Dopo tanti anni il cinema torna al teatro Mercadante di Altamura con la rassegna “Storie: sguardi, racconti, percorsi”. Terzo appuntamento giovedì 25 settembre, alle 20, con “Fratelli di culla”, film documentario di Alessandro Piva, presentato in primavera al Bif&st, che racconta le storie dei piccoli ospiti cresciuti nell’ex brefotrofio di Bari. Il regista sarà ospite del talk che seguirà la proiezione.
La rassegna presenta quattro film sui cambiamenti della società italiana nel secondo dopoguerra. Quarta e ultima serata domenica 28 settembre alle 19 con “Percoco, il primo mostro d’Italia”, di Pierluigi Ferrandini (domenica 28, alle 19). Biglietti in vendita su internet e al botteghino del teatro. Organizza Altamura al Cinema, insieme a Pro Loco, Obiettivo Successo e Cineclub Formiche Verdi.

Terzo appuntamento giovedì 25 settembre, alle 20 nel teatro Mercadante di Altamura, per la rassegna cinematografica “Storie: sguardi, racconti, percorsi” con “Fratelli di culla” (2025), film documentario di Alessandro Piva, incentrato sull’ex brefotrofio di Bari che ha accolto per decenni, a partire dal secondo dopoguerra, bambini tra 0 e 3 anni, abbandonati da ragazze madri o sottratti alle famiglie d’origine dai servizi sociali per le loro condizioni di indigenza. “Fratelli di Culla” racconta alcune tra le storie più significative e toccanti vissute dalle migliaia di piccoli ospiti che in passato hanno abitato l’edificio, assistiti con premura da un solidale universo femminile composto da balie, suore, lavandaie, cuoche, bambinaie, educatrici, assistenti sociali. La struttura di via Amendola e tanti altri istituti pubblici sparsi in tutta Italia, nell’arco di circa cinquant’anni, ospitarono oltre un milione di bimbi non riconosciuti. I brefotrofi furono chiusi negli anni ’90 per il mutato clima socio-culturale, il costante calo di abbandoni minorili e l’avvio di un diverso modello di assistenza. I filmati d’archivio documentano le strutture in piena attività e il cambiamento del ruolo femminile dagli anni ’60 a oggi; le interviste inseguono il filo di un passato che vive nei ricordi vivissimi delle operatrici e nelle indagini talvolta disperate degli ex ospiti, tuttora impegnati ad aggirare leggi e procedure – considerate da molti ormai inattuali – nell’intento di individuare le proprie radici e ricostruire una piena identità.

Dopo l’anteprima all’ultimo Bif&st nel capoluogo pugliese, il film ha partecipato al festival internazionale del cinema documentario di Salina (SalinaDocFest) dove ha vinto il premio Mediafenix per il miglior montaggio. Ora sta “girando” l’Italia. Recentemente è stato presentato al Cinema Nuovo Sacher di Roma.
Ospite della serata: il regista Alessandro Piva.
Alessandro Piva, nato a Salerno nel 1966, è regista, sceneggiatore, montatore e produttore italiano, noto per film come LaCapaGira (1999), Mio cognato (2003), Henry (2010) e Milionari (2015). Ha vinto diversi premi, tra cui il David di Donatello e il Nastro d’Argento per LaCapaGira.
Il cinema torna dunque al Mercadante di Altamura dopo tanti anni. Un evento per la città e per chi ha frequentato lo storico teatro nelle stagioni d’oro della settima arte: i grandi film popolari e le rassegne d’autore sono nel cuore e nei ricordi di molti cittadini e appassionati. La rassegna, alla 12° edizione, è organizzata dal gruppo informale Altamura al Cinema, composto dalla Pro Loco e dalle associazioni Obiettivo Successo e Cineclub Formiche Verdi. Quest’anno il tema è “Storie: sguardi, racconti, percorsi”, da una idea di Piero Crivelli che cura anche il coordinamento e l’organizzazione. Ma “Storie” è qualcosa di più di una rassegna. Filo rosso di questa edizione l’evoluzione della società e del costume italiani del secondo dopoguerra. Storie ed esperienze personali che si collegano a sentimenti e percorsi collettivi. Per questo le proiezioni vengono accompagnate da altrettanti talk di approfondimento e confronto con registi, attori, autori, esperti. “Questa rassegna cinematografica – spiega Crivelli – nasce dal desiderio di esplorare il potere delle storie e quei fili invisibili che collegano le esperienze personali al sentimento collettivo. Quattro film che mettono al centro personaggi diversi per vissuto, contesto e percorso ma uniti dalla capacità di raccontarsi e di lasciare un segno. Attraverso il linguaggio del cinema, con i suoi vari generi (finzione, trasposizione letteraria, documentario ecc.) queste storie diventano specchi, finestre e strumenti di confronto, capaci di emozionare, far riflettere e “accendere” domande. Perché raccontare storie significa, in fondo, cercare di capire meglio il mondo e noi stessi”.

Ultima serata domenica 28 settembre, alle 19, con “Percoco, il primo mostro d’Italia”, film di Pierluigi Ferrandini (2023). La pellicola, prodotta da Cesare Fragnelli di Altre Storie, è ispirata alla vera storia di Franco Percoco che, nel 1956, uccise a Bari, con un grosso coltello da cucina, i genitori e suo fratello minore e convisse con i loro cadaveri nascosti in casa per circa dieci giorni. Franco, ventisei anni, viveva con la sua famiglia, il padre Vincenzo, ex ispettore delle ferrovie, e la madre Eresvida, casalinga, assieme ai due fratelli, il maggiore Vittorio, in carcere per alcuni furti, e il minore Giulio, affetto dalla sindrome di down, con cui Franco condivideva la stanza. Nella notte tra il 26 e il 27 maggio, dopo aver compiuto la strage efferata, ammassò i loro corpi in una stanza, la chiuse e si diede alla bella vita, anche nella stessa abitazione. Ma presto fu scoperto e arrestato. Il soggetto è tratto liberamente dal romanzo “Percoco”, di Marcello Introna, che ricostruisce la vicenda, edito nel 2012 da Il Grillo editore e ripubblicato da Mondadori quattro anni dopo.
Ospiti della serata: Marcello Introna, autore del romanzo, e Mauro Massari, giornalista de L’Edicola.
Nel 2024 Introna ha pubblicato per Mondadori “Oro Forca Fiamme”.

La rassegna “Storie” ha ottenuto il patrocinio di Regione Puglia, Comune di Altamura, Apulia Film Commission a Pugliapromozione. La manifestazione è sostenuta da Cobar, e da Banca Popolare di Puglia e Basilicata, Banca di credito cooperativo di Santeramo in Colle, Mininni (Industria molitoria), PanBiscò, Studio e Sviluppo, Tabaccheria 23, Tecnoblend, Minuetti (trattoria d’asporto), Bottega del Luppolo, Piero Crivelli foto e video produzioni. E il supporto di Cpa-Consorzio per la tutela e la valorizzazione del Pane di Altamura Dop, Pein assut, Trattoria del Corso.
Costo biglietto: 6 euro
-Apertura porte 18 e 21 settembre (giovedì) ore 19:30. Inizio film ore 20:00
-Apertura porte 25 e 28 settembre (domenica) ore 18:30. Inizio film ore 19:00
Per informazioni e acquisto biglietto:
Biglietteria Teatro Mercadante: via dei Mille, 159, Altamura. Tel. 080 3101222. Apertura biglietteria dal 2 settembre
www.vivaticket.com – https://www.vivaticket.com/it/venue/teatro-mercadante/515808061 (è già possibile l’acquisto).
I colleghi giornalisti che vogliano chiedere accrediti (massimo due a persona) possono farlo contattando i numeri dell’ufficio stampa e dell’organizzazione della rassegna riportati qui sotto.
Per contatti e maggiori notizie sulla rassegna:
https://www.facebook.com/AltamuraalCinema
https://www.instagram.com/altamura_al_cinema
Ufficio stampa Pasquale Dibenedetto 3334225560
Organizzazione Piero Crivelli 3334605552
In allegato alcune immagini relative ai film, al teatro Mercadante, la locandina della rassegna con il programma completo e foto del talk della seconda serata (credits Vito Petronella) con Annunziata Denora, Francesca Romana Recchia Luciani e Maria Pia Berloco.
Qui i trailer dei quattro film
Vogliamo anche le rose
trailer https://www.youtube.com/watch?v=c2rvADCh0b0
https://www.vogliamoanchelerose.it
Io non sono nessuno
trailer https://www.youtube.com/watch?v=L0uNayWBTSQ
Fratelli di culla
trailer https://vimeo.com/1057068836/3138f8037e
Percoco, il primo mostro d’Italia
trailer https://www.youtube.com/watch?v=sfmjCHi2rwk
IL REGISTA
Alessandro Piva è nato a Salerno nel 1966.
Frequenta il Centro sperimentale di cinematografia di Roma, nel 1995 vince il Premio Bizzarri per il documentario sugli operai dell’ILVA di Taranto A Zero Ore. Debutta alla regia di lungometraggi nel 2000 con LaCapaGira, che tra i numerosi riconoscimenti vince il David di Donatello. Altri suoi lungometraggi sono Mio Cognato, tre candidature ai Nastri d’Argento, Targa ANEC, Premio Zanchi alle Giornate Professionali di cinema a Sorrento e premio Miglior Regia al Festival Sulmona Cinema, Henry, che al Festival di Torino ottiene il Premio del Pubblico, Milionari, candidato ai Nastri d’Argento e in selezione ufficiale al Festival Internazionale di Shanghai. Nel 2001 fonda la Seminal Film. Tra il 2002 e il 2006 dirige atti unici e documentari per Radio3 Rai, lavorando tra gli altri con Fabrizio Gifuni, Massimo Popolizio, Marcello Fois, Tommaso Pincio. Nel 2011 presenta alla Mostra del Cinema di Venezia il documentario Pasta Nera, premiato con una Menzione speciale al Premio Fedic e finalista al David di Donatello 2012.
Dal 2017 progetta e conduce all’arena Garbatella, nell’omonimo quartiere della capitale, la rassegna
SGARBATELLUM, che nel corso delle sue edizioni ha ospitato talk e proiezioni con decine di protagonisti del cinema italiano. Nel 2019 firma il documentario Santa Subito, incentrato sulla vicenda di Santa Scorese, giovanissima attivista cattolica uccisa da uno stalker nel 1991. Il film è in selezione ufficiale alla XIVª Festa del Cinema di Roma, dove vince il BNL People’s Choice Award. Il documentario ha inoltre ricevuto una candidatura ai Nastri d’Argento, sezione Cinema del Reale. Dal 2014 è docente di regia presso la Scuola d’arte cinematografica Gian Maria Volonté a Roma. Dal 2020 è titolare della cattedra di Regia presso l’Accademia di Belle Arti di Bari. Dal 2022 è in scena uno spettacolo teatrale per la sua regia: Quanto Basta, con Lucia Zotti e Paolo Sassanelli.
ALTAMURA AL CINEMA
Altamura al Cinema è un’iniziativa della ProLoco di Altamura, nata nel 2014 e giunta ormai alla sua dodicesima edizione. All’inizio, proprio perché lo scopo era la promozione della città, sono stati programmati film girati nel territorio o da attori, registi, autori, maestranze del territorio. La rassegna è stata arricchita dall’incontro di questi ultimi con il pubblico, o anche da masterclass e laboratori. Tra le pellicole proiettate La Bidonata di Luciano Ercoli, con Walter Chiari, del 1977; Casanova ‘70, di Mario Monicelli con Marcello Mastroianni, del 1965; I tre fratelli, di Francesco Rosi, del 1981, con Philippe Noiret; Tutto l’amore che c’è, di Sergio Rubini, del 2000; Anni ruggenti, di Luigi Zampa, con Nino Manfredi, del 1962; Focaccia Blues, di Nico Cirasola, del 2009: Del perduto amore, di Michele Placido, con Giovanna Mezzogiorno, del 1998. Esauriti i film ambientati ad Altamura, la Puglia è diventata il leitmotiv della rassegna che, negli anni, ha visto la presenza di importanti nomi del panorama cinematografico regionale, come Antonio Palumbo, Mariangela Barbanente, Alessandro Piva, Michele Placido, Lorenzo Scaraggi e Francesco Dongiovanni (per citarne alcuni).
Negli ultimi anni la manifestazione ha cambiato volto con l’obiettivo di crescere sia in termini di pubblico, sia in termini di qualità: non più una semplice rassegna di cinema dedicato alla regione, ma un momento di incontro e scambio con autori e registi provenienti da tutta Italia. Da segnalare negli anni scorsi la collaborazione con la Cineteca di Bologna, per i centenari di Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini e Nino Manfredi, di cui sono state proiettate alcune pellicole restaurate proprio dalla Cineteca, e con ZALAB, casa di produzione e distribuzione cinematografica di Padova, fondata dal regista e documentarista Andrea Segre.