In questo periodo storico che stiamo vivendo, davvero triste e difficile, caratterizzato sia da guerre assurde, deliberate da governi senza scrupoli e poste in essere con inaudita crudeltà , sia da gravissimi atti di violenza commessi sui minori e sulle donne da giovani, armati di coltelli, plagiati dalla camorra, dalla mafia o schiavi della droga, o da adulti che non accettano la separazione dalle donne che hanno scelto come compagne di vita – considero particolarmente importante e,purtroppo,molto attuale il tema del concorso “Ciò che Caino non sa “ che vuole centrare l’attenzione proprio sulle problematiche concernenti le violenze sulle donne e sui minori.
Nel corso degli anni in cui ho esercitato la mia professione di magistrato ho giudicato sia delitti nei quali le donne, i minori e gli adolescenti erano parti lese di maltrattamenti o di violenze, sia reati commessi da minori, accertando che i comportamenti devianti di questi ultimi erano determinati essenzialmente dal senso di solitudine e di vuoto che tante volte li opprimeva a causa della separazione dei genitori o della perdita di autostima in quanto non apprezzati dagli adulti e dagli insegnanti. Non ho,però, quasi mai trattato reati di una crudeltà così efferata e gratuita e che fanno rabbrividire per le modalità e per i motivi abietti. Cito, solo ad esempio, il femminicidio di Giulia Cecchettin e di Giulia Tramontano. La prima è stata uccisa dal fidanzato Filippo Turetta perché era stato lasciato dalla ragazza che considerava come una sua proprietà e non accettava che non si sottomettesse ai suoi diktat; la seconda è stata dapprima avvelenata mentre era in attesa di un bimbo e poi uccisa a coltellate da Alessandro Impagnatiello solo perché Giulia e il bambino che stava per nascere costituivano un ostacolo alla sua relazione con l’amante. Ogni giorno i giornali, la radio e molti canali TV riportano questi fatti di cronaca che stanno avvenendo troppo spesso, mettendo in risalto con dovizia di particolari le tremende modalità di esecuzione dei crimini. Non trovo corretto che si dia tanto spazio a tali comportamenti delittuosi. Sarebbe preferibile dare notizie brevi, concise e di condanna dei reati senza soffermarsi sulle modalità di esecuzione degli stessi e sulle sofferenze subite dalle vittime anche per rispetto verso le famiglie e per non correre il rischio di spingere altri giovani a commettere delitti dello stesso genere, mossi solo dallo spirito di emulazione. Penso che sia indispensabile soffermarci a riflettere sul perché accada tutto questo.
Per quanto riguarda le donne posso dire che all’epoca mia era forse comprensibile, anche se non giustificabile, la mancanza di fiducia nei confronti della donna . Eppure, ancor oggi, le donne, nonostante i traguardi raggiunti nel campo del lavoro e nella carriera politica , spesso devono ancora lottare per far emergere quella competenza e quella bravura che gli uomini tendono a non apprezzare . 1 )
Si dimentica spesso che la donna ha una forza straordinaria che le consente sia di svolgere il delicato ruolo all’interno della famiglia come madre e come moglie, sia di affermarsi nel mondo con il lavoro svolto con serietà e con tanta dignità . Molti uomini, però, non riescono ancora ad accettare che le compagne possano essere superiori a loro nel campo lavorativo; mossi dalla rabbia o dalla gelosia ed avvertendo un senso di inferiorità, arrivano anche ad uccidere. Se gli uomini si soffermassero per un attimo a pensare al coraggio che hanno dimostrato tante donne per raggiungere in qualsiasi lavoro e anche in politica traguardi un tempo impensabili e ricordassero il pensiero ormai famoso della grande scienziata Rita Levi Montalcini “Le donne sono la colonna vertebrale della società perché devono lottare doppiamente, portando sempre due pesi, quello privato e quello sociale”, riuscirebbero, forse, a provare ammirazione per le donne e comprenderebbero che chi ama davvero non puo mai ferire , ma deve cercare di regalare sempre alla persona amata attimi di gioia.
Per quanto concerne i minori devo premettere che amo moltissimo i bambini che sono, a mio avviso, la stupenda poesia dell’universo, il profumo inebriante della vita. Sono puri, capaci di amare e desiderosi di essere amati e compresi. Ho sempre creduto nel valore fondamentale della famiglia e nell’importanza di entrambe le figure genitoriali per la crescita dei figli. Non bisogna mai dimenticare che la casa in cui i figli crescono e la presenza costante di entrambi i genitori costituiscono per i bambini un rifugio sicuro ed una certezza d’amore. Solo grazie ad un dialogo continuo e stimolante con i genitori e con i loro maestri i minori cresceranno sereni e si renderanno conto di come sia gratificante vivere e lottare per affermarsi nella vita, lasciandosi guidare solo dall’entusiasmo, dal desiderio di conoscenza e, soprattutto, dall’amore per il mondo, per la libertà, per la cultura.
Oggi, e lo dico con grande amarezza, ho l’impressione che la famiglia tradizionale stia scomparendo. 2)
Molti genitori,pur avendo dei figli,si arrendono alle prime difficoltà e, facendo prevalere il loro egoismo, si separano senza pensare al trauma psicologico che una tale decisione provoca inevitabilmente sui loro ragazzi. Ne consegue che molti giovani si chiudono in se stessi e passano giornate intere in compagnia di un cellulare per distrarsi. Schiavi di una tecnologia malata e diventata pericolosa non ragionano più e la violenza diventa quasi normalità al punto che si vantano sui social delle loro azioni delittuose o filmano le violenze compiute sulle vittime, spesso giovanissime, per sentirsi in qualche modo protagonisti. I più fragili si lasciano plagiare dai social ponendo domande a sconosciuti che li portano addirittura a compiere gesti di autolesionismo o di suicidio. Bisogna assolutamente tutelare i minori dai grandi pericoli e dalla violenza che si nasconde nel web ed abituarli a parlare e a confidarsi con chi li ama davvero senza ricorrere al gelido wats app che li priva non solo della bellezza di cogliere dal vivo le reazioni e la commozione dei loro interlocutori ma, soprattutto, di rendersi conto della cattiveria subdola delle persone che non conoscono.
Sento la necessità di evidenziare anche il grave problema correlato alle canzoni di questi tempi. In genere i testi delle canzoni non solo devono essere scritti senza alcun errore, ma soprattutto , mettendo in luce i nostri sentimenti, i nostri dolori, le nostre paure, la malinconia, la solitudine, devono regalare intense emozioni e trasmettere messaggi positivi. Le canzoni del passato rispecchiavano questi canoni. Oggi non solo i testi sono vuoti, ripetitivi e a volte anche volgari; ma spesso lanciano messaggi negativi come quelli nei quali l’autore parla espressamente di droga ( ad esempio nella canzone Brividi dove è scritto:
E ti vorrei amare, ma sbaglio sempre. E mi vengono i brividi, brividi, brividi
Dimmi che non ho ragione E vivo dentro una prigione
E provo a restarti vicino Non so dirti ciò che provo, è un mio limite.
Per un “ti amo” ho mischiato droghe e lacrime)
o esterna addirittura l’intenzione di uccidere la persona amata , considerata come una proprietà, ove avesse intenzione di interrompere la relazione amorosa.Si pensi ad esempio al giovane Olly, vincitore del festival di Sanremo di quest’anno che nella canzone Mai e poi mai aveva scritto” Il giorno che la trovo o la sposo o la ucciderò. Se non può stare qui sicuro non la lascio a te;, sono geloso di ciò che non ho.” Olly, accusato per questo brano di incitamento alla violenza sulle donne, ha cambiato circa un anno fa il testo, ma solo dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin. Riporto questo fatto, per me molto grave, solo per dare un’idea delle violenze gratuite da cui siamo circondati nell’indifferenza di chi governa e dovrebbe tutelare in particolare i minori e le fasce più deboli.
Per fortuna molti giovani sia nel passato, sia nella nostra epoca hanno scoperto di essere portati per la musica, per la medicina, per la poesia, per la tecnologia e sono diventati dei veri talenti. Sarebbe preferibile far conoscere ai ragazzi queste persone che si sono affermate con coraggio ed onestà nella vita e che possono essere d’esempio agli altri.. Nei tempi in cui viviamo ci sono molte storie di bambini coraggiosi che hanno cambiato il mondo. 3)
Tra i tanti, ricordo con ammirazione Malala Yousafzai nata ne1997 a Mingora (Pakistan). Malala aveva contestato il regime dei talebani e, dopo essere sopravvissuta nel 2012 ad un attentato, portò avanti la battaglia per il diritto all’istruzione. A 17 anni ebbe il premio Nobel per la pace. Famoso è rimasto il pensiero da lei pronunciato nel suo discorso all’ONU,riportato su Google: ”Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo; l’istruzione è l’unica soluzione.” Se si desse spazio a questi giovani pieni di coraggio e di lodevoli iniziative, forse i ragazzi si sentirebbero spinti a emulare queste persone positive, a superare le difficoltà, a dare il meglio di se stessi, a comprendere che “ognuno di noi è il padrone del suo destino, il capitano della sua anima”, come diceva il grande Nelson Mandela. Forse agirebbero in modo da vivere intensamente la propria vita senza sprecare il tempo con comportamenti delittuosi e devianti, ma cercando di raggiungere traguardi che li rendano fieri ed orgogliosi di esistere. Ripensando a quel che accade oggi devo dire che mi reputo molto fortunata perché sono cresciuta in una famiglia felice, con due genitori che si amavano e che mi hanno sempre dato un amore infinito. Erano due persone culturalmente molto elevate e mi hanno abituata con un dialogo continuo, ricco di tenerezza, ma anche di fermezza, al rispetto dei principi di legalità e di giustizia, ad amare la vita e il mondo, a lottare da sola per affermarmi nella vita. Mia madre e mio padre, con l’esempio costante della loro forza e del loro coraggio nell’affrontare le vicissitudini che hanno caratterizzato la loro vita in tempo di guerra e negli anni successivi alla fine di quel periodo tragico, sono stati per me il primo grande esempio da imitare e di questo meraviglioso dono che il destino mi ha regalato alla nascita sarò sempre grata alla vita che ho definito un magico sogno.
Penso che lo Stato debba garantire con leggi giuste e severe, ma soprattutto con pene certe, alle donne ed ai minori maggiori tutele e più sicurezza affinché tutti i cittadini, indistintamente, possano contribuire, secondo le proprie capacità, a creare una società dominata dai valori fondanti dell’onesto vivere civile.
Proprio la mia esperienza di vita mi porta ad affermare con grande forza che solo grazie al prezioso contributo della donna si possono oggi, ancora più di ieri, gettare le basi per un mondo migliore, a condizione che la donna non rinunci mai al suo ruolo primario di moglie e di madre e riesca, comunque, a dedicare alla famiglia il tempo necessario. I minori, che sono la speranza del domani, potranno diventare uomini veri e non distruggeranno la loro vita commettendo crimini solo se saranno educati al rispetto verso se stessi e verso gli altri, ad amare le persone che stanno al loro fianco senza considerarle una loro proprietà, a rispettare la libertà altrui, a vivere intensamente ed onestamente il proprio tempo – che, come diceva Seneca, è il bene più prezioso della nostra vita- e a comprendere come sia bello, spinti da un amore vero e non malato, volare insieme alla persona amata sul grandioso palcoscenico della vita in un eterno incanto.
Rosaria Avelluto