relatori
Da sx: Maria Bruna Di Gesù, ex dirigente scolastico; Ass. Margherita Fiore; sindaca Rosa Melodia; la dirigente prof.ssa Paola Flora; la dott.ssa G. Lotito; la dott.ssa Francesca Tarquinio; l’ins. Maria Cusenza
La dirigente scolastica prof.ssa Paola Flora, nativa di Bitetto, ma cittadina altamurana per il suo ruolo nella formazione delle nuove generazioni, ha voluto
dare un segno tangibile all’operato del corpo docente del suo Circolo didattico Garibaldi inaugurando sabato 22 gennaio 2022 una sezione Montessori con “La casa dei bambini”, operativa già dall’inizio scolastico 2021. Con l’occasione è stata dedicata una targa a suggellare la cerimonia.
Presenti all’evento la sindaca avv. Rosa Melodia; l’Assessore alla Cultura Margherita Fiore; la dott.ssa Francesca Tarquinio, psicologa, Presidente dell’A.M.I.C./Associazione Maria Montessori in Capitanata esperta nella formazione Montessori; la dott.ssa Giuseppina Lotito, dirigente UST/Ufficio scolastico territoriale Bari; l’insegnante Maria Cusenza esperta in assistenza tecnica, l’ex dirigente scolastico Maria Bruna Di Gesù.
Si tratta di nuovo “modus” di apprendimento “All inclusive”/inclusivo per i bambini dell’infanzia da 3 a 6 anni. Un metodo didattico rivoluzionario, pioneristico, almeno per Altamura, che ha dato ottimi risultati in Puglia partendo inizialmente da Foggia, dove furono aperte molti anni fa le prime sezioni col metodo Montessori.
Questo progetto fu caldeggiato e accompagnato dall’ex Dirigente Maria Bruna Di Gesù una decina di anni fa presso il Secondo Circolo Didattico Garibaldi (Via Santeramo) grazie a due insegnanti Anna Abbrescia e Rosa Crapuzzi, che abbracciarono senza esitazione l’idea progettuale; furono anni di intenso lavoro e di formazione con spostamenti a Potenza. Nonostante lo scetticismo di altre colleghe, erano convinte della bontà del progetto che dava nuovi stimoli e apriva nuove frontiere di didattica e di apprendimento per i bambini dell’infanzia. La didattica doveva essere intesa non come metodo passivo, bensì attivo; al centro il bambino con libertà d’azione, e di interazione con altri compagni e con tutti i materiali che lo circondano per dare sfogo al loro talento attraverso la curiosità e l’inventiva.
n Puglia esistono quattordici scuole a metodo differenziato Montessori, tra nidi, scuole dell’infanzia e primarie.
“ Casa dei bambini”, fiorita ad Altamura, porta a tre il numero delle scuole montessoriane in provincia di Bari.
Per attivare una nuova sezione o classe Montessori – ha aggiunto la dirigente P. Flora – occorre disporre di un arredo specificamente studiato a misura di bambino e di un insieme di materiali strutturati che sono alla base delle attività educative montessoriane. Sono stati necessari significativi investimenti sulle infrastrutture, sugli strumenti di apprendimento, sulla riorganizzazione degli spazi e sull’aggiornamento continuo professionale mediante consulenze scientifiche, per trasformare gli ambienti di apprendimento.
Arredi studiati appositamente per il corpo del bambino, mobili a misura, che assecondano e favoriscono un corretto sviluppo motorio infantile; non più semplici contenitori o supporti: belli da vedere, piacevoli da toccare e funzionali allo sviluppo del bambino ed all’insegna della sostenibilità ambientale.
In una sezione a metodo differenziato Montessori tutto è studiato affinché il bambino riconosca l’ambiente di apprendimento e sviluppo come una casa, la sua casa e quella dei suoi compagni.
Un evento inaugurale volto alla divulgazione ed all’approfondimento scientifico, realizzato al fine di arricchire e rendere consapevole l’intero territorio ed i genitori, delle potenzialità e specificità del metodo, affinché la scuola e la casa rappresentino per il bambino tessere dello stesso mosaico, nell’ottica del potenziamento del “continuum” formativo.
L’assistente tecnica Maria Cusenza ha sottolineato che il metodo poggia su tre cardini: maestro; ambiente; materiali. La maestra coordina con scopi diretti e indiretti. Il bambino ci gioca con i materiali a disposizione; è una continua sperimentazione. Però i materiali e l’ambiente vanno aggiornati per stimolare l’interesse alla manualità, all’approfondimento sensoriale, con spirito psico-attitudinale. La mente del bambino è una spugna, interiorizza tutto, recepisce e registra. L’ambiente pulito, ordinato, silenzioso sono elementi oggettivi per la serenità del piccolo soggetto che li rispetterà anche da grande. A sostenere questo progetto c’è stata anche la volontà dell’Amministrazione in carica; la sindaca Rosa Melodia ha dichiarato che “sono stati investiti 800 mila euro spalmati su diversi Circoli didattici; nel caso specifico è stata data maggiore attenzione a questo progetto”.
Giovanni MERCADANTE