In data 23 maggio 2015, due mesi prima che andassi in pensione e ad un anno dall’apertura(in piena campagna elettorale per il Comune e la Regione), il “Comitato per l’ospedale della Murgia” da me rappresentato, in un documento scriveva: “I vertici della Regione(Assessora Elena Gentile, Presidente Nichi Vendola, dirett. Generale Domenico Colasanto) in occasione dell’inaugurazione, taglio del nastro, avevano dichiarato che l’ospedale della Murgia sta nelle nostre attenzioni, è considerato il terzo polo più importante del territorio della ASL(dopo il Divenere e i San Paolo).” “Promesse vane, sottolineava il Comitato, le carenze di personale infermieristico, medico, ausiliario e tecnico, è ormai cronica”. Infatti da allora ad otto anni dall’apertura, il 20 aprile 2014, pochissimo è cambiato, molte cose sono peggiorate. La struttura. Lo stato di degrado parte dall’esterno, erba altissima con sterpaglia, come si evince dalle foto, che mette a rischio incendio la struttura in queste giornate di temperatura intorno ai 40°, oltre a essere ricettacolo di sporcizia e a scatenare forme allergiche. Qui le responsabilità dei due direttori di presidio, amministrativo e sanitario, sono altissime, proprio per i rischi che sottolineavo prima. Qualche giorno fa ho scoperto che l’ex direttore medico del “Perinei”, il dott. Alessandro Sansonetti, dopo il suo trasferimento in altra struttura, aveva inviato una nota nella quale segnalava la disponibilità a piantumare ben 200 alberi di ulivo espiantati dai terreni dove sta sorgendo il nuovo ospedale Monopoli-Fasano. Non ci fu risposta, pare che il direttore medico del presidio di allora, avesse posto il problema della Xylella fastidiosa. Oggi quei 200 alberi di ulivo sono vigorosi e fiorenti in un altro terreno.
Dopo la sua apertura erano stati previsti due interventi per costruire una pensillina di entrata in ospedale e una di accesso dalla parte opposta per i pazienti di dialisi, per riparare questi ultimi e l’utenza dal forte vento che spira in inverno e dalla pioggia. Si parcheggia in maniera selvaggia, non ci sono regole, nessuno le fa rispettare e il tutto probabilmente viene giustificato da parcheggi impraticabili, dotati di mattonelle bucate ostative per uomini e più ancora per donne che calzano scarpe con tacchi. Non è chiaro il motivo per cui non si apre l’accesso ai parcheggi dalla parte della vera entrata collegata con la Tarantina, come da progetto originario. In attesa(chissà quanti anni passeranno) di costruire la strada di accesso(originario) in ospedale dalla Tarantina, era stata progettata una rotatoria in sostituzione dell’attuale semaforo(spesso disattivato). Che fine ha fatto quel progetto? Che fine ha fatto il progetto previsto per la costruzione della fermata del treno Altamura-Gravina e viceversa?
La pista di atterraggio dell’elisoccorso inagibile dall’apertura dell’ospedale, perché non è mai stata messa a norma? La politica e i politici della Regione e del territorio son assenti, pensano ad altro.
di Michele Lospalluto