Caterina Moramarco laureata in Psicologia dinamica e clinica dell’infanzia presso l’università La Sapienza di Roma, si occupa di orientamento al lavoro rivolto ad adulti e giovani adulti, è cofondatrice dell’associazione Alteriamoci attuale presidente della stessa associazione. È a lei che ci rivolgiamo con delle semplici domande per conoscere meglio questa nuova realtà presente sul nostro territorio.
Perché chiamare una associazione “ALTERIAMOCI”?
Questo nome può disorientare, ma è proprio ciò che accade quando si incontra la diversità. “Alteriamoci” ha un doppio significato: è l’invito a lasciarsi alterare, cambiare, dall’incontro con l’altro, ed è anche un invito a reagire quando la diversità viene offesa, con una netta presa di posizione.
Qual è la vostra missione?
Promuovere una nuova cultura della disabilità e della diversità con particolare attenzione alla persona con disabilità intellettiva e al suo diritto di essere cittadina/o inserita/o nella vita sociale ed economica della sua comunità.
Esistono ancora i pregiudizi sulla diversità ed ad Altamura come siamo messi?
Purtroppo esistono ancora, si colgono ad esempio negli sguardi di superiorità o pietismo, dall’assenza di sostegno economico ad iniziative volte all’inclusione, o all’abbattimento delle barriere architettoniche. Ad Altamura ci sono tante persone sensibili al tema e/o interessate in prima persona, che spesso sentono di essere sole, senza prospettive per i loro cari.
Il rapporto con le istituzioni sia locali che regionali è fondamentale per qualsiasi associazione, voi avete un riscontro positivo?
Il progetto associativo è stato finanziato nell’ambito dell’iniziativa PIN della Regione Puglia. Durante gli eventi che abbiamo organizzato abbiamo avuto sempre un buon riscontro da parte delle amministrazioni locali e speriamo di poter proseguire e collaborare anche per progetti e attività future.
Quali sono state le attività che avete svolto e quali in programma nonostante il periodo particolare?
Elenco brevemente. Il percorso “Sei grande!” è un percorso psico-educativo che intende sviluppare le autonomie sociali dei ragazzi/e con disabilità intellettiva a partire dai 16 anni d’età. Il corso “In Carriera!” è volto all’inserimento proficuo nel mondo del lavoro. I laboratori di espressione corporea“Dialoghi di corpi” danno sostegno alla costruzione dell’identità, partendo dalla conoscenza del proprio corpo e delle proprie potenzialità. In questo periodo non è affatto semplice svolgere attività, perché il nostro lavoro si svolge in gruppo e al momento questa metodologia di lavoro è molto penalizzata. Stiamo cercando, tuttavia, delle alternative valide che comunicheremo a breve sui nostri canali social. Digitando “alteriamoci” ci trovate su facebook e Instagram e sul nostro sito web www.alteriamoci.it
Chi vorrebbe far parte della vostra squadra come può farlo?
Può contattarci, tramite mail info@alteriamoci.it o tramite whatsapp al numero 3492944733.
Sono sempre convinto che lavorare nel proprio orticello non porta frutti, avete un confronto positivo con altre realtà presenti nel nostro territorio?
Concordo, sin dall’inizio della nostra attività, infatti, abbiamo puntato alla collaborazione con altre realtà e abbiamo firmato partnership con associazioni del territorio tra cui Admo Puglia – sede di Altamura, Ass. Ripuliamoci, Ass. Liber Festival, Ass. Festival dei Claustri.
Vorrei chiudere con una frase trovata sul sito di Alteriamoci (www.alteriamoci.it) “ Alter-arsi è il rifiuto di etichettare la diversità e di privarla in tal modo del diritto all’esistenza e all’esplicazione della sua intrinseca bellezza”.
Diversità: un valore aggiunto o un disvalore?
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