Penso proprio di poter affermare ,tenendo conto della buona risposta di pubblico, che omaggiare don Lorenzo Milani nel centenario della sua nascita, abbia suscitato interesse e dibattiti che avranno eco oltre lo spazio di una conferenza presso la Sala del Sinodo. Siamo lieti come giornale cittadino” Altamura in dialogo” di aver affrontato un tema delicato come quello della scuola calando la visione di don Milani nella difficile situazione attuale che vede purtroppo una dispersione scolastica di oltre 1 milione e mezzo di ragazzi. I due relatori eccellenti rappresentanti del mondo scostico prof. Vitantonio Petronella dirigente scolastico e sindaco del Comune di Altamura e da Firenze il prof. Lauro Seriacopi vice presidente della fondazione don Milani, hanno captato l’attenzione di una platea competente e desiderosa di un confronto.
Il prof.Seriacopi ha ribadito che la scuola deve dare gli strumenti di conoscenza mantenendo viva nei ragazzi quell’ansia del sapere che non finirà mai. Una scuola aperta e inclusiva deve mirare alla centralità della persona dove i fragili vivano i luoghi di una maggiore comprensione per un più facile apprendimento.
Dal canto suo il dirigente Vitantonio Petronella ,grazie alla sua annosa esperienza ,ha sottolineato più volte l’importanza del ruolo familiare nel percorso scolastico dei ragazzi, la crisi della famiglia purtroppo ha sortito effetti negativi in molti campi e quello scolastico risulta il più sofferente, inoltre ribadisce Petronella l’insegnante deve porre come centralità l’uomo e seguire queste direttive “SAPERE-SAPER FARE SAPER ESSERE “. Don Milani saggiamente affermava “Il fulcro dell’azione di ogni insegnante non deve essere lo svolgimento dei programmi ma la valorizzazione delle potenzialità di chi ha di fronte”. Quanto amore verso i ragazzi in quel “I CARE” e quanto bello sarebbe la piena consapevolezza che il fine della Scuola è quello di creare un mondo migliore o come diceva Baden Powell” un pochino meno peggio di come lo abbiamo trovato”. La serata si è impreziosita con la lettura di brani tratti da “Lettera ad una professoressa” della scuola di Barbiana, un grazie all’amico e membro di redazione Marcello Vitale noto ai più per la sua annosa passione teatrale. Non posso che manifestare gratitudine per quanto ascoltato e gioia per i consensi ricevuti. Dietro un progetto importante c’è un lavoro di squadra così come ha detto il nostro direttore Gennaro Clemente e noi siamo una squadra inossidabile nel tempo.
Grazia Lorusso