QUALE MAGICO NATALE? Un plauso agli organizzatori. Ma un Natale più completo si domanda: “Chi nasce e perché nasce”?Gesù chiede agli Apostoli: ”Per voi chi sono io”? Risponde Simon Pietro: “ Tu sei il Cristo Figlio di Dio. Ecco chi è il divino Bambino nato nella grotta tra la madre Maria e Giuseppe, padre adottivo.
Ogni volta che un bisognoso si rivolge ha Gesù viene esaudito con le parole: “ La fede ti ha salvato”. Gli episodi evangelici sono moltissimi anche di persone che non chiedono direttamente, ma hanno fede in Lui per essere guariti o perdonati per i peccati commessi. A Nazaret non opera prodigi perché i concittadini lo conoscono fin da fanciullo come figlio normale di Giuseppe e Maria, ragazzo tra i compagni di gioco e di lavoro da falegname; non credono quando a 30 anni si presenta nella sinagoga come il Messia promesso dal profeta Isaia. A Cafarnao senza essere richiesto interviene a liberare dal demonio un uomo che vedendo Gesù lo riconosce come il Santo di Dio, ma non vuole andare via da costui. A volte ci sono persone credenti che chiedono di intervenire per guarire i loro infermi. Per la fede di altri fa scomparire la febbre alla suocera di Simone Pietro; guarisce il paralitico portato sulla barella e calato dal tetto scoperchiato in mezzo alla stanza gremita di gente. Egli gli dona la salute dell’anima e del corpo per la fede dei presenti:” Ti sono rimessi i tuoi peccati, alzati prendi il lettuccio a vai a casa tua”. Altrettanto avviene nel guarire la mano inaridita di un uomo nella sinagoga alla presenza di farisei, in giorno di sabato, per insegnare che la carità è superiore alla legge umana provvisoria. Così accade, senza essere richiesto il suo intervento, quando il Salvatore si commuove di fronte alla vedova che piange l’unico figlio mentre lo portano al sepolcro.
Egli ferma il corteo e, per la compassione, esclama: “Giovinetto, dico a te, alzati”, e lo consegna vivo alla madre. Un racconto narra la sorpresa di Gesù quando è toccato dietro il lembo del mantello e sente una forza uscire dalla sua persona. Chiede: “ Chi mi ha toccato”? La folla intorno è tanta ed era facile sfiorare il suo mantello. Ma quel tocco è speciale perché è fatto con una profonda fede. La donna inferma da dodici anni è convinta che era sufficiente lambire il mantello per guarire. Vistasi scoperta si prostra davanti a Gesù che le dice: “ Figlia, la tua fede ti ha salvata, va’ in pace !”. Nella stessa pagina del Vangelo è inserita la richiesta di Giàiro, capo della sinagoga, di andare a casa sua perché la figlia dodicenne stava per morire. Mentre è in cammino giunge un familiare ad avvisare che la ragazza è morta. Gesù incoraggia il padre: “Non temere soltanto abbi fede e sarà salvata; non è morta, dorme”. La figlia viene risuscitata. La fede di Giàiro è forte e riabbraccia la figlia viva. La fede nel Cristo si manifesta nella sua misericordia nel perdonare i peccati di chi è pentito, umile, e si affida al Signore. Nella parabola del pubblicano e del fariseo in preghiera nel tempio, il primo confessa i suoi peccati e viene perdonato, il secondo si sente superiore e non peccatore e non viene salvato.
L’adultera che un gruppo di giudei vuole lapidare secondo la tradizione mosaica, viene perdonata da Gesù perché nessuno è senza peccato e può farsi giudice del prossimo. L’invito di Gesù è: “ Ti assolvo ma non peccare più”. Lo stesso perdono è per la donna che piange sui piedi di Gesù, li asciuga con i suoi capelli nella casa del fariseo che ha offerto un pranzo al Maestro. Maria Maddalena è affascinata dalla misericordia del Signore e sarà scelta come “Apostola Apostoporum”, la prima ad annunciare la risurrezione del crocifisso agli Apostoli. La fede e l’amore a Cristo sono la fonte della pace interiore e della società. Gesù è il buon samaritano che salva lo straniero derubato e ferito da violenti predoni. Al cieco di Gerico che prega e grida con insistenza: “Figlio di Davide, abbi pietà di me, che io veda”, risponde: “Abbi la vista! La tua fede ti ha salvato”. Zaccheo, capo dei pubblicani, esattore delle tasse, ricco per ruberie del suo mestiere, riconosce la sua colpa; vuole vedere Gesù che passa per la sua città. Il Figlio di Dio è venuto per salvare i peccatori, conosce l’animo di Zaccheo disponibile al pentimento, perciò chiede di entrare in casa sua. Il pubblicano con gioia lo accetta e diventa il convertito che dona metà dei suoi beni ai poveri e promette di restituire il denaro quattro volte tanto a chi ha frodato. Gesù conclude: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa”. La missione di Gesù Salvatore è continua sino alla fine; anche dalla croce perdona i suoi crocifissori e promette il paradiso al ladrone che riconosce la sua colpa, e lo supplica: “Signore, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno”. La fede nell’amore di Cristo salva san Disma. La Chiesa accoglie tutti, annuncia Papa Francesco, purché ci sia il desiderio di conversione a seguire la croce di Gesù e a credere nella sua risurrezione. I due discepoli di Emmaus sono dubbiosi per il fallimento del Maestro che è morto in Croce, ma la presenza di Lui risorto nello spezzare il pane dell’Eucaristia rafforza la loro fede. All’apostolo Tommaso incredulo fin quando ha constatato la risurrezione vedendo e toccando il corpo del risorto, Gesù disse: “Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!”. Colei che ha avuto fede alla Parola di Dio dall’inizio del concepimento del Bambino Gesù è Maria sua madre, come asserisce la cugina Elisabetta, ispirata dallo Spirito Santo,: “Beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore”. La fede di Maria Vergine è stata sempre viva testimoniata in tanti eventi dolorosi e gioiosi: la fuga in Egitto, vivere da emigrante, “una spada trapasserà la tua anima” profetizza Simeone, tutte le volte soffre quando il Figlio viene rifiutato dai non credenti, la passione di Gesù è anche la sua passione; prova gioia alla sua nascita anche se è in una grotta, al ritorno a Nazaret con una vita normale e sicura, alle nozze di Cana invita il figlio ad intervenire per salvare la festa degli sposi, la presenza degli Apostoli la conforta perché assistono la missione di Gesù, con loro constata la risurrezione ed è presente nella Pentecoste per avere il dono dello Spirito Santo, continua la sua vita con l’assistenza dell’apostolo Giovanni. La fede di Maria è un modello- Come si può vivere il “ Magico Natale” soltanto con il folklore delle luci e degli addobbi natalizi per le vie e i claustri della città? L’esteriorità può influenzare positivamente la fede interiore se i credenti riflettono e pregano che Gesù nasce dentro la nostra persona. La mente, il cuore, lo spirito, come invita san Paolo ai Corinti, devono essere pieni di fede nella risurrezione, altrimenti essa è vana, vuota di senso di amore, di carità e di pace. Quanto dura il Magico Natale? Venti giorni, un mese e poi? L’esteriorità è effimera se non è interiorizzata con la volontà di operare il bene e la giustizia.
Vincenzo Basile