Nonostante proclami europei e nazionali la salute continua a non essere un obiettivo prioritario, ma sta diventando terreno di conquista per imprese private, assicurazioni e finanza. La recente pandemia da Covid, (quasi un milione e mezzo di vittime), l’invecchiamento della popolazione con l’aumento di malattie croniche e degenerative, i cambiamenti climatici e l’inquinamento, il tragico aumento delle diseguaglianze sociali e della povertà evidenziano che la salvaguardia ed il miglioramento della Salute non può essere solamente compito delle strutture e dei servizi sanitari, ma richiede il coinvolgimento di tutti: amministratori, politici e cittadini nella promozione della Salute e del Benessere.
Come l’Europa è riuscita a intervenire in modo energico per l’acquisto dei vaccini, così deve intraprendere una politica che elimini le differenze e le disuguaglianze socioeconomiche e sanitarie e si impegni per una concreta politica della Pace: no a risorse per investimenti di armi.
La pandemia COVID ha evidenziato che la salute pubblica è, e deve essere più che mai, una preoccupazione per i politici. Sottometterla alle leggi del mercato, che determina un suo drastico contenimento, è un crimine.
L’Europa dice di non avere competenze dirette in questo settore. Ma come ormai tutte le persone hanno compreso, le normative fondamentali europee, come le « regole d’oro » della parità di bilancio, dell’ austerità, della libera concorrenza, rappresentano un rischio enorme per la salute pubblica, pur nelle differenze dei sistemi sanitari UE.
SOSTENIAMO UNA EUROPA DELLA SALUTE E VOTIAMO CHI IN EUROPA:
1.Promuove un finanziamento pubblico/solidale dell’assistenza sanitaria adeguato per garantire la qualità dell’assistenza e buone condizioni di lavoro per gli operatori sanitari;
2. Protegge la popolazione e il personale da derive commerciali in sanità ;
3. Garantisce una accessibilità alle cure in termini economici, geografici, culturali, di tempistica per tutte e tutti;
4.Stimola la democrazia sanitaria coinvolgendo la popolazione e il personale della sanità;
5. Agisce considerando tutti i determinanti della salute, sia quelle sociali (reddito, casa, istruzione), ambientali (di vita e lavoro), ecologiche, di genere,… ;
6. Concretizza una politica dei farmaci al servizio della popolazione europea e del sud del mondo.
7. Combatta la carenza di personale della sanità proteggendo i paesi più fragili contro la fuga del personale e garantisca condizioni salariali e di lavoro di qualità per assicurare un buon livello di cura. In Italia, le ricadute delle scelte di austerità economica europee in collegamento con decisioni politiche che hanno favorito e favoriscono sempre più una sanità privatizzata, stanno relegando interventi di prevenzione primaria ancora più ai margini, mettendo a rischio il nostro servizio sanitario nazionale universalistico e solidale. Le diseguaglianze in sanità nei territori aumenteranno con il regionalismo differenziato voluto dal governo Meloni.
PER QUESTO RIVENDICHIAMO A LIVELLO NAZIONALE E A LIVELLO EUROPEO L’ASSOLUTA NECESSITA’ DI PROMUOVERE LA SANITA’ PUBBLICA OPERANDO PER garantire la cura all’interno del Servizio Sociosanitario Pubblico a tutte e a tutti, con adeguato finanziamento e piena erogazione dei livelli essenziali di assistenza sociosanitaria previsti dalla legge italiana (LEA e LEPS) assicurare l’erogazione della cura alle persone con più fragilità e patologie e nelle aree più periferiche e disagiate rifiutare politiche di austerità e di limitazione del finanziamento in campo sanitario esigere l’esclusione delle quote per i servizi sanitari pubblici dal debito pubblico nazionale contrastare l’introduzione dell’autonomia differenziata che produrrà ulteriori diseguaglianze e disomogeneità nelle risposte ai bisogni di salute delle persone CONTRASTARE LE DERIVE COMMERCIALI OPERANDO PER dare evidenza al principio che la Salute non può essere ridotta a merce impedire la privatizzazione dei servizi attuandone una progressiva ripubblicizzazione cancellare l’aziendalizzazione delle strutture pubbliche negare la centralità dei risultati di bilancio a scapito dei reali risultati di salute per la popolazione PROMUOVERE l’ACCESSIBILTA’ ALLE CURE ATTUANDO UN PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI NEL SSN ELIMINANDONE IL TETTO abbattere le liste d’attesa per esami e visite specialistiche che creano insopportabili discriminazioni tra chi può pagare e chi invece rinuncia a curarsi potenziare tramite un incremento strutturale il Fondo Sanitario Nazionale destinandolo al solo SSN pubblico, il PNRR e il DM 77/2022: i servizi territoriali di prossimità, ripensare radicalmente l’assistenza primaria (Medici di Medicina Generale, Pediatri di Libera Scelta, Specialisti ambulatoriali), la prevenzione primaria, l’integrazione ospedale-territorio, la dotazione di personale pubblico sanitario e sociosanitario, i servizi di protezione sociale alle persone non autosufficienti e la loro integrazione con i servizi sanitari, i servizi di cura per il disagio psichico.
PROMUOVERE LA DEMOCRAZIA SANITARIA OPERANDO PER favorire la partecipazione democratica dei cittadini e degli operatori ai meccanismi decisionali sostenere un modello che garantisca la collaborazione tra tutti gli attori della sanità e le istituzioni superando la gestione autoritaria dei Direttori Generali delle Aziende sanitarie.
PROMUOVERE LA CONSAPEVOLEZZA DEI DETERMINANTI DELLA SALUTE OPERANDO PER garantire il rilancio delle Politiche di Prevenzione e Sicurezza e l’applicazione delle norme di tutela dell’ambiente e degli ecosistemi nei luoghi di vita e di lavoro per renderli idonei ai requisiti richiesti dagli operatori/operatrici sanitari e sociosanitari implementare corsi e attività di promozione della salute nelle scuole in modo da sviluppare nell’ambito della formazione, fin dall’infanzia, una consapevolezza della salute come risultato di diversi determinanti e non solo come richiesta di prestazioni.
PROMUOVERE ADEGUATE POLITICHE DEL FARMACO OPERANDO PER difendere e promuovere il progetto “European Medicines Facility” che prevede la creazione di una infrastruttura europea pubblica per farmaci, vaccini, ricerca biomedica.
CONTRASTARE LA CARENZA DI PERSONALE OPERANDO PER valorizzare le competenze delle varie professioni sanitarie del sistema pubblico tramite: un compenso economico dignitoso per tutti gli operatori; un’adeguata retribuzione degli straordinari; la riorganizzazione della formazione/aggiornamento; un piano straordinario di assunzioni per incrementare le dotazioni organiche abolendo gli attuali tetti di spesa per il personale; specifici finanziamenti per riportare all’interno delle strutture sanitarie pubbliche i servizi esternalizzati.
RETE EUROPEA – LA SALUTE NON E’ IN VENDITA