Una malattia, se non si conosce la sua eziologia non si può curare, si interviene sui sintomi. Questa crisi al Comune di Altamura, che è la seconda e viene da lontano, è come una malattia, le cui cause non sono chiare, perché non si fa anamnesi e soprattutto non si fa clinica, ma si tenta di fare diagnosi con i soli strumenti tecnologici. Revocare le nomine ai propri assessori, senza concordarle con la propria maggioranza, in pieno agosto, quando più di mezzo paese è in ferie, compresi i consiglieri e diversi assessori, è una scelta al buio, rischia di non avere vie d’uscita. I motivi sono diversi. Nel decreto di revoca della nomina degli assessore, la Sindaca aveva giustificato il suo provvedimento(lo leggete nel primo articolo), per la mancata fiducia nei rapporti con gli stessi, per la lentezza del loro operato, per la scarsa produttività, in una situazione nuova determinata dall’arrivo dei finanziamenti, che imporrebbe un cambio di marcia, un’accelerata. Salvo dare una motivazione diversa, durante un recente dibattito pubblico, che è legata alla mancata approvazione da parte del Consiglio Comunale dell’assetto di bilancio, dopo le diverse sollecitazioni del Prefetto e il cui termine ultimo scade il 12 settembre, pena il commissariamento. Che fosse il bilancio l’elemento della rottura all’interno della maggioranza, si evince dal documento(che leggete qui) di “Italia In Comune”, che denuncia il tentativo di far approvare in giunta un provvedimento con il quale “oltre ad assicurare una lauta retribuzione(n.d.r. si riferisce ad una proposta di giunta per una convenzione tra il Comune e la Fondazione Fitzcarraldo per una spesa di oltre un milione di euro, in cinque anni, rispetto ai 300 mila del triennio precedente che termina a fine anno. Prevede “un processo di valorizzazione integrato dei siti dedicati all’Uomo di Altamura e degli altri siti di interesse paleontologico, come la Cava dei dinosauri e di tutti i siti di valenza culturale e turistica, allo scopo di potenziare percorsi di sperimentazione innovativi nel campo della gestione, fruizione, produzione e partecipazione culturale”)per una consulenza dal contenuto generico ed indeterminato, si ventilava l’ipotesi dell’affidamento ad un soggetto privato(n.d.r. si riferisce alla Società CoopCulture che già gestisce parte dei beni culturali della nostra città) dell’intero patrimonio storico culturale della città di Altamura, senza che questo provvedimento, così palesemente in contrasto con il programma politico amministrativo, fosse stato oggetto di una pubblica discussione”. I 20 milioni di avanzo di amministrazione, non hanno trovato indirizzi e obiettivi condivisi di spesa, in particolare i 9 milioni(pare che il resto di 11 avessero una indicazione di spesa), nonostante le tante emergenza che attanagliano la nostra città. Una maggioranza che non riesce a trovare pochi punti di condivisione, a partire dai soldi a disposizione, non va molto lontano. Il problema non sta solo nella incapacità di individuare due o tre punti di condivisione, da realizzare, per salvare in questi ultimi 22 mesi l’intera legislatura, ma nella litigiosità che avviluppa la maggioranza e le formazioni politiche al loro interno. Dopo una crisi politica, a partire dalla prima di un anno fa, ci si aspetta che si faccia un’analisi di quanto è successo(anamnesi in medicina) e si individuino nuovi obiettivi, o si rilancino quelli non raggiunti, per dare credibilità all’azione, per scongiurare che gli elettori si convincano che tutto quello che è successo, è il solito gioco per ridistribuire le poltrone. Ed è quello che è successo, perché in un anno, questa maggioranza, non è riuscita né ad individuare in condivisione quegli obiettivi del cambiamento che tanto aveva propagandato, né tantomeno a raggiungerli. Manca una figura terza, esterna, una figura istituzionale di peso, parlamentare o consigliere regionale, che possa svolgere non solo il ruolo di raccordo tra le diverse istituzione, ma soprattutto quello di leader mediatore, equilibratore di indirizzi e obiettivi. Ma in questi ultimi 20 anni, questo territorio non ha avuto la fortuna di avere un leader politico di questo spessore. Ecco perché questa crisi, rischia di essere una crisi al buio. Non si può dare, come fa la Sindaca, la colpa alla sola burocrazia, al fatto che ci vogliono almeno tre anni(da una sua ultima dichiarazione) per realizzare un’opera. Certo la burocrazia nella Pubblica Amministrazione è un ostacolo, ma se non si realizzano progetti, se non si ha una visione di città che continua ad essere cementificata, le responsabilità sono esclusivamente di chi governa. E’ una ingenuità pensare che la soluzione della crisi, si possa risolvere attraverso nuove formule di gestione, o peggio con il coinvolgimento dell’opposizione, con la quale si sono registrati solo conflitti in questi tre anni. La risoluzione della crisi, sta nella stessa maggioranza, che deve fare chiarezza su quanto è successo, decidere in maniera cosciente se deve ancora governare questo fine legislatura, individuare due o tre obiettivi raggiungibili e nominare i nuovi assessori. Ci sono le condizioni? Lo verificheremo in questi giorni. Frattanto ricordo che su un obiettivo importante, frutto di lunghe battaglie e ricorsi, il Parco degli Ulivi, l’ultimo tentativo di parco verde di questa città cementificata, è stata messa una pietra tombale. E’ chiaro a tutti che la ditta costruttrice non vuole fare accordi per compensazioni e che questa maggioranza non ritira il ricorso al TAR contro il “Comitato”. Ad oggi il bando per attribuire gli assegni anti crisi covid alle imprese, fondi assegnati dal governo centrale, non è stato ancora indetto. Una buona notizia: il 23 agosto scorso sono iniziati i lavori per la messa in sicurezza della discarica “Le Lamie”. Prevedono la realizzazione di un capping provvisorio, l’adeguamento dell’ impianto di biogas, l’emungimento di percolato e la realizzazione di una rete di captazione e regimazione delle acque meteoriche in corrispondenza del lotto n. 4.
CRISI AL BUIO AL COMUNE DI ALTAMURA DOPO L’AZZERAMENTO DELLA GIUNTA E LE DIMISSIONI DELLA SINDACA
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