Come annunciatoVi via E-Mail, l’appena scorso 4 gennaio, nella sala consiliare di Altamura c’è stata la presentazione del primo volume della costituenda Antologia della Lingua Altamurana”. La pubblicazione sviluppata nell’ambito del progetto YAYC (Yaltamur Ayirr Yósc Crèmèin) intende raccogliere tutti gli scritti sin qui prodotti, e che si vanno producendo, per renderli infine disponibili per la creazione di una storia della letteratura altamurana (come realizzato per la letteratura italiana con le opere di Francesco De Santis, di Benedetto Croce et alias.) Progetto ambizioso, per il quale FORSE non basterà l’opera di volontariato ma NOI, amanti della cultura altamurana ed in particolare della sua lingua, piuttosto che aspettare supinamente gli eventi (si ascolti Waiting for the Miracle di Leonard Cohen) proviamo a farne qualche pezzetto, con le risorse che abbiamo e questo ne era un esempio. Ricordo anche che a inizio 2023abbiamo pure pubblicato la riedizione dell’opera di Gaspare CIRROTTOLA, con una sezione che può essere considerata come grammatica precorritrice di una grammatica adatta allo studio scolastico della lingua , seguita poi da un vero e proprio Zibaldone di lingua, storia, costumi e personaggi della Altamura tra le due guerre.
“Alla stazione c’erano tutti”
E forse è stato questo il motivo per cui a parte le signore Maria Santomassimo e Maria Paola De Santis, che ancora ringrazio e per la presenza e l’intervento che intendono pubblicare, alla presentazione si è notata l’assenza della stampa locale. Eppure l’argomento era, ed è, di spessore culturale e non mi sembra che sia di scarso interesse, vista la notevole produzione di scritti e di rappresentazioni teatrali. Affianco a perfetti sconosciuti quali il sottoscritto, vi erano figure note nell’ambiente quali Maria Calia, Vito Ciaccia, Donato Laborante, Michele Micunco, Francesco Popolizio, Maria Moramarco, Franceschino Terranova (non me ne vogliano i non citati), per cui, almeno a livello di pubblico è stato un successo, essendo riusciti, anche senza pubblicità alcuna, senza il Vs aiuto, a riempire la sala consiliare di appassionati, tra cui citiamo Bianca Tragni, Arcangela Vicenti, Teresa Di Leone, Mara Squicciarini, Giuseppe Pupillo, Pietro Colona e Tota Michele (pro Loco), Enzo Colonna, e tanti altri dei quali mi sfugge il nome o che non conosco, vivendo io a Rivoli, ma che VOI, ci foste stati, avreste potuto raccontare, come pure le barzellette di Saverio Ceglie, il monologo dell’attore Francesco Pennacchia, il canto a cappella di Maria Moramarco, la straordinariainterpretazione di Donatella Ventura capace di far commuovere più di uno degli astanti, il tutto condotto mirabilmente da Nicola Ostuni ed Emma Capurso.Ecco, ci foste stati, Voi avreste potuto raccontare l’esibizione di tredici amanti della lingua di Altamura ed eventualmente confrontarVi con noi su quello che abbiamo fatto ed intendiamo fare, magari AIUTANDOCI ad arrivare li dove poter trovare le risorse per implementare al completo il progetto di recupero e valorizzazione della lingua altamurana.Noi ci stiamo già preparando per il secondo volume, stiamo valutando quali autori e quali contributi presentare, anche facendo tesoro della prima esperienza: non so come andrà a finire, di sicuro ci metteremo tutto il nostro impegno per raggiungere l’obbiettivo. Voi la prossima volta,
Vedete di esserci.
Vincenzo BASILE