UN SERVIZIO RACCOLTA INEFFICIENTE E LA INCIVILTA’ DI ALCUNI CITTADINI FA IL RESTO
Sono esattamente venti anni che ha luogo il mercato del sabato su via Manzoni e via Foscolo. Una decisione provvisoria (la provvisorietà nel nostro paese è una costante che diventa quasi sempre definitiva), presa dalla giunta Popolizio, in attesa di una sistemazione definitiva, pensando alla costruzione di un’area attrezzata. I disagi dei cittadini sono tanti: blocco dei garage, forti rumori di primo mattino, mancanza di sicurezza per difficoltà di accesso dei mezzi di soccorso, in caso di malore o di incendio. Infatti gli abitanti, oltre quattromila, non hanno informazioni in caso di evacuazione. A questi problemi si aggiunge quello igienico sanitario: non esiste un bagno pubblico (uno dei gravi problemi della città) per centinaia e centinaia di persone che transitano in quell’aria mercatale settimanale. Personalmente ho sempre avuto dei dubbi che le certificazioni della ASL e dei Vigili del Fuoco siano state rilasciate nel rispetto delle norme attuali, per i problemi prima sollevati. Alcuni anni fa, quando questa maggioranza, Sindaca in testa, era all’opposizione, del trasferimento del mercato sul viale del cimitero ne fece, con diverse conferenze e proiezioni di slide, uno degli impegni centrali del proprio programma elettorale. Come dice il detto: promesse di marinaio. Da qualche anno la situazione si fa più pesante. I venditori ambulanti, prima di smontare le proprie baracche a chiusura del mercato, lasciano di tutto: carte, plastica di confezioni e bottiglie, rifiuti biologici.
Per molti anni come cittadino, mi sono domandato perché non raccolgono i rifiuti e ora perché non differenziano, come fanno i cittadini responsabili e sensibili? Più volte ho posto questa domanda e proposto ai governanti precedenti di fornire loro delle buste di raccolta rifiuti, come si è fatto a tutti i cittadini. A inizio luglio scorso l’ufficio ambiente con l’assessora Moramarco, predispongono (finalmente!) un’ordinanza, dopo aver discusso con i rappresentanti degli ambulanti e della ditta che gestisce la raccolta rifiuti, che prevede la distribuzione delle buste per la raccolta differenziata e le sanzioni per il mancato rispetto della stessa. La ditta che raccoglie i rifiuti riferisce di svolgere il servizio con grandi difficoltà, per via dei tanti rifiuti che vengono lasciati in modo “scorretto”. Ad oggi questa ordinanza è ferma perché non ha ricevuto il riscontro del “Responsabile Unico del Procedimento” (RUP) e del “Direttore Esecuzione Contratti” (DEC) e della ditta con la quale c’era già stata un’interlocuzione. Insomma la burocrazia la fa da padrona, ma le responsabilità sono politiche, soprattutto quando mancano indirizzi precisi e volontà. La nostra città dobbiamo ammetterlo per evidenza, è sporca, dal borgo antico alle periferie diventate discariche a cielo aperto.
Non è accettabile che Corso Federico, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della comunità, sia molto sporco con il pavimento sconnesso per errori fatti dal sindaco Plotino, per aver scelto materiale scadente. Certo ci sono responsabilità dei cittadini che nel borgo antico lasciano di tutto, dopo aver cenato e bevuto; nessun comportamento incivile e irresponsabile può essere giustificato, ma ci sono altre responsabilità. La mancanza di cestini portarifiuti (ci sono difficoltà con la ditta per sostituire i cestini rotti e metterne di nuovi, le Mura Megalitiche sono sfornite), il ritardo nella raccolta e una mancanza di informazione, manca una campagna a tappeto su come conferire e come lasciare i rifiuti in maniera non “scorretta”, come si lamenta la ditta, visto che lo prevede il capitolato. Era pure prevista una variante al capitolato, per rendere il servizio più efficiente, che avrebbe modificato l’organizzazione dando ad esempio priorità alla raccolta dell’umido e meno ad altri rifiuti. Una variante presentata come miglioramento del servizio dalla sindaca, poi smentito qualche giorno fa e forse per questo accantonata.
Michele Lospalluto