Il 15 marzo abbiamo perso il nostro amico e collega redattore di Altamura in Dialogo , Angelo Calia, per tutti “Lillino”. Nato nel 1954 era da qualche anno in pensione dopo aver prestato servizio in qualità di Analista di sistemi informatici per oltre 40 anni in una nota azienda di torrefazione di caffè. Era stato insignito nel 2005 dal Presidente della Repubblica come Maestro del lavoro. Lascia l’amata moglie Cecilia Palasciano, 3 figli e 5 nipoti . A loro tutti il nostro affettuoso cordoglio e un grazie per una indimenticabile avventura vissuta insieme. Amante della scrittura da anni ha condiviso la sua passione di divulgatore delle tradizioni e della lingua locale scrivendo anche sulla rivista locale di tradizioni popolari “In Città”. Lillino Calia è stato fino alla fine Impegnato anche in qualità di volontario nel campo sociale e nell’ambito della divulgazione culturale nel Libero Istituto di Cultura e Formazione “Antonio Iervolino”, di cui era vice Presidente, e nel Consultorio di Ispirazione Cristiana “Amoris Laetitia”. Questi brevi cenni biograficI riescono solo a sfiorare l’immenso bagaglio di storie , esperienze e messaggi di impegno culturale, civile che Lillino è riuscito a portare avanti nel corso della sua intera vita e che ci lascia in eredità Profondamente credente ma , senza mai cadere nel bigottismo religioso, è riuscito nel corso degli anni a creare una rete di relazioni senza barriere ideologiche che lo ha fatto apprezzare come uomo libero e senza etichette se non quella di persona generosa , leale e capace di cimentarsi e vincere grandi sfide . Lo ha fatto attraverso I suoi componimenti, con lo scopo di tramandare alle nuove generazioni messaggi e ricordi mai banali nei contenuti . Molte delle sue poesie sono dedicate alla famiglia ed in particolar modo a suo padre Peppino Calia di cui ha ereditato, come Lillino soleva sottolineare compiaciuto, ”l’estro e la penna” Ha vinto diversi premi letterari con le sue poesie in vernacolo Ne ricordiamo alcuni: la 5^ edizione di Altamura Demos e la poesia dell’anno nel 2017 con opere di grande suggestione come “ la gnoste” o “u Puène” che nel 2021 ha raccolto nel suo primo libro “Quant’è bèlle Jaltamure- U puène cu sughe, edizioni CaraAltamura Ti Voglio Raccontare.
La generosità di Lillino Calia si è sempre espressa e distinta per la discrezione, anche attraverso il “dono” artistico fino alla fine, scrivendo e mettendo in scena con i soci dell’ Istituto di Cultura e Formazione “Iervolino” una commedia dal titolo “Nan sò chiacchiere, cambe ci u conte” andata in scena a febbraio scorso così come partecipando alla pubblicazione con una sua opera al Progetto “poesie donate”, una Antologia di 30 opere di autori provenienti da tutta Italia , curata dalla Confconsumatori di Altamura, alla quale era prevista la sua e che sarà presentata il 27 marzo alle ore 18,00 presso la sala consiliare del Comune di Altamura e il cui ricavato andrà a favore di fasce deboli della popolazione locale. Sarà quella l’occasione per ricordarlo a pochi giorni dalla sua scomparsa da parte dei tanti amici ed estimatori . Un quadro di impegno e di qualità che fanno di Lillino Calia una persona speciale ricordata amabilmente da tanti in questi giorni. Mi piace ricordarlo facendo mie le belle parole scritte da Grazia Lorusso , amica e collega scrittrice “…il profumo della tua bellezza d’animo resterà in tutti i luoghi da te frequentati e sono tanti” . Lillino aveva nel cassetto ancora tanti progetti che la malattia non gli ha purtroppo concesso di realizzare. Gli amici di una vita non mancheranno certo nell’impegno di realizzarli in suo ricordo. Noi della Redazione di Altamura in Dialogo ce ne faremo carico anche in segno di gratitudine nei suoi confronti pr la fattiva collaborazione di cui ci ha gratificati per diversi anni .
Ciao Lillino! Oggi ci sentiamo tutti più soli ma grati alla vita per averti avuto al nostro fianco.
1 comment
Grazie, Michele.
Ho letto con grande commozione le tue parole sul mio carissimo fratello Lillino.