Il PNRR ha l’obiettivo di ridurre le disuguaglianza generazionali, di genere e territoriali. Il Governo precedente Draghi, per mantenere maggiore equilibrio tra i territori del nostro paese, decise di investire non meno del 40% delle risorse terrotorializzabili del PNRR, circa 82 miliardi, nelle otto Regioni del Mezzogiorno. Questi soldi da verifiche fatte anche da esperti economisti, è stato sottolineato, da oltre un anno, che non ci sono. Se ne trovano solo una parte. Si è potuto accertare che una precisa quantificazione dell’investimento nel Sud è contenuto in 33 delle 157 misure del PNRR e in 5 del Fondo Complementare(FC). Quindi nei documenti ufficiali è individuabile solo poco più di un quarto delle risorse ipoteticamente destinate al Sud. Infatti in altre 22 Misure del PNRR e in altre 6 del FC è stato calcolato che il totale degli importi delle stesse, ammonta a 13,126 miliardi. Degli 82 miliardi previsti, in sintesi, solo 35 miliardi sono effettivamente allocati nel Sud, (questa è la cifra certa si faranno molte ferrovie, grandi reti, banda larga, reti elettriche) il resto verrà ripartito attraverso bandi e non è una buona notizia in quanto i Comuni del Sud sono meno attrezzati per mancanza di tecnici capaci di fare progetti.
Carenza più volte denunciata soprattutto dai piccoli Comuni, ma rimasta inascoltata. L’ex ministra del Governo Draghi, per il Sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna, ha sempre sostenuto che i fondi previsti dal PNRR, sono il 40% del totale e che ne avrebbe garantito come ministra il rispetto di quanto disposto. Da tempo, ma in particolare in questi giorni, si sta parlando di aggiornarlo in base ai nuovi bisogni del nostro paese, di attenzionarlo sulle procedure attuative del piano, perché l’attuazione diventa decisiva a questo punto anche dal punto di vista dello sviluppo territoriale, per garantire che i diritti di tutti i cittadini siano tutelati. Ma tutto dipende da come reagirà il resto dell’Europa, tenendo conto anche dei tempi, entro il 2026, per realizzare i progetti. Per quanto riguarda la Città Metropolitana di Bari, il Sindaco Decaro nel novembre del 2021, convocò tutti i Sindaci per conoscere tutte le criticità e superarle mettendo a disposizione una struttura tecnica in grado di assisterli in ogni fase della progettazione e permettere a tutti i Comuni piccoli e grandi di attingere alle risorse del PNRR.
Michele Lospalluto