INTERVISTA ALLA SINDACA ROSA MELODIA
Dopo un anno e mezzo di esperienza qual è il suo giudizio sulla situazione sanitaria ad Altamura creata dalla pandemia da covid 19?
La prima ondata di pandemia a marzo scorso ha avuto un impatto dirompente. Affrontavamo l’ignoto ed è stato un momento difficile. Siamo stati anche duramente colpiti dalla seconda ondata. Tante sono state le famiglie e le aziende in difficoltà. Come Amministrazione comunale, abbiamo fatto il possibile per fronteggiare questa emergenza attraverso la riduzione dei tributi, i buoni spesa, i contributi alle imprese.
Qual è il suo giudizio sul comportamento degli altamurani in un periodo particolare come quello pandemico vissuto non solo nella nostra città ma a livello mondiale?
Tante cittadine e tanti cittadini si sono dimostrati responsabili. Molti, animati da un forte senso civico, hanno segnalato situazioni di irregolarità, per il bene di questa comunità. A loro va la mia più profonda stima. Non sono mancati gli irresponsabili, come in tutti gli altri Comuni. Altamura è una città molto vivace, con il passare del tempo, ha accettato con maggiore difficoltà le restrizioni.
Secondo i dati che le giungono dalla ASL Bari affronteremo l’estate con maggiore serenità rispetto allo scorso anno, dopo l’elevato numero di vaccini somministrati ad Altamura?
Secondo il report della Asl le vaccinazioni procedono spedite ad Altamura. Questo dipende anche dal numero di dosi fornite. Certamente la copertura vaccinale che l’anno scorso non avevamo ci fa stare più tranquilli. Questo non significa “liberi tutti”, ma dobbiamo continuare ad avere comportamenti responsabili.
Quali suggerimenti darebbe ai suoi concittadini più giovani perché pur senza rinunciare ad un comportamento più libero pensino alla vita come al bene superiore da salvaguardare?
Non smetterò mai di ricordare che i nostri comportamenti sono fondamentali per la tutela della nostra salute e di chi ci sta accanto, per il rispetto di coloro che finalmente sono tornati a lavorare dopo mesi di sacrifici e degli operatori sanitari che si prendono cura di noi fra mille difficoltà. Non dimentichiamo chi ha perso la vita, chi il lavoro, chi ancora lotta contro questo maledetto virus. Siamo e saremo comunità solo se ognuna e ognuno di noi farà la propria parte.
“LIBERI ” MA “ RESPONSABILI”
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