Secondo il sondaggio dell’Istituto Nazionale di Ricerche Demopolis, che studia le tendenze della società italiana, con competenze mirate nell’analisi dell’opinione pubblica, tra le priorità degli italiani, al primo posto c’è l’efficienza della sanità indicata dal 75%. Cinque anni fa la sanità era citata da poco più del 50%. Al secondo posto c’è l’urgenza di frenare l’inflazione, mentre sei su dieci vorrebbero un riduzione della pressione fiscale. Accanto alle politiche per l’occupazione, alla sicurezza urbana, nella scala delle urgenze, rientra dopo il caso Liguria, l’esigenza di mettere un argine alla corruzione. Nella percezione dell’opinione pubblica la continuità tra affari e politica, non è mai diminuita, tutt’altro, più di un terzo pensa che negli ultimi 20 anni sia aumentata, per il 48% quasi un italiano su due, è rimasta difatto come prima. L’Istituto ha chiesto anche agli italiani una opinione sulla legge bavaglio, ovvero l’emendamento del deputato Enrico Costa di “Azione”, che a tutela della presunzione di innocenza, vieta di pubblicare l’ordinanza di custodia cautelare, un’ampia maggioranza, il 58% pensa che si tratterebbe di un grave limite alla libertà di informazione dei cittadini, il tema si lega strettamente alla questione intercettazioni, due terzi degli italiani ritengono che non sarebbe opportuno imporre dei limiti all’uso delle intercettazioni nelle indagini giudiziarie, solo il 24% sarebbe favorevole ad una loro limitazione, la maggioranza assoluta è inoltre convinta che la diffusione delle intercettazioni debba restare consentita, ma con il divieto di pubblicare conversazioni che riguardano persone o fatti non legati al reato. E’ incomprensibile come questa opinione fortemente equilibrata, venga liquidata come giustizialista.
Michele Lospalluto.