A seguito di contatti avviati dal Comitato Fiore 50 con il Centro Studi Piero Gobetti di Torino, nell’ambito delle iniziative promosse e organizzate dal Comune di Altamura – Comitato Tecnico Scientifico e dal Comitato Fiore 50° in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Tommaso Fiore, nei prossimi giorni si svolgeranno due appuntamenti di rilievo: il primo a Matera ed il secondo ad Altamura.
A Matera il 1 settembre, ore 19.00, presso la Libreria dell’Arco, in via delle Beccherie, 55, sarà presentato il volume: L’EDITORE IDEALE PIERO GOBETTI (ARAS Edizioni), a cura di Pietro Polito e Marta Vicari. In collaborazione con: ANPI – Sezioni di Matera e Altamura e IPSAIC (Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea).
Dopo i saluti di Michele Ventricelli, Presidente Comitato Fiore 50 – Altamura, dialogheranno: Pietro POLITO Direttore del Centro Studi Piero Gobetti – Torino e Annabella DE ROBERTIS archivista e ricercatrice IPSAIC.
«I “pochi fogli frammentari”, raccolti e proposti nel 1966 da Franco Antonicelli con il titolo L’editore ideale, sono il diario postumo, intimo ed intellettuale, di Piero Gobetti e rappresentano un tentativo di narrazione di sé, accompagnato da quel «tormento dell’autocritica» che è la peculiarità del suo spirito concreto.
Questa nuova edizione è arricchita di saggi storici sulla genesi de L’editore ideale e sul rapporto tra storia e scrittura autobiografica in Gobetti, nonché́ di un profilo di Antonicelli gobettiano. Essa nasce con lo scopo di tramandare sia l’esperienza tragica e «prodigiosa» di un originale pensatore politico e di un inesauribile organizzatore di cultura, sia il «modello di una editoria per l’Europa che avrebbe potuto essere e che non fu perché́ – come appunto l’Europa intera – travolta dalla catastrofe dei fascismi».
Le pagine sull’editore come un creatore sono tra le più̀ celebri perché́ diedero il titolo all’intero libro e perché́ sono un manifesto ancora oggi valido per l’editoria indipendente e di cultura. Un vademecum mai invecchiato per chi fa il mestiere dell’editore. »
Ad Altamura il 4 settembre, ore 16.30, presso la sala “Tommaso Fiore” dell’ex Monastero del Soccorso, in piazza Resistenza, si terrà il Convegno di studi: “Tommaso Fiore e Piero Gobetti”, presieduto da Michele Ventricelli, interverranno:
Pietro POLITO, Direttore del Centro Studi Piero Gobetti – Torino:
Il messaggio civile di T. Fiore a partire dai taccuini di guerra editi da Piero Gobetti.
Elena VIGILANTE, Ricercatrice in Storia dell’Europa moderna e contemporanea UNIBAS:
Fiore, Gobetti e il fascismo.
Raffaele CICCONE, Filosofo della Politica:
Fiore e Gobetti: l’autonomismo nella questione meridionale.
Anna GERVASIO, Direttrice IPSAIC, Componente CTS Comunale “Tommaso Fiore”:
La corrispondenza Fiore-Gobetti (1922-1925): tra la crisi del Salveminismo e le lettere pugliesi.
Gemma ADESSO, Ricercatrice di filosofia teoretica Università degli studi di Bari “Aldo Moro” e componente del Comitato Fiore50:
“Cara Ada, permettimi di chiamarti per nome”. L’amicizia tra Fiore e Ada Gobetti.
Moderatore Pasquale Sardone.
Il pomeriggio di studio è finalizzato a ricostruire i rapporti di collaborazione tra i due intellettuali Fiore e Gobetti, che hanno contribuito, attraverso gli scritti su “Rivoluzione liberale” dalle cui lettere nascerà “Un popolo di formiche”, a rendere il Mezzogiorno ben più di una “questione” riguardante una parte del Paese. Dopo la prematura scomparsa di Piero, i rapporti di Fiore proseguiranno con la moglie Ada Prospero Marchesini Gobetti, a testimonianza di un dialogo possibile, ideale e reale, tra Bari e Torino.
—
Il convegno sarà valido per l’ottenimento dei crediti formativi per i docenti.
Per registrarsi al corso si prega di inviare una mail di iscrizione con i propri dati (nome, cognome, data di nascita, recapito telefonico e indirizzo mail) e l’istituto scolastico in cui si presta servizio all’indirizzo di posta elettronica: antifascismo.biblioteca@consiglio.puglia.it .
Note
Piero Gobetti(Torino, 1901 – Parigi, 1926)
«Intellettuale liberale antifascista, nella sua breve esistenza fonda le riviste «Energie Nove», «La Rivoluzione Liberale» e «Il Baretti». Nel ‘23 dà vita a una casa editrice che in pochi anni pubblica oltre cento libri tra cui Ossi di seppia di Eugenio Montale e le opere dei maestri Luigi Einaudi e Gaetano Salvemini. Il saggio La rivoluzione liberale, suo capolavoro politico, esce nel ‘24. L’attività̀ si arresta per la coraggiosa opposizione al fascismo e con l’esilio volontario in Francia. Nel bilancio di un poliedrico lavoro culturale è forse nella figura dell’editore che si compie la sua eredità morale e politica, riassunta nel motto in lingua greca Che ho a che fare io con gli schiavi?»
Centro studi Piero Gobetti, Torino. Piero e Ada.
«Il Centro studi Piero Gobetti è un istituto culturale dedicato allo studio della storia e del pensiero politico del XX secolo, aperto ai cittadini, ai movimenti giovanili e agli studiosi, con sede presso la Casa di Piero e Ada Gobetti. Attraverso i servizi di biblioteca e archivio e l’organizzazione di iniziative (incontri, conferenze, seminari, mostre, ecc.), il fine del Centro è non solo di tutelare e rendere accessibile l’opera di Piero Gobetti e delle tradizioni culturali conseguenti, ma di diffonderne e attualizzarne i valori, la visione e i princìpi come motore del cambiamento sociale. Sulle orme di Piero e Ada Gobetti, Norberto Bobbio e Bianca Guidetti Serra, di cui custodisce le biblioteche e i fondi d’archivio, il Centro si propone di rispondere a una duplice domanda culturale: da un lato, concorrere alla crescita collettiva della consapevolezza critica del nostro tempo; dall’altro, conservare il patrimonio documentario, favorire il progresso nella ricerca scientiifica e l’approfondimento a partire da esso. Le parole chiavi del Centro: il dialogo come ideale regolativo del vivere civile, il dubbio come stimolo alla conoscenza e il dibattito come strumento di interrogazione del presente.»
IPSAIC (Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea)L’IPSAIC, sorto negli anni Cinquanta, ad iniziativa dell’Anppia (Associazione nazionale perseguitati politici antifascisti) si è costituito in Associazione il 12 aprile 1970 ad opera di significativi esponenti dell’intellettualità democratica pugliese, tra i quali Tommaso Fiore, Natale Lojacono, Fabrizio Canfora, Franco De Felice, Giuseppe Di Vagno. Dal 1982 l’IPSAIC ha ottenendo il riconoscimento di Archivio di notevole interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica della Puglia e dal 1988 è associato all’Istituto Nazionale per la storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI). L’IPSAIC collabora all’attività di ricerca dell’INSMLI, del Ministero della Pubblica istruzione, del MIUR, di diversi istituti universitari di Bari e di Foggia e svolge attività di consulenza per il Consiglio Regionale della Puglia, per diversi assessorati della Regione e comuni pugliesi, tra cui il capoluogo, nel campo del recupero della memoria storica relativa al Mezzogiorno