Si è svolta nella nostra città dall’11 al 13 gennaio la sessione invernale della CEP. Diciassette Vescovi sono presenti nella foto ricordo, ne mancano due. Sui gradini della Cattedrale hanno voluto manifestare l’unità della Comunità ecclesiastica della Regione Puglia, riunita per esaminare i vari problemi della Chiesa pugliese e prendere decisioni comuni per la loro soluzione. In primo piano si nota, con il suo naturale sorriso, il nostro concittadino mons. Domenico Cornacchia, Vescovo di Molfetta. Sul secondo gradino l’Arcivescovo mons. Giovanni Ricchiuti, che, come ospitante, ha ringraziato, alla fine della concelebrazione serale in Cattedrale, martedì 12, i Vescovi per aver scelto Altamura per la sede delle riunioni. Il presidente della CEP mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto, ha presieduto l’assemblea eucaristica in una chiesa abbastanza colma di fedeli, ai quali ha rivolto una breve riflessione sulle letture della Parola di Dio. Nell’uscire dalla Cattedrale il gruppo dei Vescovi si è fermato ad onorare e pregare sul sepolcro di mons. Michele Castoro, che fu segretario della CEP. Lunedì, il presidente della Conferenza inizia i lavori facendo riferimento alla situazione pandemica, che “va affrontata animati dalla speranza cristiana mettendo in evidenza il dono rappresentato dal cammino sinodale”. Sono stati presentati alcuni problemi concreti da affrontare subito. L’elezione di un nuovo segretario della CEP nella persona di mons. Giuseppe Favale, Vescovo di Conversano per le dimissioni di mons. Luigi Renna, vescovo di Cerignola, ora nominato Arcivescovo Metropolita di Catania. Tra le tante relazioni dei Vescovi delegati delle Commissioni regionali viene evidenziata quella per la pastorale giovanile e della famiglia, per la quale è annunciato l’incontro di una delegazione di giovani pugliesi con i vescovi delle diocesi, il 12 marzo a Bari. Anche la pastorale della salute comunica un progetto dell’Ufficio nazionale: curare l’associazionismo cattolico professionale per un vivo contatto ecclesiale. Altra relazione interessante è stata quella del Rettore del Seminario di Molfetta. L’analisi del calo degli ingressi adduce a diverse cause: “l’inverno demografico”, espressione di Papa Francesco, continua da parecchi anni anche in Puglia; difficoltà della comunità ecclesiale ad intercettare il mondo giovanile. Nella formazione del seminarista il percorso si basa su un equilibrio tra educazione umana e spirituale. Curiosità culturale è conoscere quanti laici studiano le scienze religiose nei sette atenei pugliesi. Settecento studenti e sessanta docenti formano la Comunità Accademica, distribuiti a Bari tra San Nicola e Santa Fara, a Molfetta e in altri quattro Istituti Superiori. Nell’ultimo giorno 13 gennaio si esamina la condizione dei Beni Culturali Ecclesiastici. In questo raduno episcopale la nostra diocesi è stata protagonista per la logistica e i servizi necessari per la riuscita dell’assise ecclesiastica in particolare all’ Hotel San Nicola.
LA CONFERENZA EPISCOPALE PUGLIESE AD ALTAMURA
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