ESPERIENZA E SERVIZIO DONATI CON AMORE è il titolo del suo libro presentato domenica 6 aprile ai molti presenti vissuti nella Azione Cattolica. Pubblico alcune riflessioni per fare conoscere alla Chiesa altamurana il cammino dell’A. C. dal 1920 al 2024. L’immagine dell’antica sede al n. 129/A del Corso Federico II di Svevia, invecchiata nel tempo, indica tutto il lavoro compiuto dai responsabili con grande sacrificio. L’incontro nel salone della Consolazione si è svolto con la presenza del Delegato Regionale Vincenzo Di Maglie, di Luigi Langone e del moderatore Lucariello Nicola, presidente diocesano. Gli interventi di questi tre testimoni hanno illustrato la grande opera di Gennaro nell’A.C., iniziata nell’ottobre 1967 nella parrocchia di Santa Maria delle Grazie, guidata dal parroco don Guerino Perrucci, che gli affidò l’incarico di presidente parrocchiale dei giovani. Da quel momento si scopre la sua personalità, capace di organizzare attività di formazione e di iniziative di ogni genere per sviluppare il settore giovanile, ma anche il suo impegno quando viene eletto a livello diocesano. L’ascesa negli incarichi è continua per assumere responsabilità regionali e anche nazionali. Alla conclusione dei relatori risponde: “Non sono venuto per la mia esaltazione, ma per magnificare l’ Azione Cattolica”. Cosa è questa Associazione nata da più di due secoli? Nel 1868 due giovani Mario Fani e Giovanni Acquaderni presentarono al Papa Pio IX il progetto di una unione di laici per dedicarsi all’apostolato, che fu approvato il 2 maggio. Essi lanciarono un appello ai giovani cattolici di tutta l’Italia. Nel 1918 una giovane di Milano Armida Barelli ricevette l’approvazione dal Papa Pio X per fondare la gioventù femminile di Azione Cattolica Nel centenario 1968 Altamura volle celebrare l’evento al cinema Cosmo con 1500 iscritti adulti e giovani uomini ed donne. Nella nostra città l’Associazione era nata 48 anni prima quando nel 1920 il giovane universitario Giacinto Maria Genco nelle feste di Pasqua il 25 aprile, volle esprimere l’esperienza cattolica vissuta a Napoli. Riunì i suoi amici e fondò il primo Circolo Cattolico giovanile intitolato a Giosuè Borsi, morto in guerra da cinque anni, con sede nella casa di don Giacinto Bolognese in via teatro Mercadante, poi a Santa Lucia, infine si trasferì al Corso nei locali sottostanti del palazzo prelatizio, restando per sempre il Centro della Gioventù diocesana. Esso, guidato dagli Assistenti nominati dai Prelati Vescovi, si è sviluppato secondo le direttive dei Pontefici. Durante il fascismo l’Azione Cattolica fu difesa dal Papa Pio XI dalla dittatura che pretendeva assorbire nel Fascio tutta la gioventù. Egli definì l’A.C. come Associazione del laicato che “partecipa all’apostolato gerarchico della Chiesa e quindi dei vescovi nelle diocesi e del clero nelle parrocchie per le grandi questioni della vita della Chiesa. Essa è nata con la Chiesa, è antica quanto la Chiesa, quantunque nella forma attuale si sia venuta delineando sempre meglio”. La chiama “Pupilla dei suoi occhi”. I presidenti diocesani altamurani che hanno operato nei locali della sede ufficiale e nella “Giosuè Borsi”, negli anni dei vescovi Salvatore Rotolo e Antonio D’Erchia, possiamo ricordare il prof. Gennaro de Stefano, il dott. Andrea Giorgio, consigliato da Aldo Moro presidente della FUCI di Bari e dell’Italia, prima e dopo il Concilio Vaticano II. Seguono i presidenti professori Francesco Fiore e Antonio Tota, assistiti da don Nicola Loiudice, che ricoprano il mandato per lungo tempo con una età abbastanza matura. Era necessario un ricambio per una vitalità di movimento dentro e fuori la diocesi.

Con il Papa Paolo VI nel 1969 si esige un nuovo Statuto dell’Azione Cattolica con i principi fondanti: Preghiera-Azione-Sacrificio, attuato dal Presidente nazionale prof. universitario Vittorio Bachelet. Ad Altamura si chiedeva un presidente creativo per i giovani. La giunta diocesana, presieduta dal prof. Fiore, a maggio del 1970, scelse Gennaro Clemente. L’inventiva giovanile si manifestò subito con il sostenere ancora le iniziative religiose essenziali e a creare le nuove più efficaci per i giovani. Il nuovo delegato chiese a mons. Giordano, amministratore nel 1972, di organizzare un campo scuola, che si realizzò insieme ai giovani di Gravina. Quell’esperienza fu ripetuta a livello regionale quando fu eletto l’anno dopo a presidente. Intanto i frequenti viaggi a Roma per incontri formativi e organizzativi arricchivano lo spirito e le conoscenze con tanti personaggi, che in seguito inviterà ad Altamura. Nel 1973 Gennaro ottiene un incarico a livello regionale per i giovani. I campi scuola sono il mezzo più efficace di formazione personale e comunitaria. Nel marzo 1980 invitò il presidente nazionale prof. Mario Agnes ad Altamura. Fu un evento che coinvolse tutta la città cattolica. Nel gennaio 1983 la 5° Assemblea elettiva decise di ringiovanire la dirigenza altamurana con la persona di Gennaro come Presidente Diocesano e vice l’insegnante Maria Lorusso. Era l’inizio di un nuovo corso secondo la riforma dello Statuto nazionale avvenuta al tempo del prof. Vittorio Bachelet, prima del suo martirio il 12 febbraio 1980. Intanto erano avvenuti cambiamenti nella diocesi con la venuta del nuovo Vescovo di Gravina e Prelato di Altamura mons. Tarcisio Pisani, che confermò la nomina di Gennaro e nominò il nuovo Assistente don Diego Carlucci. Con loro si svolge la Marcia della pace per le strade del paese. Con il Papa Giovanni Paolo II si organizzano le Giornate della Gioventù, preparate prima nelle diocesi con la Festa dei Giovani per partecipare poi al raduno internazionale. Grande sorpresa fu la proclamazione della nuova diocesi Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti il 30 settembre 1986, per cui l’Arciprete mons. Pisani diviene Vescovo residenziale di Altamura. L’unificazione di sei paesi causava problemi di coesistenza, che solo il tempo riuscirà a risolvere. Anche l’Azione Cattolica locale assume uno spazio territoriale enorme. Fu l’occasione per far nascere il Periodico locale NELLA CITTA’, servizio giornalistico di ACI diretto da Gennaro, collaborato da Luigi Langone ed altri redattori. Presidente della nuova diocesi è Clemente Gennaro fino al 1992. Dopo il suo terzo mandato venne eletto Giacomo Martielli di Acquaviva, già delegato regionale. L’assemblea elettiva del 1995 scelse ancora Gennaro a dirigere l’ACI fino al 1998 quando il nuovo Vescovo mons. Mario Paciello indisse alla scadenza del mandato l’assemblea secondo lo Statuto, la quale elesse il 6 giugno il dottor Peppino Baldassarra di Acquaviva. Gennaro aveva manifestato la sua non disponibilità per dedicarsi alle pubblicazioni dei Periodici locali. Infatti nel 2003 nasce COMUNITA’ IN CAMMINO. E’ il Giornale delle Parrocchie di Altamura che decidono di finanziarlo distribuendolo gratuitamente. E’ stato sostenuto dai vescovi Paciello e Ricchiuti per 19 anni fino al 2020. Dopo il Covid nacque ALTAMURA IN DIALOGO con una visione più laica aperta a opinioni e problematiche cittadine e della Chiesa. Essa ha organizzato incontri con personaggi di grosso rilievo, anche nazionale, diffusi poi dal giornale in cartaceo e on line. Concludo questa relazione sull’ AZIONE CATTOLICA con l’intervento del Vescovo mons. Paciello del 16 maggio 1998 all’Assemblea Diocesana: “Credo nell’AZIONE CATTOLICA”. E’ un inno di tre pagine per glorificare la vocazione laicale degli iscritti all’apostolato con un invito a rispondere SI alla chiamata come avvenne per la Vergine Maria. Così nella Festa dell’Immacolata l’ACI rinnova le sue promesse. Scrive, all’inizio, il Vescovo: “Stimo e amo l’azione cattolica, Non posso far nulla senza di essa. La Chiesa è il popolo di Dio e ogni battezzato è Chiesa. Perciò è discepolato, servizio, amore…”
Vincenzo Basile