Il MASE avvia la procedimento per la Valutazione Ambientale Strategica . La comunicazione ai comuni interessati rimane nei cassetti con il relativo Rapporto Preliminare. In tanti pensano che l’Unesco ci salverà, ma si sbagliano!
Il “pacco” di natale per i nostri territori giunge anche quest’anno. Il 26 novembre è pervenuta a tutti gli enti (regioni, comuni, parchi,…) coinvolti per individuare il Deposito Nazionale delle Scorie Nucleari, un documento del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE). Nel documento si comunica l’avvio del “Procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della Proposta di Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) ad ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi incluso in un ParcoTecnologico”.
Nonostante la delicatezza del tema, i tempi sono davvero ridotti! ogni ente coinvolto (tra questi anche il nostro comune e la città Metropolitana) ha solo 30 giorni per inviare osservazioni.
Eppure la gran parte dei comuni dorme sogni tranquilli. In pochi hanno anche solo pubblicato all’albo pretorio la comunicazione della VAS ed il relativo progetto preliminare.
“Ci siamo mobilitati immediatamente in conferenza di capigruppo e nell’assise comunale per rendere noto al sindaco e a tutti i consiglieri, molti dei quali all’oscuro, questo avviso ed esortato una risposta celere e decisa. Auspichiamo che venga confermato il consiglio comunale monotematico da noi caldeggiato lavorando immediatamente agli input da inviare al ministero” dichiara il consigliere Michele Loporcaro (Movimento 5 stelle – Semi di Futuro
Esattamente un anno fa (Natale 2023) veniva pubblicata la CNAI (Carta Nazionale Aree Idonee), che aveva ridotto da 67 a 51 i siti idonei in Italia per allocare tutte le scorie radiattive presenti in Italia. A pubblicare la “carta” era la SOGIN S.p.a. (Società Italiana per la Gestione degli Impianti Nucleari) incaricata dal Governo per individuare l’area, costruire e gestire il sito.
A distanza di un anno, dopo tutte le dichiarazioni, i consigli monotematici per esprimere contrarietà, le osservazioni inviate a SoGIN (le hanno lette?), i consigli intercomunali come quello di Gravina… la macchina nucleare di SoGIN e Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) non si ferma: diverse aree del comunt di Altamura rientrano ancora nell’elenco delle Aree Idonee insieme a Gravina, Laterza e tantissimi comuni della Basilicata! Eppure le osservazioni presentate finora sono state puntuali e ben argomentate anche grazie all’ausilio di geologi e di attenti conoscitori del territorio.
Perchè tali osservazioni puntuali sono state ignorate?
E, soprattutto, perchè l’attuale governo Meloni continua ad insistere sulla necessità di ricorrere all’energia nucleare (civile e militare) con un evidente atteggiamento schizofrenico?
“L”individuazione dell’Alta Murgia come Geosito Unesco (che pare non interessate né il Ministero, né Sogin) non può farci stare tranquilli. Anche perchè un deposito di scorie nucleari in basilicata non sarebbe meno pericoloso e meno impattante” aggiunge Loporcaro.
Il Sindaco Petronella faccia la propria parte (anche all’interno della città metropolitana) anche perchè durante il consiglio monotematico sul DEPOSITO SCORIE NUCLEARI (9 gennaio 2024) si approvò all’unanimità un Ordine del Giorno che, tra le altre cose, impegnava il sindaco ad inviare un accesso agli atti verso Sogin per capire che fine avessero fatto le osservazioni inviate negli anni scorsi. A che punto è tale richiesta?
Oggi, però, occorre mettere in campo tutte le risorse umane e tecniche disponibili per:
- presentare prima di Natale delle osservazioni al Ministero;
- fare in modo che anche Città Metropolitana e Regione facciano altrettanto;
- fare rete con il Comuni di Gravina, Laterza, Matera e tutti gli altri comuni lucani affinchè si crei un fronte compatto per opporsi ad uno scenario devastante per i nostri territori.
Forse quanto fatto finora non è bastato (o non hanno letto?), ma non abbiamo intenzione di fermarci.
Gruppo consiliare
Movimento 5 Stelle – Semi di futuro