27 pellegrini, 27 personalità che la scorsa estate si son messi in cammino, guidati da Don Vincenzo Lopano e Fra Francesco Ravaioli, verso i “mondi sensibili e fragili” della Terra Santa. Questa estate, il loro racconto è stato ….
Tra le diverse tappe abbiamo fatto visita all’ orfanotrofio Hogar Niño de Dios a Betlemme, che ospita bambini e ragazzi con disabilità, i quali vengono abbandonati dalle famiglie, fin dalla nascita, proprio perché disabili. In quei luoghi il concetto di disabilità è visto come una “maledizione divina” e non vi è il riconoscimento di alcuna forma di assistenza e previdenza sociale.
Come abbiamo potuto constatare con i nostri occhi, per fortuna, vengono adottati da mamme missionarie che si prendono cura di loro, della loro educazione, crescita e riabilitazione con amore e dedizione. Usciti dalla struttura siamo stati travolti da un sentimento di impotenza, rabbia, angoscia e senso di colpa. Ci siamo chiesti cosa avremmo potuto fare per aiutarli concretamente e una volta tornati in Italia ci siamo messi all’opera per organizzare “YALLA! Una festa di beneficenza per Betlemme”.
Ancora oggi siamo emozionati e increduli per ciò che siamo riusciti a realizzare con impegno e, soprattutto, amore.
Non volevamo realizzare una mera raccolta fondi, ma sensibilizzare la nostra comunità su una tematica apparentemente distante ma che, in realtà, coinvolge tutti. Spesso ci sentiamo orfani di futuro, smarriti e soli in una società che punta più all’apparire che all’essere.
Perciò, abbiamo stilato un bando che permettesse a tutti, senza limiti di età, di interrogarsi su questo tema.
Il risultato è stato sorprendente perché ci sono pervenute 40 iscrizioni di ragazzi, adulti e perfino bambini che si sono messi in gioco presentando poesie, fotografie, dipinti e sculture che sono state esposte il 12 novembre presso i Laboratori Port’Alba. Il nostro ringraziamento speciale va a loro per il tempo, l’originalità e le abilità con cui hanno realizzato le opere che denotano una profonda sensibilità, un senso di smarrimento e, a volte, anche di solitudine.
Le opere sono state valutate dalla giuria composta dalla docente Caterina Colonna, dagli artisti Vincenzo Capurso ed Eugenia Chierico, i quali hanno decretato, nella serata di domenica. I tre vincitori sono stati: per la sezione artistica Francesco Lorusso, per la sezione poetica Michele Micunco e per la sezione fotografica Agnese Popolizio.
Durante la serata c’è stato il collegamento con l’orfanotrofio Hogar Niño Dios di Betlemme, abbiamo avuto il piacere di ascoltare, e far ascoltare ai presenti, la testimonianza di suor Pellegrina. Momento che ha emozionato e stupito tutti.
La serata si è conclusa con il concerto live di Maria Moramarco e il deejay set di Claudio Viti.
Ci teniamo a fare arrivare la nostra gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito attivamente, con impegno ed entusiasmo, alla realizzazione del nostro evento, agli sponsor, alla grande affluenza della comunità altamurana che si è dimostrata attenta e sensibile al fine. A tutti coloro che non sono rimasti indifferenti e si “sono donati agli altri”.
Tutto il ricavato sarà devoluto all’orfanotrofio perché, se non ci sta a cuore la vita dei bambini, cosa ci sta a cuore?