“Sono passati ottanta anni dal 27 gennaio 1945, – sostiene il Sindaco Petronella – giorno in cui i cancelli di Auschwitz vennero abbattuti dall’esercito sovietico. Da allora, la Storia ha conosciuto uno dei capitoli caratterizzati da orrore, disumanità e brutalità tristemente reso noto anche grazie al coraggio e alle testimonianze dei sopravvissuti.Celebrare e ricordare il Giorno della Memoria significa considerare l’uomo in quanto tale, con le sue virtù e fragilità, con la propria umanità e razionalità. La memoria ci impegna a costruire una società equa, di pace e di rispetto, di legalità e di giustizia. Ciò che è stato, non solo non deve ripetersi, ma deve continuare ad essere ricordato. Ancora oggi, infatti, viviamo situazioni di guerra e di conflitti, di odio e di discriminazioni. Come ricorda spesso il Papa “le guerre sono sempre una sconfitta”, poiché causano morte e distruzione. Per questo, in tale occasione, abbiamo voluto sottolineare, con le parole di Primo Levi, sopravvissuto ad Auschwitz III, l’importanza dell’umanità di donne e uomini che non hanno conosciuto la pace, morendo ingiustamente. Primo Levi scriveva «Considerate se questo è un uomo che lavora nel fango che non conosce pace che lotta per mezzo pane che muore per un si o per un no». Solo così, la memoria può salvarci.”
Dal Palazzo di Città,
Staff del Sindaco