A due anni dalla sua scomparsa la città di Altamura ha deciso di omaggiare in modo singolare un pediatra tanto amato e stimato. Plauso alle associazioni in prima linea ADMO, AIL, AIDO, Happy Runners per aver organizzato un evento indimenicabile, associazioni peraltro presenti con vincoli diversi nella vita di Filippo. Declinare l’importanza dello sport con gli aggiornamenti di ricerca scientifica circa i tumori ematologici senza trascurare la sensibilizzazione alla donazione è stata un’ottima intuizione. Sul palco del Teatro Mercadante ha primeggiato una consapevole deontologia professionale che si ritrova in un motto coniato dal famoso ematologo prof. Mandelli “curare e prendersi cura “così come il dott.Rella curava e si prendeva cura dei suoi piccoli pazienti.
La bellissima locandina che annunciava l’intensa domenica dedicata al ricordo del dott. Rella oltre a mettere in evidenza la finalità medico- scientifica “Giornata per le donazioni e i trapianti” ampiamente argomentata dall’eccellenza nel settore in ambito regionale e nazionale, non ha trascurato di risvegliare nei nostri ricordi attraverso uno scatto fotografico, una caratteristica che lo ha reso profondamente amabile in vita ed universalmente stimato post mortem: il suo sorriso. Che sorridere fosse una sua peculiarità, una sorta di filosofia di vita lo conferma un singolare epitaffio funebre che lo identifica “Due cose ci salvano nella vita, amare e sorridere. Se ne hai una sei solo, se le hai tutte e due sei invincibile”. I racconti di vita si sono intrecciati alle dure esperienze della malattia vissute in gran parte nel reparto di Ematologia del Policlinico di Bari ma in tutte le testimonianze l’uomo generoso e gentile non si è mai scisso dal medico scrupoloso, sensibile e pieno di attenzioni nonostante tutto. Simpatico, sorridente, generoso ,sensibile, altruista ,aggettivi che rappresentano il comune denominatore dei racconti dei prestigiosi ospiti, ciascuno ha avuto parole preziose per definire la carismatica personalità di un pediatra bravo ed umile al tempo stesso. I vari interventi sono stati coordinati dal giornalista Onofrio Bruno che sapientemente è riuscito a smorzare momenti di tensione emotiva tenendo un tono simpatico che tanto avrebbe gradito Filippo.
Nicola Disabato, referente “ AIDO” Altamura ha rimarcato il concetto della sensibilità verso la donazione nel caso di Filippo molto sentito essendo egli stesso un ricevente. Nonostante Altamura registri una buona predisposizione verso la cultura del dono, negli ultimi tempi un aumento di opposizione al dono è preoccupante ma l’aido instancabile continuerà a svolgere opera di informazione sul territorio per favorire la disponibilità di un organo al fine di salvare una vita. Su questa direttiva si svolge l’appassonata attività dell’ADMO che vede su Altamura nella persona di Nicola Corrado Salati un validissimo referente nonché consigliere regionale di ADMO Puglia, tantissimi gli eventi tra cui questo che lo vedono divulgatore coscienzioso in prima linea.
La dott.ssa Maria Stea , ADMO Puglia, ha ribadito l’importanza di una informazione di base tra i giovani, è sconcertante scoprire che il più delle volte si associa il midollo osseo al midollo spinale , motivo per cui spesso si innescano paure infondate. La difficoltà è quella di creare la coscienza tra i giovani dai 18 ai 35 anni che possono iscriversi ai registri ma l’iscrizione nulla ha a che fare con la compatibilità .Altra associazione umanitaria scesa in campo è l’ AIL fondata 53 anni fa dal famoso ematologo prof. Mandelli.
Il prezioso intervento di una luminare in questa branca prof.ssa Giorgina Specchia, specialista in Ematologia ed in Oncologia , autrice di oltre 400 pubblicazioni scientifiche su riviste nazionali e internazionali, ha ricoperto cariche prestigiose nell’ambito del Policlinico di Bari e a livello nazionale, membro del Comitato Scientifico dell’ AIL, è stato fondamentale nella comprensione di un accompagnamento nella malattia, di un supporto non solo medico ma psicologico , una voce di speranza nella rivoluzione della ricerca scientifica sperimentata nella lunghissima esperienza in Ematologia. Parole generose verso Filippo Rella la cui dignità resterà viva nel cuore di chi lo ha curato , parole di gratitudine espresse verso la famiglia che ha donato un microscopio al centro di Ematologia come il grazie sincero ai volontari AIL che raccolgono fondi per la ricerca.
Un momento indelebile della magnifica serata è stato il ricordo del medico ma soprattutto dell’amico di una vita , un emozionatissimo prof. Loreto Gesualdo Responsabile Centro Regionale Trapianti, la cui fama nazionale e internazionale è a tutti nota, ne fa un racconto di coraggio e come si potrebbe definire se non coraggioso chi con delle metastasi vertebrali vuole continuare a correre sia pure con l’uso di un busto, Filippo lo è stato. Per la cultura del dono ci vuole formazione ,bisogna abituarsi all’etica del sociale,insiste il prof. Gesualdo, noi tutti ci dobbiamo impegnare negli ambienti più svariati. Con molto orgoglio il prof. Gesualdo conferma che la Puglia è al primo posto per il trapianto di cuore, una luce confortevole tra le ombre che sono immancabili e le cronache sanitarie sono colme di episodi spiacevoli . Può sembrare un paradosso ma di fronte alla morte di un carissimo amico in tutti la sensazione del trionfo di una vita autenticamente vissuta in ogni circostanza , la lotta, la speranza, il sorriso, costanti di un quotidiano che solo gli amici di una vita sanno cogliere e tra questi i soci dell’ A.S.D Happy Runner che con lui hanno condiviso ogni respiro tra una barzelletta e l’altra. La bellezza di un’anima passa spesso attraverso forme artistiche che la identificano, di Filippo Rella ricorderemo la musicalità del suo carattere solare, delle sue risate, dei suoi intrattenimenti con i piccoli pazienti e penso che un omaggio non potesse avere epilogo migliore , un concerto di brani di Fabrizio De Andrè eseguito dalle Nuvole Rosse, interpretazioni coinvolgenti ed emozionanti. Ciao Filippo “Nessuno muore finchè vive nel cuore di chi resta”.
Grazia Lorusso