Un viaggio appassionante, che attraversa otto centri e coinvolge storia, cultura, tradizioni e fede. Un itinerario che parte da Montescaglioso, passa da Matera e prima di tornare in Basilicata, ad Acerenza, sconfina in Puglia, coinvolgendo i centri di Putignano (Monte Laureto), Santeramo, Altamura, Gravina e Minervino Murge. È quello che si prefigge (e realizza in maniera mirabile) “La Via Micaelica della Murgia”, una pubblicazione curata da Giuseppe Marrulli, con il coordinamento di Michele Gismundo e arricchita dalle foto di Giuseppe Carlo Centonze, edita da Al.Gra.Mà, l’associazione culturale che punta a valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale di Altamura, Gravina, Matera e dei centri vicini. Il testo, arricchito dai contributi di diverse personalità del mondo culturale locale, parte da una descrizione accurata del contesto territoriale, protagonista del viaggio, soffermandosi anche su un’analisi, quasi sociologica, in cui trovano posto riflessioni sull’economia e sulle opportunità offerte dallo sviluppo turistico dell’area. Sollo sfondo, costante, il rapporto di sincera devozione che lega la Murgia (e non solo) all’Arcangelo San Michele, da sempre simbolo cristiano della vittoria del bene nell’eterno conflitto contro le forze demoniache. All’interno della pubblicazione, particolare attenzione è riservata ai siti e ai culti micaelici, propri di ognuno dei centri coinvolti, nonché dei rispettivi legami con la grotta dell’apparizione dell’Angelo sul Monte Gargano, all’interno di quello che oggi è il Santuario di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo. Relativamente ad Altamura, oltre alla Chiesa di San Michele delle Grotte e alla Masseria Jesce, viene proposto un interessante percorso extra-cittadino che, nelle strade provinciali e comunali che circondano la nostra città porta il “viaggiatore” o addirittura il “pellegrino” ad una serie di scoperte inattese, veri e propri tesori che, una volta di più, confermano quanto sia intimo (e antico) il rapporto tra il culto dell’Arcangelo e la nostra comunità.
Prof. Mininni Luigi