“Confermare la propria ferma contrarietà alla realizzazione del Deposito Nazionale per i Rifiuti Radioattivi e Parco Tecnologico nel territorio del Comune di Altamura”. Questo è il deliberato della giunta Petronella con cui sono state presentate le osservazioni al Mase (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) nell’ambito del procedimento di valutazione ambientale strategica – Vas, relativa alla Carta nazionale delle aree idonee (Cnai). Nella Carta sono indicati due siti ricadenti sia in territorio di Altamura sia di Matera, classificati come siti BA_MT-4 e BA_MT-5.La posizione del Comune è sempre stata netta e senza tentennamenti, sia in questo mandato amministrativo che nei precedenti. Nell’atto di giunta l’Amministrazione comunale conferma il contenuto della deliberazione del 14.01.2016 adottata congiuntamente dai Consigli Comunali di Altamura, Matera, Gravina in Puglia, Santeramo in Colle, Irsina, Spinazzola e Poggiorsini (riuniti nel Teatro Mercadante di Altamura) e le deliberazioni del Consiglio comunale di Altamura n. 1 del 28.01.2021, n. 30 del 22.06.2021 e n. 1 del 09.01.2024. Si confermano, in sostanza, tutti gli atti finora prodotti dal Comune, con le relative motivazioni.A rafforzare la contrarietà ci sono le valutazioni tecnico-scientifiche condotte da parte della Regione Puglia nelle note n. 322 del 14.01.2022 e n. 615522 del 11.12.2024.Rispetto alle precedenti deliberazioni, vengono introdotti anche due elementi di novità per motivare il “no”. L’Amministrazione, infatti, rileva che i siti BA_MT-4 e BA_MT-5 sono interessati dal Geoparco Mondiale Unesco denominato MurGeopark riconosciuto dalla Commissione Unesco in data 9 settembre 2024 e ricadono anche nell’ambito della “Via Appia: Regina Viarum”, sito iscritto lo scorso 27 luglio 2024 nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, durante la 46^ sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, a New Delhi in India. A proposito della via Appia, il tratto ricadente nel Comune di Altamura ad oggi risulta escluso ma è in corso da parte del Ministero della cultura una procedura denominata “modifica minore dei perimetri” che ha l’obiettivo di ottenere il re-inserimento del tratto e quindi l’iscrizione Unesco.Anche sulla base di questi elementi ultimi, l’Amministrazione invoca il criterio di esclusione CE11, per cui “le delimitazioni delle aree interessate non sono da ritenersi idonee”.
Altamura ribadisce il fermo “no” al deposito nazionale per i rifiuti radioattivi.
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