Sono in compagnia di Mimmo TIRELLI, maratoneta altamurano, a cui rivolgerò delle domande nel tentativo di conoscerlo in forma più opportuna.
D. In che modo e quando ti sei avvicinato a questa particolare specialità sportiva?
R. Ho iniziato tardi e per un motivo molto semplice: 40 anni fa vestivo elegante, e al cambio stagione, mi sono ritrovato con abiti costosi che non mi entravano più perché avevo aumentato il mio peso. Ed è così che, un giorno ho deciso di fare una passeggiata al Buoncammino. Avevo una trentina d’anni quando ho iniziato e per necessità. Una volta raggiunto il Buoncammino ho trovato 6/7 persone che già correvano e a loro mi sono aggregato. Da allora in poi è stato un crescendo.
D. Cosa hai deciso di fare quando hai incontrato altri che praticavano la tua stessa attività?
R. Dopo aver continuato a passeggiare per hobby, e visto che le possibilità aumentavano mi sono iscritto alla associazione sportiva di atletica leggera – Altheaatletica Altamura – che disputava gare di atletica leggera nazionali, regionali e internazionali. Ho gareggiato tantissimo. Pensa che ho partecipato a 3 maratone a New York, a Berlino, a Praga, e Parigi. Queste mie partecipazioni sono state anche documentate.
D. Quali risultati hai raggiunto? Ricordi episodi particolari di cui vorresti farci partecipi?
R. Ho portato i miei risultati come competizione. Ma devo dire che l’episodio più commovente è quello legato alla mia partecipazione alla maratona di NY, nel periodo in cui caddero le Twin Towers al World Trade Center (Torri Gemelle 11/09/2001).
D. Cosa ti è accaduto di particolare?
R. Ebbene ti dirò che le iscrizioni per partecipare si effettuano entro metà febbraio, la maratona invece si svolge entro la prima domenica di novembre. Visto quanto accaduto, i voli erano interrotti, tuttavia la stampa si era interessata a noi, tanto è che i giornalisti ci chiedevano la motivazione che ci spingeva a correre visto il pericolo cui potevamo essere esposti. Quelli dicevano: Volete correre questo rischio? E noi: Ebbene sì! Naturalmente tra noi vi erano alcuni recalcitranti che temevano per la propria incolumità. Alcuni hanno litigato con le famiglie per tutti i timori che ne discendevano [eravamo in 7 altamurani temerari di cui il presidente ero io (allora lavoravo in FIAT)]. Intanto i nostri allenamenti continuavano. Un giorno vollero affrontarmi e chiesero un incontro. Tra il dire e il fare si posero sul tavolo i problemi che impedivano loro di partecipare. Così proposi che, se volevano, potevano ritirarsi permettendo ad altri di potersi iscrivere. Alla fine decisero di partire anche loro.
D. Come è andata l’esperienza?
R. Eravamo molto onorati per esser stati condotti in un albergo di New York a condividere un momento insieme col Sindaco, il Vescovo e altri illustri personaggi; in tanti piangevamo perché profondamente commossi per il contesto tragico in cui gli eventi si svolgevano. Numerosi vigili furono ricordati in teatro e fummo invitati anche noi. Effettuammo quella gara ed ognuno raggiunse il proprio obiettivo. Il giorno seguente siamo stati ben accolti, e ci è stata persino conferita la cittadinanza americana. È rimasta un’esperienza miliare. Ci tengo personalmente a precisare di aver visto le TORRI, in piedi, abbattute, e in seguito ricostruite. Vorrei altresì ricordare che sono anche stato un appassionato organizzatore di gare, in particolare di 2 mezze maratone (21 km), a livello nazionale. Ogni volta che ci si impegna occorre rintracciare esperienza e spazi idonei, ed è così che per 10 anni abbiamo realizzato la 21 km da Buoncammino a Quasano e Parco della Alta Murgia.
Solo a titolo di mera informazione rammentiamo che la maratona, in America, è stata annullata in due sole circostanze: nel 2012 per il passaggio dell’uragano Sansy dal sindaco Bloomberg, e nel 2020 in cui la Pandemia Covid -19 impedì i festeggiamenti celebrativi per i suoi 50 anni.
Avelluto Rosaria
