Successo per il laboratorio on line sulle differenze di genere indirizzato agli studenti delle Scuole Superiori di Altamura
Solo una monologhista, scrittrice, attrice colta, brillante, ironica, provocatoria come Daniela Baldassarra poteva intraprendere un viaggio nelle parole di grandi opere letterarie e aprire un varco nelle attuali dinamiche delle discriminazioni
Mai come in questo tempo di solipsismi e di sguardi incrociati frettolosamente, la tecnologia si fa “galeotta” per simbiosi lessicale dantesca e ci permette una vivifica connessione emulando per quanto possibile i luoghi della cultura, l’agognato teatro ad esempio. Le relazioni sociali hanno perso quelle naturali percezioni olfattive e tattili ma la parola, le idee, l’anima oltrepassano un freddo monitor e vivono sia pure intrisi di consapevolezza che una “selva oscura” ci sovrasta. Per la terza edizione del “Mese delle Pari Opportunità”, iniziativa che vede il mese di marzo affrontare tematiche sociali come famiglia, infanzia, violenza, discriminazioni di genere per evitare che l’8 marzo si riduca all’abusato ed errato concetto di festa, l’Amministrazione Comunale nelle persone della Sindaca Rosa Melodia, dell’Assessora Annunziata Cirrottola e della Presidente della Commissione speciale Angela Miglionico hanno pensato bene di coinvolgere le scuole in queste tematiche di differenze di genere invitando un’attrice che “spacca” con la sua prorompente dialettica e affascinante modalità semiseria di entrare in temi scottanti. Collaborazione preziosa per la realizzazione del progetto quella del Centro antiviolenza “LiberaMente” che opera sul territorio erogando servizi gratuiti come l’ascolto, accoglienza telefonica attiva h/24, supporto psicologico, consulenze legali civili e penali e tanto altro per difendere donne vittime di violenza e mai come in questa epoca di paure, morte parlare di violenza sulle donne impone ribellione e grido solidale di una umanità femminile uccisa nella sua dignità di persona. Se qualcuno degli uditori, fuorviato dal titolo, pensava di assistere ad una lettura commentata di qualche Canto dantesco per omaggiare il Sommo Poeta, ha preso un grosso abbaglio ma nello stesso tempo incantato e sorpreso dell’eloquio a cui stava assistendo. Comodamente seduti sulla poltrona di casa studenti e non, siamo stati travolti dal fascino dell’eclettica Daniela Baldassarra la cui sapienza traspare già nell’incipit del suo monologo quando afferma che non ci sono stati libri più interessanti della Divina Commedia, della Bibbia, dell’Odissea e qui già immagino una domanda legittima, allora li ha letti tutti? Superando la dimensione virtuale la nostra famosa concittadina cattura l’attenzione, come da palcoscenico, per la sua leggiadria, le sue movenze, la comicità, l’iperbole, l’ironia, attraversando il caleidoscopio lessicale dalla citazione colta alle improvvise inflessioni dialettali che la identificano orgogliosa figlia della nostra amata Puglia. Daniela Baldassarra da sempre in prima linea nel sociale, ha fatto della violenza di genere, delle discriminazioni, del linguaggio sessista i suoi cavalli di battaglia e lo fa con maestria, audacia, raccontando storie di donne vittime di retaggi culturali e dei clichè imposti dalla società. La passione e il coraggio con cui affronta tematiche spinose hanno fatto sì che fosse considerata dalla critica l’erede di Franca Rame e i suoi monologhi lasciano segni evidenti del suo passaggio. Laureata in Lingue e Letteratura straniere la nostra attrice è anche autrice di racconti e testi teatrali, dal 2004 ha ricevuto 44 riconoscimenti letterari a livello nazionale e internazionale. La già nota fama nazionale è aumentata grazie a due prestigiosi Premi, quello dedicato a Pier Paolo Pasolini per un monologo sulla gravidanza post stupro e il più recente Premio Andrea Camilleri con una lettera sul delicato tema dell’Alzheimer o meglio la malattia raccontata attraverso gli occhi di chi accudisce. L’anima bella della scrittrice raffinata e dell’attrice pedagoga trionfa in ogni sua performance. Gli studenti catapultati in una moderna chiave di lettura del V Canto dell’Inferno, scoprono un Dante contemporaneo che narra le fragilità di ogni tempo nello scenario metaforico della “Selva oscura” che rappresenta la pochezza morale dell’umanità. Tanti gli spunti di riflessione e la consapevolezza che educare al rispetto e all’amore è un dovere dell’umanità e Daniela Baldassarra, attraverso la sua rivoluzione culturale, lo fa e gliene siamo grati. La parità di genere si palesa in tutto il suo più nobile significato solo all’insegna di una parità di rispetto verso la “persona”. E’ il genere umano che va salvaguardato in tutta la sua bellezza.