Nel magico Natale altamurano tante le attrattive, luci, colori, fiabe ambulanti, voci narranti, ma ci sono eventi che più di altri hanno brillato di luce propria, hanno lasciato segni indelebili come la mostra personale di un bravissimo artista altamurano Giuseppe Miglionico, successo di pubblico e di critica presso l’ex monastero Santa Croce dal 26 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024.
L’esperienza negli anni mi ha insegnato che le parole hanno un peso, vanno elargite con consapevolezza seguendo il famoso detto “c’è un tempo per ogni cosa”. Inseguo da un po’ di tempo la poliedrica, bizzarra, sorprendente personalità di Giuseppe Miglionico captando, assimilando e maturando nel tempo un’opinione. Lo sguardo compiaciuto di fronte ad alcuni suoi dipinti gustando un panino e una birra nel suo PUB, ricordo le chiacchierate fugaci sull’arte, i suoi racconti pieni di orgoglio circa la sua passione cinematografica e le sue numerose incursioni su set cinematografici e serie TV, ricordo tra le ultime Imma Tataranni – Palazzina LAF – Il metodo Fenoglio. Una passione vera, contagiosa trasmessa alle sue tre figlie Mariapia, Noemi, Nicole diventate presenze fisse nelle produzioni che si girano nell’area murgiana o in Puglia. Mariapia fa teatro, allieva della bravissima Cinzia Clemente, Nicole è stata protagonista di un corto “Non mi lasciare sola” sul bullismo e la depressione adolescenziale, insomma piccole attrici crescono per l’orgoglio di papà Giuseppe e mamma Chiara Cappiello.
L’arte in senso lato trova terreno fertile in questa famiglia, il tempo fa il suo decorso, è un amico sincero e la pazienza sua alleata. Quando il territorio scopre un artista talentuoso non può non dargli visibilità perché gli artisti in genere producono bellezza e i luoghi e i suoi abitanti ne traggono solo vantaggi. La vita di un artista non è facile, gli esordi quasi sempre difficili e insoddisfacenti soprattutto per uno spirito libero come il nostro giovane concittadino. Un talento naturale, dirompente che deve tuttavia affrontare le vie perverse dell’invidia, delle critiche fuori luogo. Sappiamo che i primi passi per l’uscita allo scoperto di un cultore di arte pura sono contrassegnati da indifferenza, incomprensione insomma fedeli al detto “Nemo propheta in patria”.
Non è insolito che si venga apprezzati fuori dal proprio ambiente come nel caso del nostro artista le cui opere sono state attenzionate altrove con critiche lusinghiere ed ora la sua città gli rende giustamente omaggio inserendolo in una rassegna prestigiosa e in un periodo natalizio che invoglia ad itinerari turistici, a visitare mostre e quant’altro. La mostra personale di Giuseppe Miglionico dal titolo “L’Arte senza linee di riferimento” è stata un’esplosione di bravura, di tecniche, di colori. Un caleidoscopico di immagini, volti, paesaggi intrisi dei sentimenti contrastanti che costellano la vita, gioie e dolori che attraversano volti di donne, bambini e si resta rapiti dalla bellezza di un Cristo nel culmine della sua passione. Un estro naturale che emerge già tra i banchi di scuola, poi la vita fa il suo corso e le passioni ritornano, come per molti, nel tempo sospeso del Covid.
Una pittura dinamica, istintiva, l’artista adopera tecniche varie entrando in simbiosi con l’oggetto da rappresentare e il risultato balza agli occhi gratificando lo sguardo dell’anima. In tre anni ha realizzato più di 2.000 opere di cui molte eseguite in tempi record anche su commissione istantanea. Quando penso al percorso di questo bravissimo e singolare artista mi viene in mente una frase famosa di Vincent Van Gogh “ Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno”.
Auguro di cuore a Giuseppe Miglionico di inseguire sempre il sogno della bellezza, il dono che ha tra le mani gli permette di lanciare le sue frecce più in là dell’infinito e di recuperare quella parte sana di umanità sensibile nonostante le violenze e le catastrofi causate da una follia malsana e incontrollabile. Ad maiora a te e alla tua arte, che provenga sempre dal cuore perché come ben diceva San Francesco D’Assisi “Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista”.
Grazia Lorusso