Parte oggi un nuovo servizio dedicato agli esami sulle anse intestinali, in alternativa a Tc e risonanze magnetiche, per fare diagnosi precoci e monitorare in maniera non invasiva le terapie
A partire da oggi la Radiologia dell’Ospedale Perinei di Altamura potenzia l’offerta di esami diagnostici con l’attivazione di un nuovo ambulatorio ecografico dedicato ai pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) in cura presso la ASL di Bari. Saranno eseguite ecografie sulle anse intestinali, in alternativa a TC e risonanze magnetiche, per fare diagnosi precoci e monitorare in maniera non invasiva le terapie.

“Il progetto – spiega la direttrice della Radiologia di Altamura, Teresa Popolizio – realizzato in collaborazione con il dottor Roberto Bringiotti, coordinatore del progetto MICI e con l’associazione Micro Italia ODV, presieduta da Vincenzo Florio – ha l’obiettivo di offrire un’alternativa diagnostica efficace e meno invasiva rispetto a risonanza magnetica (RM) e tomografia computerizzata (TC), riservando queste ultime a casi clinici più complessi e alleggerendo così le liste di attesa. Le prestazioni – conclude – saranno rivolte ai pazienti seguiti nei tre ambulatori MICI della ASL Bari, afferenti alle unità di Endoscopia e Gastroenterologia dell’ospedale della Murgia, del Di Venere e del San Paolo”.

L’ambulatorio è gestito dalla dottoressa Eleonora Tricarico, medico radiologo con esperienza in ecografia, che ha dedicato parte della sua formazione all’ecografia delle anse intestinali, implementando la sua professionalità con la frequenza di un master presso l’Ospedale San Raffaele di Milano. “L’ecografia delle anse intestinali – argomenta la dott.ssa Tricarico -è una metodica facilmente accessibile sul territorio, non invasiva e sicura; non espone a radiazioni ionizzanti poiché sfrutta gli ultrasuoni per valutare la parete intestinale, consentendone uno studio dinamico e ripetibile, fondamentale nelle malattie infiammatorie croniche intestinali. È una tecnica estremamente accurata con applicazioni cliniche non solo nella diagnosi, ma soprattutto nel monitoraggio. Elemento non trascurabile – conclude – l’ecografia delle anse intestinali rispetto alla entero- RM e alla entero-TC richiede una preparazione semplice, per cui è bene accetta dai pazienti, contribuendo a creare un rapporto di fiducia e collaborazione con il medico, fondamentale in patologie croniche che richiedono controlli frequenti”.

Le MICI – quali rettocolite ulcerosa e malattia di Crohn – colpiscono circa 300mila italiani e circa 11mila pugliesi, secondo i registri epidemiologici nazionali: sono patologie croniche e recidivanti che incidono profondamente sulla qualità della vita dei pazienti e sul sistema sanitario, manifestandosi con sintomi severi come dolore addominale, diarrea, calo ponderale e potenziali complicanze. L’approccio ecografico permette un monitoraggio della malattia tempestivo, preciso e non invasivo, consentendo di modulare il trattamento più adeguato per ogni singolo paziente.
Valentina Marzo
Specialista nei rapporti con i media – giornalista pubblica Ufficio Stampa ASL Bari
Servizio Informazione Comunicazione Istituzionale