“Il professore e l’architetto. Il carteggio tra Tommaso Fiore e Danilo Dolci”, venerdì presentazione del libro di Giuseppe Dambrosio alla Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia
Verrà presentato venerdì 9 maggio, alle 17 nella Teca del Mediterraneo (Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia) in via Gentile a Bari, “Il Professore e l’Architetto. Il carteggio tra Tommaso Fiore e Danilo Dolci”, a cura di Giuseppe Dambrosio, pubblicato dalla casa editrice “Libreria Dante & Descartes”, di Napoli. Al centro del libro lo scambio di lettere tra Fiore, intellettuale meridionalista, scrittore e saggista, già sindaco di Altamura e protagonista del dissenso al fascismo, autore, tra gli altri libri, di “Un popolo di formiche” e “Il cafone all’inferno”, e Dolci, poeta, sociologo, educatore, attivista eretico dei diritti umani e sociali, definito il ‘Gandhi’ italiano, più volte candidato al Nobel, una delle figure più importanti della nonviolenza e dell’impegno civile nel ventesimo secolo.
Il carteggio si riferisce al periodo 1953-1970. Dolci, di cui l’anno scorso sono stati ricordati i 100 anni dalla nascita, era nato al Nord (Sesana, provincia di Trieste) ma ai primi anni Cinquanta si trasferì in Sicilia, dove condusse la sua attività politica e sociale dal “basso” in modo radicale ma allo stesso tempo in profonda connessione con gli intellettuali italiani ed europei del secondo dopo-guerra che sostennero con azioni di solidarietà le sue difficili e coraggiose battaglie. Tra questi Aldo Capitini, Lucio Lombardo Radice, Johan Galtung, Leonardo Sciascia, Elio Vittorini, Mario Luzi, Carlo Levi, Giorgio Bassani, Norberto Bobbio, Cesare Zavattini, Alberto Moravia, Enzo Sellerio, Erich Fromm, Bertrand Russell, Jean Piaget, Aldous Huxley, Jean Paul Sartre, Ernst Bloch, Ignazio Silone e, appunto, Tommaso Fiore che, nonostante le differenze anagrafiche, guardò sempre con ammirazione all’attivismo di Dolci e alle sue pratiche. Li accomunava il tema dell’emancipazione del Mezzogiorno e delle sue classi diseredate.
Dolci fu a fianco dei più deboli, contadini, pescatori e disoccupati della Sicilia in macerie nel dopo-guerra, favorendo la partecipazione popolare e sviluppando l’inchiesta di tipo sociologico sul campo e iniziative davvero originali e inconsuete per l’epoca: lo sciopero pubblico della fame (dichiarato “illegale” dalle autorità), lo sciopero alla rovescia (nel 1956 con centinaia di disoccupati, impegnati a riattivare una strada comunale resa intransitabile dall’incuria delle amministrazioni locali), la nonviolenza (fu tra i primi a propugnare l’obiezione di coscienza), le denunce pubbliche contro la mafia e le collusioni tra il mondo criminale e il mondo politico ed economico. Per le sue battaglie e le sue manifestazioni clamorose e dirompenti fu inquisito e finanche arrestato subendo alcuni processi (l’arringa in sua difesa in uno dei suoi procedimenti fu tenuta dal grande Piero Calamandrei, politico, giurista e avvocato, fondatore del Partito d’Azione) ma ricevette la solidarietà di larga parte della popolazione e del mondo intellettuale dell’epoca, non solo nazionale ma anche internazionale. Tra Dolci e Fiore, pur essendo di generazioni diverse, si stabilirono una intesa e un dialogo soprattutto attraverso un intenso carteggio epistolare.
E proprio allo scambio di lettere tra Fiore e Dolci (e ai loro incontri) è dedicato il libro di Giuseppe Dambrosio, docente e ricercatore di storia. Alla presentazione interverrà per i saluti istituzionali Mimma Gattulli, segretario generale del Consiglio regionale della Puglia. Con l’autore dialogheranno Fulvio Colucci, scrittore e giornalista de “La Gazzetta del Mezzogiorno”; Antonietta De Felice, direttrice della Biblioteca Nazionale “Sagarriga-Visconti Volpi” di Bari; Amico Dolci, uno dei figli di Danilo, musicista e presidente del centro di studi creativo intitolato al padre, continuatore della sua opera e custode della sua memoria e dell’attualità di temi e metodi; Tommaso Fiore, docente dell’Università di Bari, nonché nipote dello scrittore pugliese; Anna Gervasio, direttrice dell’Ipsaic (Istituto per la storia dell’antifascismo e dell’Italia contemporanea); Vito Antonio Leuzzi, presidente Ipsaic. Coordinerà Enzo Colonna, docente dell’Università di Foggia. L’iniziativa è promossa dal Consiglio regionale della Puglia – Teca del Mediterraneo (Biblioteca multimediale e centro di documentazione), in collaborazione con il Circolo delle Formiche, Centro sviluppo creativo “Danilo Dolci”, l’IPSAIC e la Biblioteca “Sagarriga-Visconti Volpi” di Bari.
Il libro verrà presentato prossimamente anche a Napoli e a Partinico (Palermo).
Grazie dell’attenzione
In allegato: la locandina, alcune foto, la copertina.
Per contatti stampa:
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Giuseppe Dambrosio 3498754486
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