Stiamo entrando in un mondo nuovo le cui regole del gioco cambiano sotto i nostri occhi. L’America Trumpiana sta mettendo a frutto l’immenso potere derivato dal mercato di sbocchi delle merci altrui e soprattutto fornitrice di protezione militare a tanti alleati nella Nato, in medio ed estremo Oriente. Il nome del nuovo gioco si chiama “geoeconomia” che è l’intreccio del conflitto e della sua logica con il metodo del commercio, cioè l’uso di strumenti economici per promuovere e difendere gli interessi nazionali: “dazi, politica industriale, vincoli regolatori, svalutazione aggressiva della valuta, acquisizione di proprietàestera, controlli sull’export di energia, terre rare”. Mi chiedo fino a che punto reggerà questo teatro dell’assurdo tale perchédominato da governanti sovranisti gonfi e trionfi di consensipopolari (Trump-Putin-Erdogan-Netanyahu), nonché da oppositoriincapaci di autocritiche costruttive. È indispensabile ora unirsi afronte di guerre, di crisi climatiche, energetiche, tecnologiche,migratori, commerciali al cospetto delle quali non si comprendecome possano singoli paesi europei difendere i propri interessi equelli dei propri cittadini. Per’altro le “crisi” diceva Albert Einstein sono una benedizione perché innescano il progresso e sono,altresì, una sollecitazione ad istituzioni ed operatori a cogliere leopportunità offerte da queste trasformazioni e creare nuovi spazidi miglioramento spese per le nazioni europee.Purtroppo siamo in presenza di un moderno protezionismo che èbene ribadire, rimane una politica economica interventistaperseguita dallo Stato per proteggere e favorire i propri produttorinazionali dalla concorrenza dei produttori stranieri. Si oppone allibero scambio e punta alla globalizzazione del commercio, limitale importazioni straniere con barriere doganali, con i regolamentigovernativi e con norme tecniche o di natura sanitaria.

Sul territorio degli Stati Uniti con la legge di Trump, del “Genius Act” vengono regolamentate le “Stable Coin” che aprono alle cripto e diventanocapitale delle valute digitali. Sono “stable” perché collegate ad unvalore specifico che è un modo per garantire stabilità esorveglianza dell’ecosistema della cripto collegate al dollaro e agliinteressi privati e politici del Presidente Trump. Le conseguenze,dunque dei dazi prodotti potrebbero frammentare le filiereproduttive globali, aumentare i costi di produzione e alimentarel’inflazione. Quando c’è la “guerra” tace la politica di servizio didifesa dei cittadini e prende quota la politica della guerra elevataa sistema, penso a Gaza, al suo sterminio e ad altri orroricontemporanei. Abbiamo perciò il dovere di ricordare e rivivere glieventi che hanno fatto la storia a partire dalla Prima GuerraMondiale del secolo scorso: il 18 luglio 1918 il mondo accolse unuomo “Nelson Mandela” che insegnò a milioni di persone ilsignificato di giustizia e fu la coscienza di un secolo segnato daviolenze e discriminazioni. La sua voce, la sua lotta hannoattraversato le cronache mondiali come un filo di memoria. Anchese la durata della resistenza civile è stata breve. Quest’annocoincide con il centenario del Nazismo; Nel 1925 “Hitler”pubblica il “Mein Kampf” che sarebbe divenuto il Testo Sacro delRegime nazifascista. La storia che ne è seguita è tristementenota. Rimane l’interrogativo del perché Hitler: come sia statopossibile che un mediocre sia riuscito ad esercitare un influssotanto drammatico sui destini di uomini e nazioni e scatenare unsecondo conflitto mondiale e causare un genocidio, il piùterribile di tutti i tempi con la distruzione di un intero gruppo etnico,razziale e religioso: lo sterminio degli ebrei. Tornando ai tempinostri la domanda è sempre attuale e riguarda la figura del capocarismatico, il meccanismo del consenso di massa nei regimitotalitari.In geopolitica vale una regola: se non sei al tavolo sei nel menù. L’esempio più evidente è il vertice del 15 agosto 2025 fra Trump ePutin in Alaska. Non è una normale mediazione di guerra ma unpassaggio di ristrutturazione dell’ordine globale.

Non c’èZelenskyj e non c’è l’Europa. I due non intendono parlare con loro, eppure si incontrano per decidere sul futuro dell’Ucraina,senza che Kiev possa intervenire, trasformando l’assente nel piattoforte del banchetto. Il “nuovo ordine” si fonda sulla distruzione delle “istituzioni multilaterali occidentali” da parte degli USA ,come l’ONU; Poi, con la prima amministrazione Trump del 2017 siè passati a delegittimare il Multirealismo Economico come: il FondoMondiale-la Banca mondiale WTO; Il commercio internazionaleviene politicizzato, infatti la Geoeconomia è soprattutto fatta daitemi politici che vanno dal nucleare, al commercio internazionale,agli interessi dei Potenti.Il patto siglato nei possedimenti scozzesi di Trump è un pattoLeonino, è un patto di forza, uno scandalo che si commenta dasolo, per aver garantito ai padroni della rete “impunità fiscale”esteso ai coniatori di cripto valuta, ai Re della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale, e va contrastato. Volendo evocarealcuni riferimenti storici del secolo scorso il vertice potrebbe somigliare a quello del primo ministro britannico Chamberlain con Hitler a monaco nel 1938. In quel summit il ministro accettòche Hitler prendesse possesso della “Cecoslovacchia” senza cheil governo Cecoslovacco fosse consultato. Oppure assomigliarealla conferenza di Yalta del 1945 quando Roosevelt sedutoaccanto a Churcill regalò a Stalin tutta l’Europa orientale. Èlegittimo evidenziare un concreto parallelismo tra le guerre diconquista della Germania del “Terzo Reich” e l’aggressione Russaall’Ucraina. Siamo una generazione che sta vivendo un’epoca digrandi mutamenti e che oggi si chiede dove va il mondo. Ladomanda sale dalle cronache della guerra alle porte di casa:Ucraina e Gaza; solo come esempi. Anche se nei Paesi Europeinon c’è guerra, ma è presente come economia di guerra; fatta didazi e protezionismo, di spese militari. Nella nostra epoca avevamoun orizzonte possibile: la pace. I grandi movimenti di massa erano iprotagonisti contro i poligoni militari sulla Murgia pugliese, contro imissili USA e gli S20 sovietici. Anche allora dettavano legge legrandi potenze, con l’epoca dei blocchi ma se la opinionepubblica aveva la sua influenza; l’ombrello atomico delladeterrenza costringeva gli USA e URSS a fermarsi al limitedell’escalation. Era la lezione tragica della Seconda GuerraMondiale e di Hiroshima. Torno all’attualità per aggiungere cheaccanto alle guerre militari si è inserito un altro strumento quellocommerciale. Cito per tutti i Dazi imposti da Trump, precisandoloche il termine Dazi indica l’imposta indirizzata sui consumi deicittadini, colpisce la circolazione dei beni da uno stato all’altro. Èdoveroso riflettere su come rompere il sistema che avvolge ilpresente, che è solo l’eco della guerra in atto; delle stragi degliinnocenti, delle tragedie senza fine, dei morti nel Mediterraneo, deimuri e delle barriere tra gli Stati, e delle vistose disuguaglianze.Sono gli uomini a creare i conflitti protagonisti delle barbarie di cuisi è macchiata l’umanità. La nostra storia “geopolitica” è semprestata ispirata dal bipolarismo internazionale. Fra l’Occidente el’URSS, fino alla caduta del muro di Berlino nel 1989. Dunque tral’America e la Russia oggi molto è cambiato e cambierà ancoradopo il ritorno alla Casa Bianca di Trump che saltando l’UnioneEuropea ha lasciato la stessa e l’Italia ai margini.

Siamo in questafase persi in un mondo da “confini incerti”. C’è, dunque, unurgente necessità di ideali, per illuminare questo silenzioassordante. Ebbene ribadire che “ricordare è costruire”. Apriredunque uno spazio politico che deve essere rivolto alle difesa dellavoro, dei salari dei lavoratori, alla difesa del Ceto Medio apotenziare gli investimenti e i consumi e a realizzare la riduzionedelle tasse. In questo mio messaggio non prevalgono principiideologici di parte, ma solo principi umanitari.In conclusione per raggiungere questi obiettivi bisogna dare sensoal ruolo di una cittadina attiva, che si collega ai valori della nostratradizione cristiana e sociale e continua ad avere fiduciadell’avvenire.
È questo il mio pensiero sull’attualità e il mio sincero sentimento augurale.
Pietro pepe