Piccolo (primo) mattino, Epifania
Il 5 Gennaio, vigilia dell’Epifania, si svolge, solo presso la chiesa di S. Nicola dei Greci, un rito singolare consistente nel Battesimo del Bambino Gesù per immersione nella fonte battesimale. Paolo Santoro nel libro ‘Antiche tradizioni’ avanza l’ipotesi che tale rito sia stato chiamato Matәtәniddә perché si svolgeva alle prime luci dell’alba. I chierichetti salivano sul campanile della chiesa e suonavano una piccola campana, la cambaneddә, per annunziare la messa per il battesimo del Bambinello. La statua del Bambino veniva immersa nella fonte battesimale per tre volte ed asciugata con un panno bianco. Alla fine della cerimonia i fedeli si avvicinavano per baciare il piedino di Gesù Bambino. La tradizione bizantina e ortodossa prevede solo l’immersione della croce per 3 volte nell’acqua. Il battesimo del Bambino è un’aggiunta posteriore proposta da Mons. Donato Zaccaria.
Nella foto Don Vito Colonna immerge il Bambinello nell’acqua santa.
Le chiese minori di Altamura: SAN NICOLA DEI GRECI
La presenza di una comunità greca di rito bizantino nella città di Altamura sin dal IX secolo promosse la costruzione di diverse chiese di rito greco. La prima e la più importante è la chiesa di San Nicola (terzo esempio in Puglia dedicato al santo, dopo quella di Bari e Troia). Fu costruita nello stesso periodo della Cattedrale, proprio per soddisfare le esigenze di culto della comunità greco-ortodossa presente nella città. Ha una sola facciata e conserva forme romaniche nonostante i vari restauri subiti. Nella seconda metà del XVI secolo il rosone e il portale furono completamente ricostruiti da uno scalpellino locale, Nicola de Gessa, che realizzò 45 formelle del vecchio e nuovo testamento cercando di imitare lo stile delle formelle della Cattedrale. La chiesa fu officiata per molti anni da sacerdoti greci, finché la colonia greca si integrò con quella latina, e, per ordine del papa Clemente VIII nel 1602, il rito greco fu abolito e S. Nicola fu officiata con rito latino.