Il Giorno del Ricordo, che celebriamo oggi, è stato istituito nel 2004 al fine di “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale” (Legge 92/2004).Ricordiamo con grande dolore quegli italiani, istriani, fiumani e dalmati, vittime di violenza.
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Le foibe hanno segnato un periodo triste della storia del nostro Paese, dove perirono migliaia di innocenti e furono costretti all’esodo circa 350mila italiani.L’esodo dalle loro terre d’origine ci ricorda quanto sia fragile la convivenza pacifica e quanto, ancora oggi, avremmo da imparare in altri scenari del mondo. Da quell’esodo, tuttavia, ad Altamura, arrivarono numerosi profughi nel Campo 65 che, nel dopoguerra, divenne Centro di Raccolta profughi (Crp) ministeriale.Accoglienza, vicinanza, affetto.
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Altamura garantì sostegno a quanti avevano perso ogni cosa, trasformando quella triste storia in una nuova pagina di cittadinanza. E il ricordo odierno diviene nuovamente un impegno nel costruire un domani di rispetto e di pace.