In questo periodo, nessuno di noi può visitare i parenti positivi, o con altre patologie, in ospedale e questo fa un po’ rattristire perché non si può essere vicini ai nostri cari. Non oso immaginare la tristezza e la solitudine che stanno vivendo i malati in ospedale senza il conforto dei parenti. Nessuno mai prima d’ora si era trovato ad affrontare questo periodo bruttissimo quindi, come ogni emergenza, sono tutti impreparati, strutture ospedaliere e Medici. Io sto vivendo un periodo molto brutto e triste perché ho perso un mio carissimo zio il giorno di capodanno, sempre a causa del Covid. Lui era ricoverato in ospedale e si è aggravato in pochissimi giorni e nessuno dei miei parenti ha avuto la possibilità di rivederlo e salutarlo. Purtroppo anche mio nonno è ricoverato perché è risultato positivo al Covid e si è ammalato di polmonite. Fino a qualche giorno fa riuscivamo con una brevissima videochiamata serale a vederlo, anche se lui non riusciva a parlare. Noi nipoti gli davamo tanta forza per andare avanti. Da una settimana non possiamo più vederlo perché lo hanno intubato. Sta lottando con tutte le sue forze contro questo virus! Mi dispiace tanto perché era sempre attento ma purtroppo la pandemia ha colpito anche lui. Mi fa molta tristezza pensare che è sempre solo e non possiamo andare a trovarlo, anche se facciamo la cosa giusta altrimenti rischieremmo molto anche noi. Mi piacerebbe tanto se nonno, tornato a casa, leggesse questo testo così capirebbe quanto noi abbiamo sofferto per lui.
Il mio sogno è tornare tutti a riabbracciarci come prima, ma ne dubito perché dopo questa esperienza negativa non saremo più gli stessi in quanto è cambiato il modo di relazionarci con gli altri.
AMELIA ANGELASTRO
GLI OSPEDALI AI TEMPI DEL COVID
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